Shootin' slump per Nowitzki: un solo canestro dal campo nel secondo tempo
Il tiro che può valere un'intera stagione è uscito. I Dallas Mavericks perdono 94-92 gara4. I Kings ora hanno tre partite per chiudere la serie. La prima giovedì, alla Arco Arena.
I californiani sono venuti fuori in un finale convulso pasticciato. Dallas si è riavvicinata, punto su punto, dopo essere stata a lungo sotto. A 3:23 dalla fine il punteggio era 91-83 per Webber e compagni.
Una bomba di Daniels, un suo successivo canestro in entrata hanno riportato a contatto gli uomini di Don Nelson, sempre sotto nelle ultime fasi del quarto periodo. Webber ha subito fallo e messo un libero su due. Nowitzky a sua volta ha segnato due volte dalla linea. 94-92 a 33.3 secondi dalla fine. Bibby ha sbagliato il tiro successivo, Webber ha preso il rimbalzo ma ha calpestato la linea di fondo. Con 8.4 secondi sul tabellone Nash e Nowitzky hanno giocato pick'n'roll in posizione centrale. Il tiro del canadese, molto ben contenuto da Stojakovich, è uscito.
Poco da dire sui motivi della partita. I Mavs hanno tirato con 34.7% dal campo, il 19% da tre: 4-11 per Nash, 6-14 per Walker, Addirittura 5-22 per Nowitzky. Impietoso. Solo Finley s'è salvato con 7-15. Non che Sacramento abbia fatto molto meglio: 39.4% (21.6 da 3). Ha però vinto la battaglia a rimbalzo 68-55, riducendo i danni causati dalle 17 palle perse.
"Siamo stati battuti - ha commentato amaramente Nash, 11 punti - su tutta la linea: tiri, rimbalzi. Sull'azione decisiva avevamo programmato qualcosa di diverso. Ma non ci hanno lasciato spazio per andare dentro." Una serata davvero storta. Incorniciata dalla percentuale ai liberi: 60.6% per una squadra che in stagione ha tirato con 79.6.
"Siamo con le spalle al muro - ha detto Don Nelson - dobbiamo dimostrare di avere carattere e giocare, gara per gara, per rimanere nella serie."
Dallas è stata in vantaggio dalla fase centrale del primo quarto fino all'intervallo, approfittando in particolare della tremenda frazione di Peja Stojakovich. Il serbo ha terminato il primo tempo con 1-11. Nel terzo periodo ha segnato 5 tiri consecutivi, portando in vantaggio la sua squadra con una penetrazione da destra: Sacramento si è nutrita della sua ala firmando un parziale che l'ha portata a +5. Stojakovich ha segnato 16 dei suoi 20 punti nel secondo tempo.
"Avevamo bisogno di una scossa - ha dichiarato Rick Adelman - dopo le due vittorie in casa e la negativa gara di sabato. Peja ha fatto scoccare la scintilla." Il coach si è affidato a quella che al momento sembra una rotazione obbligata. Bibby (22 punti) e Christie (13 con 15 rimabalzi) sono rimasti in campo 44 e 42 minuti. Peja addirittura 46. Webber, con qualche problema di falli ha chiuso con 35, cedendone un po' a Songaila (22). Miller questa volta è stato u fattore con 16 rimbalzi in 24 minuti, laddove Divac è ormai una comparsa.
"Le gente pensa - gonfia il petto Mike Bibby - che noi siamo una squadra soft, oppure che nei momenti decisivi siamo a protestare con gli arbitri. Questa sera abbiamo dimostrato che non è così. Ed ora sappiamo che dipende tutto da noi.” "Giovedì - prosegue Christie - dovremo giocare con la stessa mentalità . Aggressivi, attaccando."
Marquis Daniels e Josh Howard sono rimasti coinvolti nella brutta serata della loro squadra. Il primo ha segnato 9 punti con 4-13. L'ex Wake Forrest è andato anche peggio: 7 punti con 1-9.
Con 6:29 da giocare nel quarto periodo, e la necessità di recuperare, Don Nelson li ha comunque messi in campo, lasciando in panchina Antoine Walker e Antwan Jamison, i pezzi da '90 dell'ultimo mercato estivo. Howard è poi uscito, dopo aver perso una palla in penetrazione.
"Può darsi che questa sera - li ha difesi il coach - i nostri rookies abbiano giocato da rookies. Ma non erano certo soli sul campo. Se stiamo qui a fare questi discorsi è perché in passati si sono comportati molto bene" Sulla stessa lunghezza d'onda Jamison: "Questi ragazzi - ha detto - spesso hanno fatto la differenza, giocando come veterani in situazioni difficili." Rimangono da chiarire, c'è tutta un'estate davanti, le ragioni delle scelte di Nelson.
Non c'è tempo ora. Gara5 è un'elimination game: 150 volte una squadra si è trovata sotto 3-1 in una serie. Solo 7 i casi in cui il risultato è stato ribaltato. Il recente passato conta di più: l'anno scorso Dallas si è trovata sotto 3-1 contro gli Spurs. Hanno vinto gara5 per soccombere poi in gara6.
Per il momento non conta.
Giovedì è l'unico orizzonte di questa squadra.