Rasheed Wallace non sta avendo grandi numeri ma il duello con Martin si cancella con il 2-0 Pistons.
I Detroit Pistons si fanno gioco dei Nets ancora una volta. Vincono gara 2 per 95 - 80 e si portano sul 2-0 nella serie di semifinale. Il secondo episodio però è stato più intenso del primo, a discapito di un risultato finale che invece ci suggerirebbe un dominio dei Pistons.
Detroit era sotto di 12 all'intervallo, ma poi hanno dimostrato che non solo sono una squadra difensiva. Ragazzi, hanno segnato 61 punti negli ultimi due quarti, e ne hanno concessi solo 34. Questo significa che è una squadra pronta per le Finali. Altro giro : i Nets hanno davvero perso la testa, cioè Kidd (soli 8 punti e 11 assist).
GIVE HIM A CHAUNCEY
L'eroe di gara 2 è stato Chauncey Billpus. Ci potremmo fermare nel dire che ha tenuto Kidd ben sotto il suo tono abituale ma non è tutto qui. Insieme al solito solidissimo Rip Hamilton ne ha messi infatti 28, il tutto con 13 assist. Non c'è che dire, il duello con Kidd lo sta vincendo alla grande. E non è una scusante il malfermo ginoccho sinistro dell'ex Dallas e Phoenix.
A proposito di Kidd comunque. Coach Brown, che vuole prolungare certo fino alla fine la sua stagione con Detroit, è però un tantino preoccupato delle condizioni del playmaker dei Nets ? Come ? Massì, perché coach Brown allenerà quest'anno il Team USA (sempre più Team Usa e sempre meno Dream Team") sotto il Partenone.
E non vorremmo quindi che questa serie dia a Kidd la chance di comunicargli direttamente la sua intenzione di non partire. Pistons, give him a chance ! Cioè, ridategli la voglia di vincere. Give him a Chauncey ! Fin qui è 2-0 per il piccolo di Brown.
MI E' VENUTO UN COLPO ALLO STERN"
David Stern era dalla parti di Hockey Town l'altro giorno. L'ha vista la partita, l'ha vista e l'ha giudicata come suo solito. Oh, quale onore per questa visita ? Niente, c'era solo il piccolo problema di dover presenziare come capo della NBA a una serie di semi-finale che in gara 1 gli ha ha fatto prendere un colpo. Sì, allo stern"
Dopo gara 1 si esprimeva in tal modo al Sacramento Bee : "Non è stata una bella partita, non per il punteggio, ma per le percentuali al tiro. Prendete Miami - New Orleans, anche loro hanno segnato poco ma almeno è stata divertente. Il pubblico non apprezza una partita con tale intensità difensiva". Vero, la difesa è il vero nemico dello spettacolo. E se lo dice un avvocato (difensore) è pure abbastanza serio"
"MA CHI E' QUEL BAMBINO IN PANCA ?!"
Oh, precisiamo, coach Brown è un signore e non ha detto queste parole, ma il senso è quello. Seguiteci. I Nets, come sapete, hanno esonerato a metà stagione Byron Scott, gentiluomo ma non un grande allenatore, intendiamoci. Tant'è : ha portato i Nets a due finali consecutive (entrambe perse) e questo per coach Brown, tradizionalista come pochi, è sinomimo di rispetto.
Che i Nets come noto, hanno clamorosamente deviato mettendo in panchina tale Lawrence Frank, anni come head coach uguali a zero e faccia da impiegato delle Poste. No, questo a uno che lavora per quell'obiettivo raggiunto dal collega per ben due volte non va proprio giù.
Così coach Brown inizia ad attaccare con vigore il GM dei Nets Rod Thorn, uomo "dentro" nella NBA come pochi (è stato anche coach dei Bulls e alto prelato all'Olympic Tower sulla Quinta di Manhattan) e che per questo dovrebbe essere sensibile a certe questioni.
"Non c'è l'ho con Frank", dice Larry, "ma semplicemente non è giusto silurare in quel modo un coach che ti ha portato due volte in finale. Così i GM non rispettano il ruolo dei coach". Thorn risponde, ma col fioretto, dicendo che Brown non può sapere delle dimaniche interne della sua squadra. Cioè di Kidd e dei suoi capricci".
Ma c'è la magagna : uno come Brown può mai lamentarsi a vuoto ? E allora si scopre che tale astio nei confronti di Thorn risale all'acquisizione di Rasheed Wallace. Il coach accusa il GM dei Nets di aver telefonato al suo collega di Atlanta, Billy Knight, per cercare di bloccare la trade dalla quale poi avrebbe beneficiato lo stesso Brown.
"Ma lo conosco, gioca con me a golf. Grida, si scalpita, è una testa calda", ribatte ancora il coach. Chiuso il capitolo. Adesso ben altra cosa gli interessa : evitare il ritorno dei Nets.
Il circo si sposta sull'uscita 16 W di un'anonima autostrada del Garden State. Speriamo che sia una delle ultime volte, vero Brooklyn ? "The Nets are coming"" Fin qui qui però solo "to an end".