Ancora il Barone per il 2 a 2 !
We have a series, abbiamo una serie!
I New Orleans Hornets sconfiggono i Miami Heat per 96-85 grazie a un ultimo quarto stupendo e si portano sul 2-2 nella lotta più equilibrata di questo primo turno dei playoff Nba, unico scontro che, a meno di improbabili ribaltoni dell'ultima ora, andrà almeno alla sesta partita.
I TRE AMIGOS
Baron Davis, Stacey Augmon e David West : il campione e leader di questa squadra e due nomi meno attesi (soprattutto il secondo), che hanno costituito un mix implacabile capace di spazzare via gli Heat nell'ultimo quarto, con un parziale mortifero di 28-14.
Miami si era presentata all'inizio del terzo quarto avanti di tre punti e con l'inerzia della partita dalla propria: solamente dodici minuti separavano la lanciatissima squadra di Van Gundy da un 3-1 nella serie con due match-point da utilizzare in casa.
E a chi vi sareste affidati, se foste stati al posto di Tim Floyd?
Ma naturalmente al Barone, che , messe da parte le peripezie dovute al problema alla caviglia, ha trascinato gli Hornets al successo; per l'All star il tabellino parla chiaro: 23 punti e 10 assist, partita stratosferica!
"Stiamo ritrovando la miglior condizione, dopo un inizio di serie difficile: ora siamo 2-2 e può succedere di tutto.
Andiamo a Miami con grande fiducia nei nostri mezzi e con la convinzione di poter battere gli Heat anche in casa loro. Sappiamo come si giocano queste partite, a differenza loro: gara-5 sarà molto fisica, probabilmente la partita più fisica della serie. La caviglia? Inutile ripetersi, fa male, ma la sofferenza viene attutita dall'adrenalina che mi danno i momenti emozionanti come quelli passati questa sera."
Queste le parole di Davis, coadiuvato nella sua impresa da due nomi su cui io personalmente non avrei scommesso le vecchie cento lire: l'espertissimo plastic-man, Stacey Augmon, e il rookie da Xavier, David West.
Il primo ha segnato 17 punti uscendo dalla panchina e ha messo due tiri importantissimi nei minuti finali, mentre West ha dato un aiuto inaspettato alla causa di New Orleans: a 53 secondi dalla fine, sul -4 Heat, l'ala grande degli Hornets ha messo a segno il lay-up che ha risolto definitivamente la partita grazie a un assist di Davis, raddoppiato dalla difesa rossonera:"Nessuno si preoccupava di me, pensavano tutti che tirasse Baron, ma lui non è egoista, è un grande campione: mi ha visto libero e non è stato difficile segnare per me. Ora gli Heat penseranno anche a me, quando chiameranno la difesa".
MIAMI IN AFFANNO
Ora l'inerzia della serie è tutta dalla parte degli Hornets: e chi se lo sarebbe mai aspettato dopo le prime due partite, concluse con la W degli Heat?
Coach Van Gundy non è preoccupato:"Bisogna dare atto a New Orleans, capace di recuperare dal 2-0.Ma questa sera hanno tirato con il 50%, cosa che non mi aspettavo e che, se devo essere onesto, dubito che rifaranno nel corso della serie: ora contano soprattutto due cose, la freschezza atletica e l'esperienza. E anche in questa mia graduatoria siamo in parità : vinca il migliore, sperando di essere noi la squadra ad affrontare i Nets!"
Analizzando le statistiche dei giocatori rossoneri, troviamo un grandissimo Lamar Odom, che ha strascinato la squadra al parzialone nel terzo quarto e autore di 25 punti, conditi da 8 rimbalzi e 6 assist.
Eddie Jones ha concluso con 16 punti, ma come al solito si è limitato ai tiri da fuori (dieci conclusioni oltre la linea dei tre punti), mentre Wade non vede l'ora di tornare a giocare alla Miami Airlines Arena: nelle due gare in trasferta, il playmaker di Marquette ha tirato con il 25%.
Non ha ripetuto la splendida prestazione di gara 3 Caron Butler, 3/11 per lui, mentre la panchina è stata sovrastata per la prima volta nella serie da quella di New Orleans: 34-20 il punteggio dei "gregari"
E ORA?
Ora si va a Miami, dove venerdì si giocherà la quinta gara di questa serie.
Le quattro partite della serie sono state vinte dalle squadre che hanno sfruttato il fattore casalingo, ma gara-5 sarà una partita diversissima dalle altre, con una pressione psicologica enorme: se i giocatori degli Hornets se ne intendono qualcosina di partite di questo genere, per gli Heat il discorso è diverso, essendo una squadra molto giovane.
Non di meno, le due partite giocate al massimo dai vecchietti di New Orleans, potranno contare di fronte alla gioventù (spietata?) di Miami"e consiglio gli Hornets di ridurre al massimo i punti in contropiede, autentica arma letale dei rossoneri nelle prime due partite!
Partita da 1, X, 2 quindi: stay tuned!