Mike Bibby è stato decisivo nel 4° quarto, segnando 10 punti
I Sacramento Kings vincono 83-79 la partita che non ti aspetti e scavano una piccola buca attorno ai Dallas Mavericks. A distanza di 48 da gara1, le due squadre non hanno ripetuto l'exploit offensivo. A ben guardare questo mach costituisce una vera a propria eccezione.
E' difficile vincere fuori casa quando hai una squadra di tiratori e racimoli il 32.3% dal campo, per non dire del 10.5% da tre (2-19). Puoi rimanere in partita se gli avversari, a loro volta, si attestano sul 37%.
Nel finale hanno pesato le giocate dei singoli. Marquis Daniels ha segnato due tiri liberi per il 79-79 pari a 56.5 secondi dalla fine. Nell'azione successiva, su scarico di Bibby, Brad Miller ha segnato, 4 metri lato sinistro del campo, un tiro in sospensione che ha definitivamente rotto la parità . Steve Nash ha provato a segnare da tre, posizione centrale, sul rimbalzo Daniels non è riuscito a ribadire per il pareggio. Nell'azione decisiva Peja Stojakovic ha prima toccato la palla e poi stoppato Michael Finley, isolato a sinistra per cercare il tiro. Mancavano 11 secondi. Christie ha poi segnato i liberi della staffa.
Difficile dare credito alle difese per il punteggio basso. Il ritmo della partita è stato simile a quello della prima gara. Semplicemente i tiri che domenica erano entrati, sono usciti per tutta gara2. Lo ha ammesso molto onestamente Mike Bibby: "Non possiamo definirla – ha detto in conferenza stampa - una battaglia difensiva. Semplicemente abbiamo fatto poco canestro."
Il play ex Grizzlies è stato decisivo: ha segnato 24 punti (9-16 dal campo, 4-5 dall'arco) con 4 assist. Nel quarto periodo ha messo 10 punti fondamentali. Il suo ruolo è diventato cruciale, ora che Bobby Jackson ha definitivamente dichiarato chiusa la sua stagione.
Chris Webber s'è rinfrancato con l'aria della post season e ha messo a segno la prima tripla doppia della sua carriera nei playoffs: 19 punti, 13 rimbalzi e 10 assist. Il giocatore è parso subito rinfrancato. Ha iniziato la gara con un fantastico passaggio dietro la schiena in contropiede e ha giocato molto bene dal post basso. “Sono molto contento - ha detto alla fine - questo è un successo importante. Quando fatichi a segnare come stasera, ogni tiro diventa decisivo e tu preghi che vada dentro. Fortunatamente noi abbiamo messo quelli decisivi."
Rick Adelman ha sostanzialmente giocato con 8 giocatori. Quattro starter sono stati in campo fra i 46 minuti di Doug Christie e i 42 di Bibby. Vlade Divac si è diviso i minuti con Brad Miller. Quest'ultimo è stato in campo nel decisivo quarto periodo. Darius Songaila e Antony Peeler si sono divisi le briciole. Sacramento ha capitalizzato al meglio su un parziale di 26-6, giunto fra secondo e terzo periodo.
Dallas ha perso una grande occasione per tornare a casa sull' 1-1 ed è sostanzialmente stata tradita da due veterani: Michael Finley e Antoine Walker hanno combinato per 15 punti con 6 su 20 complessivo. Lo stesso Steve Nash, 6 su 20 da solo al tiro, ha sostanzialmente perso il duello diretto con Bibby. Michael Finley non ha voluto parlare ai giornalisti dopo l'esito del decisivo ultimo gioco della partita. Lo ha difeso Don Nelson: "Abbiamo chiamato - è la sua tesi - un gioco che abbiamo chiamato per tutto l'anno in queste situazioni. A volte con successo, a volte no."
Tutto il clan dei Mavs è convinto di aver giocato un'ottima partita difensiva. "Non posso credere - ha detto Dirk Nowitzky, 28 punti e 10 assist - che abbiamo segnato solo 79 punti. E' una sconfitta molto dura. E' la prima volta che, quest'anno, giochiamo una buona difesa. Non ne abbiamo preso vantaggio e ci sentiamo come se avessimo dovuto vincere questa partita." Stesso parere per Steve Nash: "In realtà - ha aggiunto - abbiamo sbagliato in attacco nei possessi decisivi."
Il rilievo tecnico vale per quello che vale. Le due difese non sono certo impeccabili. La sensazione è che Dallas si muova sul campo, sbilanciando troppo i suoi uomini verso il lato forte. Soprattutto se si considera la pressione messa realmente sulla palla. I Kings hanno sbagliato buoni tiri, costruiti sui ribaltamenti. Chi ha giocato sa che il tiro "wide open", con l'uomo che corre verso di te per chiudere, non è così semplice. Ma siamo nella Nba. Difficile che Stojakovic, ad esempio, ripeta in queste condizioni, il suo 1-9 da tre. In più Sacramento dà la sensazione di non avere un'ottima difesa di squadra, ma comunque uomini che sulla singola azione possono controllare il loro avversario diretto, Christie più di tutti. Dallas un big stop in un momento fondamentale deve ancora ottenerlo. Lo sa anche Don Nelson che ha concesso più minuti alla grinta e alla fisicità di Najera.
Dallas non può far altro che tornare a casa e sperare che il fattore campo ribalti una serie in bilico.
"Non vediamo l'ora ti giocare a casa - ha concluso Nowitzky - siamo la miglior squadra della lega in casa." "Abbiamo bisogno di vincerne una - ha ribadito Don Nelson – e non pensare più a queste sconfitte per tornare in corsa."
Da fuori però, possiamo dire che al momento la logica è contro Dallas; i Mavs dovrebbero vincere 4 delle prossime 5 gare, una almeno in trasferta. Addirittura 4 consecutive, volendo evitare Gara7 alla Arco Arena. Di certo i tifosi del Texas si faranno sentire. Rimane il problema di tornare a vincere in California per una squadra che, quest'anno, ha un bilancio complessivo in trasferta di 15-28.
"Vado a cena - ha sintetizzato Webber - sapendo che se anche perderemo sabato prossimo, saremo solo 2-1. Al limite potranno pareggiare e poi torneremo a casa nostra." La strada dei Mavs è quindi molto lunga. Meglio che pensino solo a Gara3.