Just another brick on the rim

29% ai liberi combinato per questi 2…

Finalmente riemergo dal torpore primaverile (si, primavera, oggi all'ombra delle Dolomiti Giove Pluvio ha fatto una saponata che non vedevo dai tempi del lavaggio camerate di Cuneo 1990…) per fare le consuete 2 chiacchiere con la scusa della pallacanestro.

Cosa ci siamo persi in questo mese di assenza?
Due o tre cosette senza senso, ma tanto vale elencarle.
Facciamo subito una premessina: saremo un po' cinici, stavolta, per cui niente buoni sentimenti e Carrambate varie, ma solo acido muriatico, almeno nelle intenzioni.

Cominciamo con l'incoronare il tifoso Lakers per antonomasia ovvero il giudice di distretto Terry Ruckriegle, incaricato di deliberare sul “Kobegate”. Agli osservatori piu' attenti non saranno certamente sfuggite le partite mostruose che il “trapanatore del Colorado” mette in piedi di ritorno dalle gitarelle dalle parti di Eagle. E' evidente che il signor giudice piazzera' anche una sessione supplementare di interrogatorio in concomitanza di eventuali gare7 contro Spurs e similari, solo per vedere il suo idolo sbadigliare fino alla palla a 2 e poi stracciare la retina per le successive 2 ore e passa

E proseguiamo con lo sprint a chi va piu' piano ovvero la comica lotta per evitare l'ottavo posto ad Est che dava il diritto di farsi prendere a pugni da Ron Artest ei suoi amichetti per 4 sere di aprile. Il biglietto fortunato e' stato venduto alle controfigure dei Boston Celtics, che hanno rallentato meno di Cleveland e Phila (le quali si sono praticamente fermate) e che hanno aggiornato qualche memorabile record, tipo il “peggior passivo in gara interna” che ora segnala un invernale -22. Complimenti di cuore!!

E come si fa a non parlare di quel carrozzone di menti bacate che si veste di gialloviola per 82 sere all'anno (piu' playoff)?
In aprile, prima dei playoff, ci hanno fatto davvero divertire, specialmente il gia' citato Kobe, andato in agitazione sindacale domenicale davanti alla costernata ABC, neanche si trattasse di un operatore di volo Alitalia (ma di questo ne abbiamo gia' parlato).

Vogliamo poi parlare della sinistra abitudine di Phil Jackson di “pinare” Payton per lunghissimi tratti del quarto conclusivo, anche in gare molto tirate? La faccia del Guanto e' piu' espressiva di un Van Gogh e gli spifferi dello spogliatorio angelino ricordano simpaticamente quelli delle Merengues Madridiste, che al botteghino sono inavvicinabili ma poi si fanno impalare con frequenza inusitata.
E chiudiamo il cerchio Kobe-Lakers-Real Madrid con questa imperdibile meraviglia da parrucchiere per signora: il signor Beckham ha negato violentemente la sua love story con una biondina inglese (che nel frattempo sta contando qualche carriolata di sterline avuta dagli ineffabili tabloid inglesi per l'esclusiva), ma, per non saper ne leggere ne scrivere, ha gentilmente omaggiato la corn….ehm, la Posh Spice di un anello con brillante rosa da 1 milione di sterline. Dopo il “chissenefrega” di prammatica, dove avete gia' sentito questa storia?

Certo che il Kobe e' proprio un tipo da studiare!
Oh, questo qui diventerebbe free agent a luglio, o almeno cosi' dice di voler fare. Se sono Kupchack, mi sono gia' segnato su un biglietto la cifra massima spendibile sul contratto di questo qui. Sul biglietto avrei scritto “qualsiasi cifra”, mi chiedesse anche la testa di Giovanni Battista O'Neal su di un vassoio, dopo aver fatto la danza dei sette veli. Come Erode, anche Mitch spera vivamente che non si arrivi a questo, anche perche' cercare una sistemazione per l'ingombrantissimo vicesceriffo equivale a costruire il Ponte sullo Stretto di Messina (ma tutti sanno che il contratto di Shaq vale molto piu' di “miiiilllllle”…).

Uuuhhhh, dimenticavo di giustificare il titolo dell'articolo… Gara 1 tra Spurs e Lakers, la finale annunciata, Tim contro Shaq… Shaq contro Tim…. Tim e Shaq contro i ferri ai tiri liberi!!!

7-24 ai liberi, una percentuale che nella “mia” Promozione comporterebbe le seguenti sanzioni:
– 5 diconsi 5 sessoni di 10 liberi con l'obbligo di fare 7-10 pena il “suicidio”
– paste per tutti all'allenamento
– sputtanate anche dal figlio del compagno che, alla lavandaia, ne metterebbe di piu'

Tutto questo per dire: ma come cavolo e' possibile??? Boh!

Chiudo con la segnalazione che, anche nell'iperorganizzato mondo della NBA ogni tanto si trova qualche crepa: accade per esempio che Joey Crawford (il successore del Mammasantissima Bavetta) si rompe durante le prime battute di una gara tra Houston e Lakers.

Mentre lo portano in infermeria per accertamenti, curioso attendo l'apparire del “quarto uomo” e scopro invece con sorpresa che questo non esiste, ed i due suprestiti devono arbitrare da soli fino allo stoico rientro del Crawford. Ma come, nella lega piu' organizzata, nei playoff, se ad un grigio gli viene il “corricorri” e deve stare seduto sulla tazza per 2 ore, non esiste un backup. Mah!

Il povero Crawford poi non deve avere gli astri favorevoli in questo periodo, perche' domenica sera si e' rotto un tendine del piede e penso che abbia abdicato per questi playoff (auguri).

Chiudo queste mie facendomi i complimenti e dandomi del pirla per i pronostici dell'ultima volta. I complimenti sono per il “4 su 4” nelle onoreficenze individuali (e se Garnett e James erano scontate, Randolph e Hubie Brown lo erano meno), mentre la pirlata e' stata il pronostico pro-Dallas nella sfida contro Sacramento. E' proprio vero che un bel silenzio non fu mai scritto!

Saluti a tutti

Kicco

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