Parker e Duncan sono stati i due protagonisti del primo scontro, sarà cosi per tutta la serie?
Pronti?… Via!
1-0 Spurs che riporta alla mente la serie dell'anno scorso, dove, sempre all' SBC CENTER, a differenza di quella attuale i campioni in carica erano i giallo-viola ed i texani non venivano da 15 vittorie consecutive.
Oggi il “My San Antonio” intitolava il proprio giornale con una significativa metafora: “Spurs land 1-2 punch” identificando i Lakers come un pugile suonato.
La chiave della partita è stato sicuramente il duo Parker-Duncan (50 punti in due), con il caraibico a dettar legge in campo con ben 30 punti e 11 rimbalzi (stranamente una doppia-doppia), 12 dei quali solo nell'ultima frazione.
“Duncan è stato molto del nostro gioco!” ha affermato Manu Ginobili.
Subito dopo la fine della partita T.D. ha spiegato la situazione tra le due squadre: “Non ci sono molti segreti in ciò che abbiamo fatto e che hanno fatto loro in campo. L'importante era fare quello che c'eravamo imposti con continuità e soprattutto credere in cio che stavamo facendo.”
Parker (20 punti e 9 assists) ha avuto un approccio alla partita sorprendente facendo il massimo e rimanendo agressivo da canestro a canestro per ogni singolo secondo della partita come ha dimostrato nell'azione allo scadere del primo quarto, quando dopo aver segnato è corso nella prima fila ed ha urlato verso la sezione dove si trovava il padre. “Volevo solo festeggiare con i fans” spiegherà poi il francesino.
I San Antonio hanno vinto solo una delle partite della serie, ma la cosa più importante è che hanno impedito che i Los Angeles Lakers riuscissero in ciò che Jackson sperava: “Rompere la loro mentalità vincente”.
Malone analizzando la partita ha detto: “Sono stati più agressivi e più fisici. Ci hanno portato a spasso. Non puoi mai sapere ciò che può accadere hai playoff.”
Inoltre Jackson prima della partita aveva detto che uno dei punti deboli dei texani sarebbe stata l'assenza di Robinson che l'anno scorso era riuscito ad arginare Shaq. Gregg Popovich sentita questa dichiarazione ha incassato dicendo “Vedremo..” ed ha avuto pienamente ragione perche Nesterovic è riuscito ad arginare il centro dei Lakers per tutto l'ultimo quarto dove ha segnato solamente 3 punti.
“Dovevamo fare meglio il nostro lavoro e giocare a pallacanestro” ha commentato O'Neal.
Coach Zen però non si perde d'animo e continua per la sua strada: “La storia della partita è la nostra tempestività a dare il pallone dentro a Shaq”
Quando la palla non arrivava dentro ci provava Kobe Bryant da fuori che pur riuscendo a segnare 12 dei suoi 31 punti nel terzo quarto è stato arginato bene da Bowen tanto che l'angelino (12/26 dal campo e senza nemmeno un punto negli ultimi 11 minuti) è arrivato a farsi fischiare un tecnico dalla frustrazione contro Nesterovic.
Nervosismo che c'è stato anche tra Jackson e Duncan che a 7:31 dalla fine del secondo quarto si sono urlati contro per un fallo su Malone. “Niente di importante” secondo T.D.; “Non so perchè mi urlasse contro” ha sostenuto Phil J.
“Abbiamo provato ad attirarli fuori per scaricare dentro per un tiro e quando non ci riuscivamo li facevamo muovere con pazienza” ha affermato il coach degli Spurs “Sappiamo di non volere tiri liberi, ma vogliamo sempre una chance per un buon tiro”.
Gara 2 si giocherà mercoledì sempre a San Antonio… Lakers con il dente avvelenato e la voglia di non farsi buttare fuori per il secondo anno consecutivo e gli Spurs alla ricerca della loro 17a vittoria consecutiva…
insomma grande serie…