Che battaglia al Palace in gara 5!
E' stata una battaglia. Un confronto tesissimo tra due squadre pienamente consapevoli dell'importanza della posta in palio, conclusosi solamente dopo tre tempi supplementari con New Jersey che, dopo essere stata sotto di due partite nella serie è adesso ad un passo dalla terza finale di conference consecutiva, con l'opportunità di chiudere il discorso già nella prossima sfida, in programma alla Continental Arena.
Per i padroni di casa è una sconfitta pesantissima soprattutto dal punto di vista psicologico e la mente dei giocatori non potrà fare a meno di pensare alla grande occasione sprecata, alla doppia possibilità avuta in gara 3 e in gara 4 per andare avanti 3-1, ad un successo soltanto sfiorato venerdì sera e, per finire alla grande amarezza che si respirava nel dopo partita.
I Pistons sono un team dotato di grande cuore, talento e coraggio ma forse manca ancora qualcosa al gruppo di Brown per puntare in alto. Certo, Wallace e compagni potranno cambiare questo giudizio andando ad imporsi ad East Rutherford ma adesso l'inerzia è tutta per i Nets e fare il colpo grosso in casa loro sarà arduo.
"Io penso che la sconfitta ci renda ancora più affamati - le parole di Chauncey Billups, autore di 31 punti, 10 assists e 8 rimbalzi, incluso il tiro da 3 che avrebbe mandato in OT i due contendenti - arrivare così vicino alla vittoria e non ottenerla, be', è difficile".
Larry Brown come da copione, non vuole gettare la spugna in anticipo: "Sono orgoglioso. Non so quante persone avranno la possibilità di assistere ad una gara migliore di questa. Dobbiamo vincere in trasferta e non è la prima volta che succede. Dobbiamo imparare dalla sconfitta e ovviamente reagire".
Nella Motown è andata in scena una grande gara, un evento che avrà soddisfatto sia il pubblico del Palace (nonostante il risultato) che gli spettatori a casa. Detroit finiva l'incontro con un quintetto di "piccoli", incluse le riserve Mike James, Lindsey Hunter, Darvin Ham e Corliss Williamson con Billups unico dei titolari a rimanere sul parquet fino al termine.
Ben Wallace (16+11), Rasheed Wallace (18+10), Richard Hamilton (11+11) e Tayshaun Prince (18+8) erano tutti usciti per falli.
Anche New Jersey pagava dazio con Kenyon Martin (22+9), Jason Collins, Rodney Rogers e Aaron Williams, tutti sotto la doccia quando la partita non aveva ancora deciso il vincitore. La sorpresa della serata arrivava direttamente dalla panchina:Brian Scalabrine uno degli eroi meno attesi, contribuiva alla vittoria con 17 punti, di cui 9 nel terzo OT, con 6 su 7 dal campo. Richard Jefferson, già più volte sugli scudi nei playoffs, metteva invece la sua firma sull'impresa con 18 punti messi a segno nei supplementari (31 in totale).
Già , i Nets. Dati per spacciati dopo l'uno-due di Auburn Hills hanno avuto la forza di non mollare e, come i Lakers sulla costa Ovest, sono riusciti a ribaltare una situazione che li vedeva con un piede nella fossa. Comunque vada a finire, è la dimostrazione che non si arriva due volte di fila in Finale per caso.
"Non possiamo vincere giocando così - commenta Big Ben – ho sbagliato 8 tiri liberi e tre lay up su quattro. Se di quegli otto, due fossero entrati, stesso discorso per i lay up"".
"E' dura perdere in questo modo, in una gara ricca di emozioni con le squadre che si sono alternate al comando, ma ormai è andata. Ci siamo già trovati in situazioni difficili. Adesso ci tocca vincere domenica per poi tornare qui, al Palace".
"O riusciamo a vincere domenica o andiamo in vacanza". Big Ben l'ha capito, basterà per gustarci una gara 7 da batticuore?
Stay tuned!