Ville Nieminem gioca molto duro!
Nelle semifinali della Western Conference i Calgary Flames guidano la serie contro i Detroit Red Wings per tre partite a due.
In sede di presentazione non ci siamo sbagliati dicendo che questa sfida sarebbe andata per le lunghe e che i Flames avrebbero impensierito (e non poco) i vincitori del Presidents' Trophy.
Il gioco fisico che ad ogni uscita gli uomini di Darryl Sutter offrono sul ghiaccio sta pian piano logorando la classe e la tecnica di un team che sotto questi aspetti è nettamente superiore.
Primo a farne le spese è stato Steve Yzerman, il quale starà fuori per un tempo indeterminato, dopo essere stato colpito da un disco nell'occhio in gara 5.
Il numero 39 ha perso i sensi, è rimasto accasciato al suolo per qualche minuto con il pubblico ammutolito ed è stato aiutato ad abbandonare il ghiaccio con una benda che gli ricopriva l'occhio.
Yzerman è stato curato per 4 ore e la diagnosi ha confermato la rottura dell'orbita dell'occhio sinistro con interessamento della cornea.
Si tratta di una grossa tegola per i Red Wings, dato che Yzerman stava ritrovando la lucidità dei tempi migliori e il suo gioco fatto di dischi mai buttati via, passaggi smarcanti, gol fondamentali e leadership si era rivelato fondamentale per la franchigia di "Motown".
A proposito della fisicità della serie, gli addetti ai lavori non si sono risparmiati di accusare i Red Wings di essere stati surclassati, picchiati e battuti in velocità dai Flames. A queste illazioni ha risposto Brendan Shanahan dopo la meritata vittoria in gara 4: "Con Calgary è una battaglia durissima. Loro meritano gli elogi, ma a chi ci accusava abbiamo dimostrato di avere cuore e velocità e un'invidiabile etica lavorativa".
Facciamo un passo indietro e analizziamo brevemente l'andamento della serie partendo dalla prima gara, disputata nella "Hockeytown".
I Red Wings hanno dominato in lungo e in largo la partita, come testimoniano i 13 tiri a 2 (pareggiato il record franchigia negativo) scagliati verso la porta nel primo periodo.
Grande protagonista della serata è stato ovviamente Miika Kiprusoff, ormai una certezza per i Flames, capace di un miracolo su Thomas Holmstrom nella prima frazione e di un totale di 28 save.
A decidere la gara ci ha pensato invece Martin Gelinas che ha ripetutamente attaccato la gabbia di "Cujo" Joseph, rivelandosi una spina nel fianco della difesa di Detroit e ha regalato l'overtime assist per Marcus Nilson, che ha chiuso le ostilità sul 2-1.
Nella seconda partita della serie Detroit ha reagito molto bene e si è facilmente aggiudicata la gara con un secco 5-2.
Dopo qualche difficoltà iniziale ed un primo periodo privo di reti (Kiprusoff ne ha subita solamente una in tutti i primi periodi della post-season giocati) si è scatenato il capitano Steve Yzerman, che ha realizzato una doppietta regalando il triplo vantaggio alla sua squadra poco dopo la metà della seconda frazione di gioco, toccando quota 70 reti e 181 punti in carriera nei playoff.
La mossa che ha deciso la gara sembra essere stata lo spostamento dello stesso Yzerman nella terza linea, la "Grind Line", assieme a Kris Draper e Kirk Maltby, giocatori che secondo il coach Dave Lewis "possono generare occasioni con le loro mani (Yzerman) e la loro velocità (Maltby e Draper)".
Calgary non è mai stata in partita, tanto che Joseph ha dovuto compiere solamente 14 save.
Un po' preoccupato Darryl Sutter che ha detto "Detroit è la miglior squadra della Nhl quando è al comando della partita. Ti schiacciano sulla blue line e mettono in atto il loro sistema di gioco.
Se hai 10 occasioni da rete, quello che devi fare è segnare almeno due volte".
In gara 3 la serie si è spostata a "Cowtown" e i Flames hanno sorprendentemente battuto i Red Wings per 3-2. Questa volta il protagonista indiscusso della gara è stato il giocatore più rappresentativo dei Flames, Jarome Iginla, ritrovato dopo due partite nelle quali era stato ben controllato dalla difesa di Detroit.
