La grinta di Al Harrington…
In America nei giorni che precedevano uno dei week-end più caldi della stagione, e non da un punto di vista meteorologico ma per l'importanza della posta in palio, gli Indiana Pacers erano dati come spacciati dai media americani, travolti dall'ondata di freschezza degli Heat durante le due trasferte in Florida.
Ma mai dar per spacciate le squadre di Carlisle, un'allenatore che nei momenti caldi della stagione non tradisce(quasi)mai, e sà sempre tirar fuori dai suoi “protetti”il meglio di loro. Jeff Foster, il lungo atipico che già da cinque stagioni veste la maglia dei Pacers, rientra nel gruppo degli intoccabili del coach già da inizio stagione e la concentrazione e la grinta messa in gara 5 dal lungo da Southwest Texas State è stata la chiave di tutta gara 5.
Foster, che in stagione regolare aveva viaggiato a 6 punti di media, si è rivelato un fattore non prevendivabile nei piani difensivi di Van Gundy, impegnato a trovare difese adeguate su Ron Artest e sopratutto Jermaine O'neal. O'neal ha messo sù il suo solito ventello, mentre Artest ha faticato a trovare il ritmo e ha finito con soli 14punti ma con parole di incitamento per la squadra” Jeff ha fatto una partita intensa e aggressiva, non ha solo messo 20 punti ma ha anche preso 16 rimbalzi, lui può davvero cambiare la nostra serie.
Non importa quale sia il mio fatturato, sò solo che son disposto anche ad abbassare le mie statistiche per arrivare a vincere il titolo”. Parole che si interpretano da sole e che fanno sicuramente tranquillizzare tutta la dirigenza dei Pacers, che da un personaggio come Ron si aspettano sempre qualche colpo di scena.
Miami aveva iniziato il match in modo molto aggressivo, consapevole della forza di Indiana tra le mura amiche, cercando di imporre il proprio ritmo, ma gia nel secondo quarto Indiana aveva ristabilito le giuste distanze per poi affondare il coltello nel terzo quarto, con un vantaggio anche superiore ai 15 punti.
Tra gli Heat son sembrati un pò in ombra Butler e Odom, 25 punti in due, mentre Wade non ha brillato fornendo comunque 10 assist alla causa; anche Alston non ha risposto alle attese, e in una partita così decisiva Miami non poteva permettersi di contare sui soli cinque uomini del quintetto.
Gara 6 sarà a questo punto importantissima per capire se gli Heat vorranno cercar di portare Indiana a una tiratissima gara 7 o se preferiranno tirar i remi in barca; d'altra parte Indiana cercherà la prima vittoria esterna della serie per poter preparare al meglio la finalissima di conference con i Nets o i Pistons impegnati nell'altra semifinale.