KG è pronto alla battaglia finale…
Ok, ok me ne starò completamente zitto, nessun pronostico su gara 7 o cose del genere: d'altronde ero io quello che aveva previsto la vittoria dei T'Wolves in gara-6 e ora non sono pochi i tifosi di Minnesota che vorrebbero avermi face to faceper dirmi due paroline.
Il verdetto è stato emesso: la contendente dei Los Angeles Lakers per il titolo di campione della Western Conference verrà decisa da un no tomorrow game, che si giocherà domani sera al Target Center di Minneapolis.
Le due formazioni sono prontissime a sputare sangue e sudore sul parquet:
da una parte Garnett e compagni, che vogliono far provare al pubblico del Minneapolis cosa si intenda per una gara o vita o morte, dall'altra i Kings, che per il terzo anno consecutivo si giocano una gara-7( e purtroppo per i tifosi viola, le precedenti due sfide sono state perse, una contro i succitati Lakers, l'altra contro Dallas).
Leggermente favoriti sono i numero uno della regular season, per il fatto di potersi giocare la partita dell'anno dove conoscono a memoria ogni mattonella del campo, ma soprattutto per la panchina lunga, che in partite al fulmicotone come quella di domani, serve"eccome se serve.
Mentre Minnesota potrà estrarre dal cilindro i vari Szczerbiack, Hoiberg, Madsen, Martin, Olowokandi("..), il pino dei Kings è stato privato del settimo giocatore della rotazione, Anthony Peeler, squalificato dopo l'espulsione di gara-6.
L'ala ex Wolves ha colpito Garnett a 15 secondi dalla fine del 3° quarto, dopo aver ricevuto un buffetto( per usare un eufemismo) alla gola dall'Mvp della stagione: ma, come spesso accade nella Nba, è stato sanzionato solamente il meno famoso dei due e quindi Peeler dovrà saltare gara-7, oltre a un eventuale gara-1 delle finali di Conference. Peeler ha dichiarato che non me ne frega nulla di chi sia Garnett, solitamente si punisce sia il provocatore che il giocatore che colpisce di conseguenza. Ma qui siamo ai playoff, era da tanto che la Nba aspettava una gara-7 con KG, non potevano mica essere delusi!.
Parole dure quelle dell'ala, rincuorata dai compagni: "Non ci facciamo mettere le mani addosso da nessuno, siamo i Kings", queste le parole di Mike Bibby.
E così coach Adelman si troverà a dover attingere dal fondo della panchina: i più gettonati sono Rodney Buford e Labari Smith.
Il primo, chiamato in causa nel quarto periodo, ha segnato 7 punti fondamentali per la vittoria Kings, mentre il secondo ha messo piede in campo per la prima volta nella serie."Sono entrato in campo tesissimo e nervoso, avevo due tiri liberi a disposizione e non riuscivo a capire dov'ero. Hey man, in stagione ho tirato i liberi con il 60%, capisci? Beh, entro in campo e il pubblico mi regala un' ovazione immensa; in quel momento ho capito che non avrei sbagliato nessuno dei due liberi. E quando ho messo dentro anche il secondo, ho detto a me stesso: ah, è così che ci si sente?".
Buford e Smith, assieme a Gerald Fallace, potrebbero scrivere la storia recente dei Kings; proprio loro, proprio i tre panchinari, denominati the zoo crew, che in spogliatoio hanno gli armadietti vicini.
Grazie a loro, e soprattutto grazie a Webber, Miller e Bibby(autori di un 19/28 dal campo) i Kings sono stati la prima squadra a tirare con il 50% nella serie, segnando addirittura con il 56% dalla linea dei tre punti.
Webber è prontissimo per la partita di domani:"Sono tranquillo, ci siamo già ritrovati in queste situazioni, abbiamo già giocato qualche gara-7, mentre loro si trovano per la prima volta con questo stato d'animo.Sono emozioni che solo il basket ti può regalare: se vinci ti senti il più forte di tutti i tempi, ma se perdi stai male, malissimo"
Emozioni che certamente proverà anche Kevin Garnett, il più atteso da questo decisivo scontro tra titani: lui, proprio lui, proprio l'indiziato principale delle sette eliminazioni al primo turno di Minnesota ai playoff, lui che in gara-3 si è tolto un bel macigno dallo stomaco segnando il tiro decisivo per la vittoria T'Wolves"lui è atteso al varco.
Non ci saranno dubbi: se vincerà , pur non tirando nei momenti decisivi lasciando la palla a Cassell e Spree, partiranno le critiche per questo campione, che nelle ultime partite è stato spesso deconcentrato dai giochetti psicologici di Miller e compagni, ma che ha anche la colpa di esserci cascato come un pesce lesso.
Sarà la gara più importante della sua carriera, dopo quel Minnesota-Seattle gara-5 al suo secondo anno Nba che lo eliminò dalla regular season: quel giorno bastarono i complimenti ad alleviare l'addio dalla stagione, domani non basterebbe nulla per consolarlo in caso di sconfitta.
The big Ticket non ha rilasciato molte dichiarazioni nelle 48 ore seguenti la sesta gara; quella più succulenta è la seguente:"Non voglio rispondere alle solite domande, su come mi sento, su come giocherò , se mi sentirò un fallito in caso di eliminazione, voglio solo dire una cosa: dobbiamo giocare una gara-7, la giocheremo in casa e la vinceremo.Stop" Telegrafico come mai, questo Kevin Garnett, che si è espresso con tono negativo sull'ex ormai amico Peeler:"non credevo che potesse fare una cosa del genere, siamo stati compagni di squadra per parecchi anni e se sono migliorato fino a diventare un Mvp è anche merito suo"ieri sera Anthony mi ha deluso molto, moltissimo."
Molto più cattive le dichiarazioni di Trenton Hassel:"Non credano i Kings di farla franca, tutti hanno visto i colpi di Peeler, ma solo l'ultimo è stato sanzionato. Perciò cercheremo di prenderci una rivincita, sportiva si intende: noi Wolves siamo una grande famiglia, e in ogni famiglia come si deve, se ti toccano un fratello, devi difenderlo per difendere l'onore del gruppo..ed è quello che faremo in gara-7".
Dichiarazioni che rendono ancora più pepata la partita di domani: termino le mie parole, imitando il famoso commentatore di wrestling che, in occasione delle partite casalinghe dei Jazz nelle finali del '97 e '98, apriva le danze".let's get ready to rrrrrumbleeeeeeeeeee!
P.S. Ah, dimenticavo la frase della sera per i tifosi Kings: smettetela di accendere lumini, Bobby Jackson non sarà presente in gara-7, parole e musica(non gradita dai fans viola) di Rick Adelman. Rispondendo a chi gli chiedeva se sarebbe pronto per le finali di conference, il coach ha risposto: "Certo, l'abbiamo tenuto in stand-by per questo motivo".
Sarcasmo o convinzione?