Francis in rovesciata…uno spettacolo che coach Van Gundy ha dimostrato di gradire
Los Angeles Lakers 91 @ Houston Rockets 102
Gli Houston Rockets ed il loro allenatore Jeff Van Gundy trovano all'interno delle pareti amiche del Toyota Center la loro prima vittoria stagionale nei play-off e allungano di almeno una partita la serie di primo turno nella Western Conference contro i Los Angeles Lakers.
E lo fanno nel modo più inaspettato.
I Rockets centrano infatti la vittoria non tanto basandosi sulla difesa, sull'intimidazione fisica e sul controllo del ritmo, quanto piuttosto affidandosi anima e corpo al proprio play, Steve Francis che domina la partita ancora una volta dopo la sfortunata prova di gara due e che questa volta trova anche l'appoggio di Cuttino Mobley, per far impazzire definitivamente la difesa avversaria.
Eppure la gara non comincia nel migliore dei modi per i padroni di casa. Nella prima frazione i Lakers hanno evidentemente voglia di rimettere sugli scudi Shaquille O'Neal e lo cercano ripetutamente nei primi minuti.
Nasce così il primo parziale per gli ospiti, che si ritrovano sopra di cinque con O'Neal a dominare l'area e con il pubblico che fiuta intensamente il mesto odore dello sweep contrario.
Si tratta però di una falsa pista.
Il vantaggio così accumulato sarà anche il massimo differenziale che i giallo viola riusciranno a produrre in serata, perché da quel momento pur perdendo pochi palloni (5 totali alla fine), pur difendendo abbastanza di squadra e limitando Yao Ming, i Lakers si ritrovano già al termine del primo quarto sotto di 6 lunghezze (29 a 23), grazie proprio a Francis, che prende in mano la propria squadra e alza decisamente il ritmo della sfida.
Per tutti i venti minuti successivi, i Rockets sembrano poter controllare la partita, grazie a percentuali al tiro decisamente migliori, ma come spesso accade il ritorno d'orgoglio dei campioni si sente nel momento più importante.
Nell'ultimo quarto, Shaq e Kobe cominciano a produrre qualche gioco a due d'annata, forse un po' di paura attanaglia i bianco rossi ed ecco che il distacco fra le due squadre, attestato sulla doppia cifra bassa cala improvvisamente fino al punteggio di 90 a 86.
Ci si aspetta la zampata dei californiani, invece a 1.52 dal termine, prima Yao si inventa un semi gancio mancino di rara bellezza, poi nel giro di pochi secondi due autentiche invenzioni in rovesciata di Francis inchiodano i Lakers.
Alla fine per vincere, al numero 3 dei texani basta infilare i liberi per chiudere la contesa sul definitivo punteggio di 102 a 91.
Come già detto, il titolo di miglior giocatore della partita non può che andare a Steve Franchise, che in 43 minuti di utilizzo si è “giocato” una sera da 27 punti, 9 rimbalzi e 7 assist, limitando a 3 le palle perse e facendo dire al non proprio espansivo allenatore Van Gundy: “Quelle prese da Steve, sono state due delle più toste conclusioni che io abbia mai visto nella mia carriera. Ha cercato il contatto ed è stato bravo a sfruttarlo.”
L'altra guardia dei Rockets, non è stato a guardare questa volta. Mobley, dopo due sere non proprio all'altezza ha sfoderato una gara da mattatore con 21 punti, 5 rimbalzi e altrettanti assist, mentre Yao Ming, autore anch'egli di almeno una prodezza scaccia-rimonta, ha chiuso con 18 punti e 10 rimbalzi e coach Jeff ne ha avuto anche per lui: ” Ha lavorato tutto l'anno per sviluppare la sua mano sinistra. Ne è nato un ottimo tiro contro una buona difesa. Abbiamo bisogno di quel tipo di tiro per continuare a giocarcela.”
Detto che anche Jim Jackson ha partecipato alla festa con 11 punti, 10 rimbalzi, 5 assist e nessuna palla persa, sul fronte L.A. si piange per i troppi errori al tiro.
Nonostante i Lakers abbiano passato meglio (23 assist a 21) e perso meno palloni (5 a 11), Bryant ha chiuso con 21 punti, 7 rimbalzi e 6 assist ma con un 7 su 20 al tiro totale, Payton con 7 punti e altrettanti assist, ma con 3 su 12 di bilancio, O'Neal con 25 punti, 11 rimbalzi ma anche con 5 sanguinosi falli, frutto ancora una volta del lavoro operato da Yao.
Alla fine il migliore degli ospiti è stato il regolarissimo Karl Malone, autore di una gara da 18 punti e 11 assist con il 50% dal campo.
Anche per coach Jackson sono state le prodezze di Francis a chiudere la partita. Alla fine il suo commento è stato solo: “Sono state la partita.
A questo punto, appuntamento a domani sera per la gara 4 di una serie che ha ripreso tutto insieme interesse e motivi d'incertezza.
Il vantaggio è ancora Lakers, ma i Rockets hanno trovato chi li può portare molto lontano.
Alla prossima.