Il Principe di Auburn Hills, Tayshaun Prince!
E venne il giorno della sconfitta. Dal 26 Aprile 2003, i Nets versione playoffs non avevano conosciuto che vittorie nell'arena della Eastern Conference, passando come un rullo compressore sugli avversari che di volta in volta cercavano di porre un freno alle magie del Flying Circus.
Fino a ieri. Gara 1 ha visto i campo una Detroit come al solito molto presente in fase difensiva, capace di annullare quasi interamente tutto il potenziale offensivo dell'avversario.
Al Palace di Auburn Hills sono risuonate più volte le campane in onore di Big Ben, con i tifosi in delirio dopo ogni suo rimbalzo, ogni stoppata o ogni palla strappata dalle mani dell'attaccante.
Sul fronte Nets invece gli unici rumori che si sentivano erano quelli dei numerosi tiri finiti contro i tabelloni o sul ferro, mai così crudele nell'affossare tutte le speranze degli ospiti.
I 56 punti racimolati sono quasi un record (negativo), superiori solo ai 54 degli Utah Jazz durante le Finali 1998 contro i Bulls. Ma i numeri non finiscono qui: solo 19 tiri andati dentro il canestro (eguagliato un altro primato negativo per quanto concerne la postseason) e una percentuale dal campo da brividi, 27.1% (primato negativo per la franchigia).
"Penso che non si siano visti i veri Nets – le parole a caldo di Jasone - questo lo sappiamo. Non abbiamo giocato bene, è sotto gli occhi di tutti. Adesso dobbiamo rialzarci, reagire dal punto di vista fisico e mentale".
"E' solo una partita - sembra quasi voler subito reagire Kenyon - volete che vi dica che la serie è finita perché hanno vinto una gara? Hanno difeso come durante la stagione regolare e in quelle occasioni non avevamo tirato così male. Abbiamo sbagliato tiri che normalmente vanno a segno e con percentuali così non vai da nessuna parte".
Se Kidd ha girato a vuoto per tutto il tempo, 9 punti, 6 assists e 7 rimbalzi ma anche 4 su 13, i compagni non hanno certo fatto di meglio: Richard Jefferson con 1 su 12 (8 alla fine per lui), Martin 4 su 11 con 11 punti totali e Kittles 5 su 12 con 15 punti.
La squadra ha ovviamente tutto il tempo per rimediare ma adesso sbagliare non è più un'opzione per i ragazzi di coach Frank.
In casa Pistons ovviamente si respira tutta un'altra aria e in pochi avrebbero scommesso su di un avvio così bruciante, se si pensa che la vittoria è stata ottenuta praticamente senza l'apporto di Rasheed Wallace.
L'ex talento di Portland ha disputato infatti una gara anonima, come dimostrano gli 8 punti e 3 rimbalzi raggranellati durante tutto l'arco della partita. Chi invece ormai si ripete con svizzera puntualità è il Principe di Detroit, Tayshaun Prince, anche ieri sugli scudi con 15 punti, 10 rimbalzi e 5 assistenze: "E' stato importante per noi vincere la prima partita ma sappiamo quello di cui sono capaci quindi non dobbiamo abbassare la guardia", il commento dell'uomo del momento.
Ben Wallace dal canto suo ha per l'ennesima volta dimostrato di quanta forza madre natura l'abbia dotata in zona pitturata (11 rimbalzi), contribuendo però anche in fase offensiva (13 punti).
Sotto canestro è stata notte fonda per i Nets, surclassati con un rotondo 48.29. Larry Brown non avrebbe davvero potuto sognare un esordio migliore ma non lesina parole di elogio nei confronti di New Jersey: "Io penso che tutta la Eastern Conference aveva bisogno di questa vittoria. E' incredibile ciò che hanno fatto.
Mi viene da ridere se penso a tutta quella gente che parla delle grandi squadre senza nominare i Nets. Quattordici w di fila con tre serie vinte 4-0 rappresentano qualcosa di fantastico".
Kidd e compagni avranno qualche giorno per meditare e preparare con cura Gara 2, in programma Venerdì, sempre in quel di Auburn Hills. Alla prossima!
Stay tuned!