Celtics tra alti e bassi

Glenn "Doc" Rivers è il nuovo allenatore dei Boston Celtics

Commento stagionale

Ad inizio stagione avevamo avvisato che quest'anno poteva essere travagliato, ma forse i Celtics ci hanno preso troppo in parola e hanno esagerato.

Indubbiamente è successo di tutto e di più, quindi ripercorriamo brevemente i fatti salienti:
Bremer scambiato per Jones ed una seconda scelta
Walker e Delk scambiati per LaFrentz, Welsch ed una prima scelta;
Williams, Battie e Brown scambiati per Davis, Mihm e Stewart;
Coach O'Brien si dimette e contestualmente viene licenziato anche Harter, specialista difensivo;
James scambiato per Atkins ed una prima scelta

Molti e sostanziali cambiamenti tesi a modificare l'approccio dei Celtics alla partita. Prima dell'arrivo di Ainge Boston era una squadra prettamente difensiva, in seguito all'assunzione di Danny Ainge come general manager i Celtics ora sono più portati all'attacco.

Ainge è convinto che questo cambio di filosofia migliorerà  i risultati e faciliterà  l'arrivo dei free agents più quotati. Questa posizione ha diviso i tifosi biancoverdi tra favorevoli e contrari a questa filosofia. Che Ainge abbia ragione o torto lo dirà  solo il tempo, visto che lo stesso G.M. si è dato tre anni, di cui uno è già  passato, per portare a compimento il suo progetto.

Primi bilanci sono prematuri, quindi sarebbe opportuno far passare il draft e l'estate per eventuali scambi e rimandiamo il nostro primo giudizio al prossimo autunno, quando il roster per l'inizio della stagione 2004-2005 sarà  completato. Una cosa è certa: aspettatevi radicali cambiamenti.

Il vice di Grousbeck, Steve Pagliuca, commenta così la situazione della franchigia: "ho grande fiducia in Danny Ainge, abbiamo 3 prime scelte al draft, abbiamo il ritorno di Raef LaFrentz, penso che Danny Ainge sappia come mettere insieme i pezzi per vincere nell'NBA".

Nuovo allenatore

Dopo le dimissioni di O'Brien e la promozione di Carroll come capo allenatore ad interim, il passo successivo di Ainge era l'assunzione di un nuovo allenatore che traduceva sul campo la sua nuova filosofia. I candidati erano numerosi: Paul Westphal, allenatore all'università  di Pepperdine, Lionel Hollins, assistente allenatore a Memphis, Don Nelson, allenatore ai Mavericks.

Si ipotizzava che la decisione si potesse protrarre per varie settimane, ma a sorpresa Ainge lo scorso 28 aprile ha dato l'incarico a Glenn "Doc" Rivers. Ex giocatore NBA ad Atlanta e il sedicesimo allenatore della storia dei Celtics, questa decisione è stata considerata dai tabloid bostoniani come il primo segno di stabilità  della franchigia biancoverde dalle dimissioni di O'Brien dello scorso 27 gennaio.

Nelle dichiarazioni post-assunzione Rivers ha dichiarato che la sua gestione dei giocatori concorda fedelmente con Ainge, cosa che con O'Brien prima ed, in misura minore, con Carroll poi, non succedeva. In più Ainge considera Rivers un eccellente comunicatore, qualità  che apprezza particolarmente.

Molti sono i motivi per questa rapida assunzione. La più importante è sicuramente data dal fatto che settimane di speculazioni sul nuovo allenatore avrebbero portato frustrazione in un ambiente già  teso dopo le recenti vicissitudini. Inoltre potrà  iniziare subito a discutere coi giocatori dei loro problemi e le loro aspettative, assistere Ainge nella scelta dei rookie al prossimo draft e renderlo partecipe degli scambi che sicuramente il general manager studierà  la prossima estate.

Su quest'ultimo aspetto del loro rapporto professionale è nata un'indiscrezione sul sito della rete televisiva ESPN subito negata: Rivers potrà  discutere, visionare, proporre, ma l'ultima parola sugli scambi ce l'avrà  solo ed unicamente Ainge. Rivers concorda su quest'aspetto ed anche noi ci troviamo d'accordo, perché nell'NBA attuale si lavora bene se ognuno svolge bene il compito assegnato, quindi chi allena non deve anche pensare assiduamente agli scambi, col rischio di svolgere male sia l'uno che l'altro lavoro.

Ainge ha rivelato che qualche giorno prima dell'assunzione di Rivers, ha passato ben 3 ore e mezza con lui a discutere di tutte le cose che riguardano il basket e dopo questo colloquio ha capito che Rivers era la persona giusta. Quest'assunzione fa zittire anche quelle voci incontrollate che davano per sicuro Ainge come allenatore, ma di questo noi non ci abbiamo mai creduto. Ora Rivers sarà  il capo allenatore per 4 anni con un contratto che vale 20 milioni di dollari.

