Nowitzky aggira Stojakovic ma il suo ultimo tiro finirà sul ferro
I Sacramento Kings vincono gara5 119-118, chiudono la serie ed eliminano i Dallas Mavericks nella serie al meglio delle sette partite. Ai texani non resta che raccogliere i cocci.
Dallas si è aggrappata al suo destino, giocando una partita energica: un parziale di 17-3, dalla palla a 2. Un massimo vantaggio, 40-24 all'inizio del secondo periodo, con una tripla di Nowitzki.
Giocando la sua pallacanestro migliore, probabilmente l'unica conosciuta da Dallas: ritmo, tiri.
Azzeccandola pure: 46% da due, 50% da tre.
Sacramento ha rimontato nella seconda parte del primo tempo. Un parziale di 17-5, costruito con i canestri di Michael Bibby, Peja Stojakovich e Darius Songaila. Reagendo con le stesse armi di Dallas. I texani si sono ritrovati ancora avanti di 7 nel terzo periodo. Miller e Webber hanno messo i tiri per riportarsi a contatto.
Nel quarto quarto Sacramento è sempre stata avanti: due volte di sei punti con due tiri di Bibby. Lo stesso Bibby, 12 dei suoi 36 punti nell'ultimo periodo, ha segnato, su assist di Christie, il 119-114 a 3:21 dal termine. Sacramento non ha più segnato.
Dallas ha fatto l'ultimo sforzo: un canestro di Nash a 2:03 dal termine, uno di Nowitzky per il 118-119 finale a 29" dal termine, a rimbalzo dopo un errore di Walker.
Da quel punto due pugili un po' "grooggy" si sono affrontati mancando il colpo del KO. Per i Kings ha sbagliato Bibby, ben contenuto da Nowitzky. Con 6" da giocare, proprio il tedesco, ha provato l'ultimo tiro, molto ben tenuto, ancora una volta da Peja Stojakovic. Il serbo gli ha toccato il pallone. Il tedesco è riuscito comunque a tirare. Ma il pallone, un po' sbilenco, è andato sul primo ferro.
"Penso che - ha detto Dirk, 31 punti con 11-23, alla fine della partita - fosse un tiro che potevo mettere. Mi è partito bene. Mi son sorpreso quando è uscito." Peja Stojakovic, per tutta la serie è sembrato avere il numero dell'ala avversaria. "Quando il tiro è partito - ha minimizzato - ho pregato che non entrasse. L'unica cosa che potevo fare, visto che Dirk ha segnato per tutta la sera."
La delusione è tangibile sui volti di tutti i giocatori di Dallas. Non fa eccezione l'allenatore. "Congratulazioni ai nostri avversari - ha detto sportivamente Nelson - L'eliminazione è dovuta al fatto che in tre gare abbiamo avuto una concreta possibilità di vincere nel finale. Non l'abbiamo fatto. Questo gruppo non si è lasciato andare. Ha giocato fino all'ultimo. Purtroppo il risultato non ci dà ragione."
"E' stata la partita - ha detto Rick Adelman – che ci si aspettava da queste due squadre. Tanti tiri, tanti canestri, un ritmo alto. Noi siamo stati molto bravi e rientrare presto, dopo il nostro brutto inizio. Alla lunga il nostro gioco s'è rivelato efficace." Il coach s'è affidato compiutamente a quattro uomini: Webber, Bibby, Miller e Christie sono praticamente sempre rimasti sul campo nel secondo tempo. Peeler e Songaila hanno fatto i cambi. Spiccioli, 4 miseri minuti per Vlade Divac.
Mike Bibby è stato il match winner per la sua squadra: "Ho cercato - ha detto - di essere aggressivo e di attaccare - Non mi è risucito nel primo quarto. Quando ho visto Webber andare in panchina, mi son detto che era il mio momento e che dovevo cominciare a fare qualcosa." Ne è venuta fuori una partita da 14-23, 6-8 da tre. Il suo contributo, insieme a quello di Miller, un paio di canestri cruciali, è stato decisivo.
E' difficile dare un indirizzo a una serie in cui due partite sono finite all'ultimo tiro, ed una terza si è decisa nell'ultimo minuto. Nondimeno Sacramento è spesso parsa più incisiva.
Le condizioni di gioco di cui avevamo parlato in "prewiew" si sono puntualmente verificate. Dallas anche nell'ultima partita ha accantonato i lunghi della squadra. E' riuscita a indirizzare la partita verso il terreno a lei congeniale. Sacramento però non si è scomposta. Ha un sistema di gioco collaudato, una volta trovata la giusta rotazione, scarna in verità , tutti i giocatori hanno dato il loro.
Non è stato così per Dallas: Michael Finley, ad esempio, ha spesso sofferto, tirando male (5-13 in quest'ultima gara5). Antoine Walker è sembrato spesso un corpo estraneo, difficilmente sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda degli altri. Lo stesso Don Nelson ha spesso dato la sensazione di provare durante i playoffs. Ha avuto buone risposte dai rookies, che han dato più di quello che era lecito chiedere. Per questo tutto sommato si è sempre tenuto in partita.
Ma giudicare questa sconfitta solo con i tiri usciti nei finali potrebbe essere pericoloso.
"E' stato l'ultimo brutto episodio - ha detto Michael Finley, uscendo dalla Arco Arena - di una stagione negativa." Una dichiarazione che sembra anticipare un'estate calda.
Sacramento, come detto, si è saputa adattare. Il sacrificato è stato Vlade Divac, poco adatto alla serie. I Kings si confermano la squadra che conosciamo. Con pregi e difetti. Contro Dallas hanno giocato gare di stampo offensivo, dimostrando però di avere a disposizione alcuni big play difensivi, nei momenti che contato. In particolare, sorprendente Stojakovic, contro Nowitzki.
La loro avventura continua.