Brandon McCarthy, il primo lanciatore vincente del 2006
Quando l'arbitro di casa base Dale Scott ha gridato: Play ball! Mark Buehrle (al sesto Opening Day consecutivo per i Chicago White Sox) ha caricato ed ha lanciato un ball esterno a Grady Sizemore dei Cleveland Indians per dare il via alla stagione 2006 della MLB.
Era appena finita la cerimonia ed era stato issato lo stendardo con la scritta "2005 World Series Champions" per gli White Sox e all'U.S. Cellular Field c'era un'atmosfera festosa, nonostante le nubi che si addensavano. Sia quelle metereologiche, che hanno interrotto la partita per quasi tre ore, che quelle figurative dell'inchiesta ufficiale appena avviata dalle MLB sui casi di doping del recente passato, inchiesta che sarà coordinata dall'ex-senatore George Mitchell (quello degli accordi di pace in Irlanda del Nord, tanto per intendersi). La ESPN, a questo riguardo, ha anche mandato in onda uno spezzone di un'intervista (o forse era intera!) a Barry Bonds che per essere un giocatore che sta ad una manciata di fuoricampo dai 714 del leggendario Babe Ruth non è proprio sembrato così felice ed entusiasta come ci si aspetterebbe.
Ma veniamo alla partita.
Nulla di fatto nei primi dieci turni di battuta, con Buehrle e C.C. Sabathia, lo starter degli Indians, che dominano i battitori. La prima valida dell'anno è dell'MVP delle passate World Series, Jermaine Dye, che "scolpisce" una veloce di Sabathia con C.C. che lascia rotolare la pallina nell'erba lungo la linea di terza base, sperando che finisca in zona di foul. Ma la pallina beffardamente muore a trenta piedi dal sacchetto di terza. Sabathia però non si scompone e chiude la porta con uno strikeout a Joe Crede. Dopo due inning è ancora 0-0.
La prima occasione è per gli Indians, che però, come era accaduto nei momenti decisivi della stagione passata e spesso proprio contro gli White Sox, non la sfruttano pur avendo Aaron Boone in seconda (singolo) e Casey Blake in prima (BB) con un solo out. Buehrle sfugge con una scelta di campo ed un'alta candela di Jason Michaels.
Approfittano invece della loro chance gli White Sox. Nella parte bassa del terzo, base ball per aprire l'inning di Juan Uribe e gran doppio a sinistra del giovane Brian Anderson, che Michaels in tuffo non riesce a prendere. Scott Podsednik batte una rimbalzante che lo mette out in prima ma che porta Uribe a casa per l'1-0 e Tadahito Iguchi con un singolo fa 2-0. Il primo strike a Jim Thome segna la fine antcipata della gara per C.C. Sabathia. Il mega-mancino degli Indians chiama la panchina e dopo due lanci di prova cha danno esito negativo, viene sostituito (strappo all'addome, verrà visitato in giornata).
Entra, ereditando il conto di 0-1 su Thome, Danny Graves, l'ultimo a fare il roster per gli Indians in questa primavera. Il lanciatore di rilievo, unico vietnamita delle MLB, rappresenta davvero un "culture shock". Dopo due fireballers come Buehrle e Sabathia, la veloce di Graves va forse anche più piano del cambio di velocità dei due starters. Ma tant'è. Eric Wedge, il manager di Cleveland, non può "sprecare" un altro partente, anche perchè le nubi porteranno tanta pioggia ed è chiaro che tutti abbiano letto le previsioni del tempo. Graves comunque limita i danni, nonostante una base ball a Thome, un maldestro tentativo di pick off che manda i corridori in seconda e terza e, dopo la volata di sacrificio di Paul Konerko per il 3-0, un'altra valida interna di Dye ed un'altra BB ad A.J. Pierzynski. Tocca a Crede chiudere l'inning battendo una facile rimbalzante sull'interbase per il gioco forzato ed il terzo out.
Una leggera pioggerellina accoglie i giocatori all'inizio del quarto inning e porta anche tre punti molto rapidi per gli Indians. Con un uomo in prima (Travis Hafner su scelta di campo, dopo il singolo di Jhonny Peralta) il ricevitore della Tribe Victor Martinez batte un lungo doppio contro la recinzione, mandando Hafner a casa. L'1-0 arriva anche con un po' di fortuna con il lancio a casa che salta letteralmente sopra il catcher a causa di un cattivo rimbalzo, con Hafner chiaramente battuto. A quel punto il clutch hitter (figlio del grandissimo Toni Perez della Big Red Machine), che gli Indians sperano di aver trovato nella mazza destra di Eduardo Perez (al suo esordio in maglia Cleveland) fa quello che Wedge probabilmente gli ha gridato quando stava andando al piatto: "Spellala, ragazzo!"
Perchè dopo la bomba alta che finisce nel bullpen oltre il campo sinistro per il 3-3, come ne "Il migliore" si aprono le cataratte del cielo. E piove.
Piove.
Piove.
Quando, dopo due ore e cinquantasette minuti, la partita riprende lo stadio è vuoto per tre quarti e l'atmosfera è abbastanza ammosciata, ma i ragazzi di Ozzie Guillen riprendono da dove erano rimasti (e mi rifersico sia a tre ore prima che a sei mesi fa). Iguchi con una volata di sacrificio fa 4-3 (il rilievo Fernando Cabrera, sarà lui il perdente, aveva dato BB ad Uribe e ad Anderson) e Thome – ecco il battitore mancino che gli White Sox volevano! – fa 6-3 con una martellata da due punti che esce oltre la rete di destra, profonda, nell'umida notte di Chicago. Un singolo di Pierzynski ed un singolo da due punti di Brian Anderson fanno 9-3 nel quinto.
Brandon McCarthy, in rilievo di Buehrle lancia tre inning perfetti ed è il lanciatore vincente.
Il finale di 10-4 arriva con un singolo di Dye (finirà 3-3 con 1 RBI) che manda a casa Iguchi per gli White Sox e da una sac fly di Peralta per gli Indians, dopo che Blake aveva battuto un doppio ed era giunto in terza su un singolo di Michaels. Cliff Politte e Matt Thornton chiudono la gara limitando la Tribù ad un totale di 7 valide.
Cabrera, Matt Miller, Scott Sauerbeck e Rafael Betancourt chiudono per gli ospiti.
Quando la volata di Boone finisce nel guanto di Rob Mackowiak (uno dei vari sostituti impiegati da Guillen) gli White Sox celebrano la vittoria sui rivali divisionali. E' ormai l'una di notte nel Midwest. E molti di noi sono già al lavoro in ufficio, mi permetto di aggiungere.
Buon inizio per i campioni in carica che cercheranno di fare il bis. Gli Indians invece, oltre alla sconfitta, temono per le notizie che giungeranno dall'infermeria riguardo al loro asso C.C. Sabathia.
Note: 431esimo HR per Thome, ora 35esimo nella classifica di tutti i tempi alla pari con Cal Ripken…Lo scorso anno all'apertura Chicago battè Cleveland 1-0 in 1 ora e 51 minuti con Buehrle e Shingo Takatsu che combinarono per un two-hitter velocissimo.