Rivers è stato allenatore negli Orlando Magic, ma è stato licenziato lo scorso 18 novembre dopo un inizio disastroso, del quale lui non ne era il principale responsabile. Dovrà  anche scegliersi il coaching staff, gli assistenti allenatori, poiché Ainge ha permesso agli attuali assistenti di parlare con le altre squadre. Non è escluso che qualcuno segua O'Brien a Philadelphia, ma è imbrobabile che qualcuno di loro rimanga, visto che Rivers ha già  dichiarato che preferisce lavorare con preparatori che già  conosce bene, come Dave Wohl, Paul Pressey e Mark Hughes, ma non sono esclusi altri arrivi. L'unico degli assistenti allenatori dei Celtics che potrebbe rimanere è Paul Cormier.

Ora qualche commento.
Atkins: "Doc è un grande, ha una grande intelligenza ed è proprio quello che questa squadra aveva bisogno".
Pierce: "mi è sempre piaciuto e l'ho sempre rispettato. Il suo modo di allenare si adatterà  molto bene (a noi)".
Red Auerbach: "è un buon motivatore ed è bravo (nell'insegnare) il gioco con la palla".
Wyc Grousbech: "abbiamo un nucleo di giocatori che può chiaramente giocare bene, sono molto ottimista per il futuro".

Rendimento dei giocatori

Paul Pierce
Vicino all'MVP dell'intera Lega in novembre e dicembre, un infortunio e le vicissitudini interne della squadra gli ha fatto perdere il ritmo e non è più riuscito a raggiungere quei livelli d'eccellenza. In ogni caso è la pietra miliare della squadra che è in testa ad Ainge. Con un roster migliorato può dire la sua anche ad altissimi livelli.

Chucky Atkins
Arrivato quasi in sordina da Detroit e considerato solo di poco superiore a Mike James che ha fatto il percorso inverso, si è dimostrato molto utile ed efficace, poiché ha avuto molti minuti a disposizione e li ha sfruttati al meglio. Dopo Anderson, è il primo play vero approdato a Boston ed è riuscito a far girare bene la squadra, inoltre si fa abbastanza sentire in campo (cosa che manca dopo le partenze di Walker e Williams) influenzando postivamente Pierce, che leader non è nonostante i suoi sforzi. Potrà  anche essere utile come chioccia per Banks.

Mark Blount
Letteralmente esploso nella seconda parte della stagione, si è abbonato alla doppia cifra in punti e rimbalzi. Purtroppo per i Celtics rischia di giocare per un'altra squadra la prossima stagione, e questo è male perché attualmente è il miglior lungo di Boston.

Ricky Davis
Nel finale di campionato giocava bene, ma ci ha messo un po' per integrarsi. Amicone di Pierce (giocano insieme in estate nei playground californiani) fornisce un buon contributo di punti, ma rimangono i dubbi sul suo ruolo in una squadra da titolo. Ha bisogno di una persona che gli dica le cose che vanno fatte e quelle da lasciar perdere.

Jiri Welsch
Gli estimatori di Ainge possono mettere sul piatto della loro causa quest'acquisizione, e ne hanno ben donde. Sorpresona della prima parte della stagione, nella seconda è leggermente calato, ma nonostante sia un sophomore, è da considerarsi un rookie dato che l'anno scorso non giocava mai a Golden State. Buon difensore ed ottima mano, può diventare un grande, dipende solo da lui. Ainge ha già  deciso che estenderà  il suo contratto il prossimo autunno.

Marcus Banks
Forte, massiccio e veloce, ha trovato sempre più spazio con il passare dei mesi. È un giocatore tosto che ha le potenzialità  per essere il play titolare, ma ha bisogno di un insegnante ed Atkins può fare al caso suo.

Chris Mihm
É un bianco lungo, quindi oltre a lottare contro gli avversari, deve lottare contro le etichette di "lento e morbidone" che tutti i bianchi lunghi si portano appresso. Nowitzky sta facendo cambiare questo luogo comune, ma ci vuole tempo. Chris è uno che ci mette molto impegno, ma è evidente che gli manca qualcuno che gli dica come stare in campo. Se lo impara e continua nei miglioramenti, vale la pena di tenerlo per vedere fino a dove può arrivare. Ainge è ottimista su di lui.

Walter McCarty
Non ha talento e si vede, più di tirare da 3 e coprire i buchi delle ali ed anche del centro non fa, ma s'impegna sempre al massimo e per questo è il beniamino del pubblico bostoniano. Il suo mentore Tommy Heinsohn continua a perorare la sua causa di vederlo nel roster dei Celtics.

Brandon Hunter
Utilizzato pochi minuti al mese da O'Brien, Carroll lo butta nella mischia causa la penuria di lunghi e risponde molto bene. La sua giovane età  in ogni caso non gli permette di sostenere a lungo questo ritmo e ritorna ben presto nei ranghi. Se continua ad impegnarsi può diventare un discreto giocatore. I Celtics hanno la facoltà  di estendergli il contratto per il prossimo anno e sicuramente lo faranno.

