La versione di Parker per i play-off è un po' diversa da quella vista agli Europei la scorsa estate.
Los Angeles Lakers 85 @ San Antonio Spurs 95
Tony Parker corre veloce e non sembra esserci nessuno dalle parti della California che riesca a stargli dietro.
Si può riassumere in questa semplice equazione il risultato della seconda gara di semifinale di Conference per la Western Conference.
I Los Angeles Lakers sono infatti scesi in campo a San Antonio convinti più che mai che le priorità per poter cominciare ad entrare nella serie fossero quelle di coinvolgere fisicamente e mentalmente Gary Payton nel proprio gioco e soprattutto di fermare il francese o almeno di incanalare a loro gradimento le penetrazioni e le iniziative che il francese così come Ginobili hanno proposto per tutta gara 1.
Le formazioni proposte dai due coach non sono differite da quelle già viste domenica sera, con George a cercare di mettere fisico, centimetri e tiro perimetrale al servizio della causa di L.A. e Turkoglu ancora una volta a partire in quintetto per avere un Manu pronto e fresco per i minuti più preziosi di San Antonio.
Peccato che a scombinare i piani della partita a scacchi preventivata a tavolino ci si è messo proprio Tony Parker. Con una partenza bruciante per ritmo e mentalità , il play grigio nero ha guidato i suoi ad un parziale di primo quarto da 33 a 17, segnando 16 dei suoi 30 punti di serata nei primi 10 minuti.
Un diretto in piano volto dei Lakers che si sono ritrovati alle corde prima ancora di capire quale partita stessero giocando in realtà .
La partita, con attori dotati di minor cuore e orgoglio, avrebbe potuto già chiudersi qui, grazie ad un cappotto degno della peggior partita di ping pong parrocchiale. Fortunatamente per il pubblico pagante, la partita è risalita di tono già nel secondo quarto.
O meglio: gli Spurs sono calati a livello umano e i Lakers hanno potuto ricominciare a macinare una sorta di gioco collettivo, con Bryant a guidare le danze senza però riuscire a trovare precisione al tiro, ma soprattutto con Shaquille O'Neal finalmente inquadrato nel suo ruolo di dominatore delle plance.
Alla fine la contesa si è decisa nell'ultimo parziale.
Ancora una volta, quando mancavano poco più di 5 minuti alla sirena, i californiani si sono ritrovati sul 78 a 80 con uno sforzo evidentemente notevole e con quello che coach Jackson chiamerebbe un buon momentum. Peccato per loro che gli Spurs non fossero disposti a farsi superare e si siano limitati ad alzare ancora una volta il volume in difesa.
Verdetto: Lakers praticamente senza punti dal campo fino al termine della gara e striscia di vittorie allungata al record di franchigia alla quota di 17.
A guidare i propri compagni per tutta questa seconda gara è stato ancora una volta il sovracitato Parker, che si è ampiamente meritato il titolo di giocatore decisivo grazie ai 30 punti, ai 5 assist, alle 3 palle rubate e alla sostanziale impunità della quale ha goduto nell'area avversaria.
Per Tim Duncan la serata è stata quella del comprimario di lusso, limitandosi a segnare 24 punti e perdendo ben 4 delle 8(!) sono palle perse dai suoi contro le 15 degli avversari. Per gli Spurs, bene anche Ginobili, con 15 punti dalla panchina e Nesterovic che in una serata di grazia per Shaq, si è costruito 9 onesti punti.
Per i Lakers, latitante senza scuse Payton, le buone notizie arrivano proprio e soltanto dal numero 34. Per O'Neal il bilancio parla di 32 punti e 15 rimbalzi, con 3 palle perse. Per il resto il bilancio dei giallo viola è decisamente deficitario con i soli Bryant e Malone a segnare rispettivamente 15 e 13 punti, con 8 assist il primo e 9 rimbalzi il secondo.
A questo punto si tornerà a Los Angeles con i Lakers che si troveranno di fronte tutte gare virtualmente da non ritorno. L'idea generale è che se la squadra non riuscirà a dominare, più che vincere, entrambe le prossime sfide la serie potrebbe terminare con un 4 a 0 senza scusanti.
Fino ad oggi gli Spurs hanno potuto accelerare a proprio piacimento. I Lakers hanno dimostrato di avere le armi per giocarsela ma per due volte sono arrivati spompati, per ammissione di Jackson, al momento decisivo.
Domenica sera avremo comunque un grande spettacolo, perché entrambe le formazioni potranno e dovranno dare il massimo.
Vantaggio Spurs.
Alla prossima"