Iginla ha messo a segno il primo powerplay gol della serie per Calgary ed è stato molto pericoloso nel corso di tutta la partita. A segnare il game-winning gol ci ha invece pensato un altrettanto strepitoso Shean Donovan, che ha spezzato le illusioni dei Detroit esattamente 40 secondi dopo il gol del pareggio di Jiri Fischer.
In gara 4 Detroit ha ancora una volta riequilibrato le sorti della semifinale andando a vincere fuori casa per 4-2 e riprendendosi il fattore campo precedentemente scippato dai Flames.
La partita è stata davvero entusiasmante e ricca di colpi di scena.
Detroit ha subito usufruito di un doppio vantaggio costruito da una eccezionale linea 3, ma Calgary giocando con il cuore ha risposto alla grande.
Nel secondo periodo, infatti, i Flames hanno realizzato un record franchigia andando a siglare due reti nell'arco di 18 miseri secondi. Le marcature sono arrivate da Martin Gelinas, che ha raccolto un rimbalzo di fronte alla gabbia di Joseph e da Ville Nieminem che ha scherzato l'incolpevole Joseph con una serie di finte davanti alla gabbia per poi trafiggerlo inesorabilmente.
Purtroppo la rimonta dei Flames si è fermata sul più bello e Detroit ha potuto schiacciare gli avversari sul proprio terzo fino a che Mathieu Dandenault ha deviato in rete un disco non trattenuto da Kiprusoff.
La partita si è conclusa con un gesto emblematico per quanto riguarda la grinta che stanno offrendo i Flames, ma non bello sul piano sportivo: Ville Nieminem ha infatti volontariamente colpito con la stecca la faccia di Joseph, pochi secondi prima della fine della gara.
Questo brutto fallo è costato a Nieminem la sospensione in gara 5, che in ogni caso si sarebbe rivelata molto dura per il giovane russo, inevitabilmente preso di mira dal forechecking dei Red Wings.
Calgary non ha tuttavia risentito di questa esclusione e ha effettuato il "colpaccio" alla Joe Louis Arena in gara 5.
Ci ha pensato Craig Conroy, assistito da Jarome Iginla a siglare l'unico e decisivo gol della partita.
Memorabile ancora una volta è stata la prestazione del goalie Miika Kiprusoff, autore di 31 salvataggi.
Questa sera a Calgary si disputerà l'importantissima gara 6. Jarome Iginla e compagni possono completare un clamoroso upset, mentre dall'altra parte Mathieu Dandenault parla a nome della franchigia: "Non è impossibile vincere a Calgary. Lo abbiamo già fatto prima (in gara 4) e possiamo farlo ancora per poter vincere la serie".
NOTES:
– Calgary non vinceva l'opening game di una serie playoff dal 1989, quando batté Montreal nella prima gara della finale di Stanley Cup.
– Brett Hull ha disputato 18 regular season nella Nhl, ma per 19 volte in carriera ha giocato i playoff. Infatti, "the golden Brett", nella stagione 1985-86, venne promosso dalla NCAA e fu chiamato a giocare un paio di partite di post-season proprio con Calgary Flames, che furono la sua prima squadra nella Lega.
– Ancora Brett Hull: l'ex Dallas, infatti, in 13 partite di post-season disputate a Saddledome, non ha realizzato nemmeno un gol. Chissà che in gara 6 non sia la volta buona"
– Chris Chelios è attualmente fuori dalla lineup titolare a causa di un infortunio subito in gara 2. Il forte difensore dei Red Wings ha quindi saltato già tre incontri, due dei quali persi e probabilmente non sarà in grado di ritornare sul ghiaccio per il proseguo della serie.
– Robyn Regher sta vivendo un esperienza sicuramente indimenticabile.
Il giocatore brasiliano, molto abile a pattinare e a portare il disco, ha segnato il suo primo gol in carriera nei playoff dopo che nella offseason del 1999 fu molto vicino al ritiro a causa di un incidente stradale a seguito del quale si ruppe entrambe le gambe.
In quello stesso anno riuscì a scendere sul ghiaccio e a siglare 12 punti in 57 gare nella sua prima stagione da professionista.