Raef LaFrentz
Si è fatto male troppo presto per dare un giudizio sulla sua stagione, un peccato perchè coi noti problemi di Baker avrebbe avuto lo spazio necessario per mettersi in luce. Ai Celtics serve come il pane un buon lungo, una buona occasione per lui l'anno prossimo per dimostrare che vale il suo oneroso contratto.

Jumaine Jones
Pochi minuti in campo lo rendono non giudicabile. Da rivedere l'anno prossimo, ma se non gioca è perché ha davanti Davis e Welsch. Difficilmente sarà  protetto e può essere acquisito dalla nuova franchigia, visto anche il suo basso salario.

Kendrick Perkins
Ha visto il campo pochissimo, ma questo già  si sapeva fin dall'inizio. Ha lavorato molto sul fisico con buoni risultati e nel frattempo ha accumulato esperienza. Nella prossima stagione giocherà  di più e si potrà  capire di che pasta è fatto. Giudizio sospeso.

Michael Stewart
Utile ai Celtics solo perché la sua prossima stagione è l'ultima del suo contratto e vale 4,8 milioni di dollari che potrà  essere utilizzato in sede di scambi con altre franchigie.

Dana Barros
Ex di Boston qualche anno fa, è stato chiamato come assicurazione in caso d'infortunio di uno dei due play. Ha manifestato l'intenzione di giocare anche l'anno prossimo, ma più di un posto come dodicesimo uomo non può ambire.

Ernest Brown
"Bloccato" da Boston in attesa di verificare se sarà  utile per un posto in roster per la prossima stagione.

Curiosità 

Della serie facciamoci male, segnaliamo che è la sesta volta nella storia della franchigia che i Celtics non hanno vinto nemmeno una gara in una serie di play-off.

Appuntamenti futuri

Le vacanze in teoria sarebbero già  iniziate per i Celtics, ma per alcuni di loro questa dovrebbe essere un'estate di lavoro. Diciamo dovrebbe perché le squadre non hanno alcun potere nell'obbligare i giocatori a migliorare il proprio fisico e la propria tecnica, ma anche a loro conviene perchè i giocatori che lavorano in estate sono quelli che otterranno i maggiori miglioramenti ed i contratti più onerosi.

Sicuramente dovrebbe lavorare Banks, come dovrebbe farlo tutto il reparto lunghi: LaFrentz per recuperare completamente dall'infortunio; Mihm perchè ha bisogno che qualcuno gli spieghi bene le posizioni corrette da post-basso; Perkins e Hunter perchè devono lavorare sia sul piano fisico che tecnico.

Il primo appuntamento per i tifosi biancoverdi è fissato per il 22 giugno con il draft d'espansione (il giorno dopo se la finale NBA arriva alla settima partita), in cui la nuova franchigia, i Charlotte Bobcats, sceglieranno i giocatori non protetti delle altre franchigie. Ogni squadra potrà  proteggere 8 giocatori ed Ainge ha già  dichiarato che la sua lista di 8 giocatori è già  pronta, ma ovviamente non è trapelata nessuna indiscrezione.

Il successivo appuntamento è fissato per il 26 giugno, quindi pochi giorni dopo, dove verrà  celebrato il draft NBA. Come sappiamo, i Celtics hanno 3 scelte, la 15, la 24 e la 25, a meno di scambi dell'ultim'ora per salire nella scelta o prendere giocatori che già  giocano nell'NBA.

Un'ulteriore appuntamento è per quest'estate, in cui Ainge sicuramente farà  qualche scambio oppure porterà  a Boston uno o due free agents. Il motivo di questa "quasi" certezza è legato al fatto che il roster così com'è non può iniziare la stagione 2004-2005, ha bisogno di miglioramenti, in più Ainge stesso ha assicurato che questi miglioramenti ci saranno e la situazione attuale (roster+scelte) permette degli scambi.

Ainge avrebbe molte possibilità  di migliorare il roster: potrebbe scambiare una o più scelte per una scelta più alta oppure un giocatore, in seguito potrebbe arrivare alla firma di un free agent con la mid-class exception da circa 5 milioni di dollari, successivamente uno o due scambi e per finire potrebbe firmare un altro free agent con la lower exception da circa 1,5 milioni di dollari per completare il roster.

Anche con la squadra attuale le possibilità  di giocare i play-off sono elevate, ma i Celtics non si accontentano di partecipare, la franchigia vuole vincere, per questo ci saranno dei cambiamenti che auspicabilmente porteranno i Celtics a fare la voce grossa anche nei play-off.

A risentirci durante l'estate per eventuali scambi oppure alla ripresa della prossima stagione a fine ottobre.

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