Super difesa ma anche grande apporto offensivo per Ron Artest: 25 punti.
Tutto come previsto in Gara-1 della semifinale di Conference che vede di fronte gli Indiana Pacers, testa di serie numero 1, ed i Miami Heat.
Si pensava alla formazione di Stan Van Gundy come ad una squadra stanca, ed il campo almeno per il momento ha confermato questa tendenza.
Già dal primo quarto infatti la maggiore reattività dei padroni di casa si è fatta sentire, ed anche se gli Heat sono riusciti in parte ad accelerare in contropiede (14 punti veloci per loro), le loro percentuali dal campo non hanno permesso a Dwayne Wade e compagni di insidiare gli avversari per 48 minuti.
Quintetti classici per i due allenatori, con Van Gundy che si affida ancora a Wade in posizione di playmaker atipico e decide di raddoppiare costantemente Jermaine O'Neal.
Il risultato è che fin dall'inizio i Pacers trovano spazi per colpire dall'arco del tiro da 3, e la serata particolarmente ispirata di Jamaal Tinsley e dell'intramontabile capitano Reggie Miller è di quelle da ricordare.
Soprattutto il play newyorkese trova ritmo e metri di spazio da lontano, e scalda la mano sin dal primo periodo con una continuità che raramente si è vista in passato.
Con la difesa di Miami che collassa a centro area i tiri di Indiana si allontanano sempre di più, e le percentuali da fuori consentono ai Pacers di allungare subito sul +8, 23-15.
Nel secondo periodo anche il miglior difensore della lega, Ron Artest, comincia ad attacare il canestro, costringendo gli Heat a raddoppiarlo liberando così gli esterni avversari in maniera fin troppo evidente.
Ed in una serata da 9 su 18 da tre di squadra questa scelta si è rivelata una scommessa rischiosa.
Ed allora prima Miller (12 punti, 2 su 3 dall'arco) e poi soprattutto un infallibile Tinsley (17 punti in 27 minuti con uno straordinario 5 su 6 da tre) permettono ad Indiana di allungare prima dell'intervallo con un terrificante parziale di 16-0.
Alla ripresa del gioco la musica non cambia: altra tripla di Tinsley e massimo vantaggio Pacers 57-36.
Poi però comincia una lenta ma costante rimonta di Miami, complice anche una disattenzione collettiva a rimbalzo difensivo di Indiana, che porta gli ospiti a ricucire lo strappo fino al -8 a circa 5 minuti dalla fine.
Protagonisti del recupero degli Heat il rookie delle meraviglie Dwane Wade, miglior realizzatore dei suoi con 22 punti finali, e l'unico play di ruolo nel roster di Van Gundy, l'altro newyorkese DOC Rafer Alston.
Chiamato in causa dal suo allenatore per affiancare Wade nel reparto dietro al posto di uno stanco ed impalpabile Eddie Jones, “Skip” ha raccolto la sfida lanciata dal concittadino Tinsley mettendo a segno 17 preziosi punti in 35 minuti con 4 rimblazi ed altrettanti assist.
Sicuramente la squadra ne ha beneficiato in fantasia e fluidità offensiva, e con il risveglio sotto i tabelloni di Caron Butler e Lamar Odom (12 rimbalzi offensivi in coppia), Miami è riuscita a riaprire parzialmente la gara.
Ma ancora una volta Indiana si è affidata ai suoi esterni nel momento più delicato, e con due penetrazioni ed altrettanti viaggi in lunetta di un Ron Artest da 25 punti (e pensare che non doveva essere neppure in quintetto per fastidi fisici) apriva il mini-parziale decisivo chiuso nel tripudio assordante della Conseco Field House da un altro canestro dalla lunga distanza di “killer” Miller.
Gara-1 quindi che va in archivio con la vittoria di Indiana per 94-81, e con l'impressione che i padroni di casa siano sempre più favoriti, vista anche la serata non eccezionale della loro super-star Jermaine O'Neal (13 punti e 7 rimbalzi con il 30% dal campo), pronto però ad esplodere nel prosieguo della serie.
Miami ha dimostrato di non avere del tutto assorbito le fatiche della serie precedente, e forse anche di non avere i numeri per contenere le tante opzioni offensive degli avversari, ma con la coppia Wade-Alston in condizione e la possibile serata di grazia di giocatori esplosivi come Caron Butler e Lamar Odom non sarà facile neanche per questi Pacers andare a vincere in Florida all'American Airlines Arena.
Appuntamento per Gara-2 sempre ad Indianapolis per sabato notte.