“The Big Hurt” potrebbe offrire al lineup verde-oro la potenza necessaria al salto di qualità .
Da quando l'uragano Moneyball si è abbattuto sul tranquillo mondo del baseball, è difficile sentire parlare degli Athletics senza che il nome del loro GM, Billy Beane, faccia capolino. Non può fare, naturalmente, eccezione una Preview sulla nuova stagione della franchigia verde-oro.
Nella offseason 2005-2006, Beane ha sorpreso… non sorprendendo!
Al momento attuale Barry Zito fa ancora parte della rotazione: non stupirebbe in nessun contesto, se non che dalla Baia ci hanno ormai abituati a vedere partire i pezzi più appetibili.
Al posto del solito smantellamento, Oakland ha, per una volta, dato fondo alle casse, assicurandosi, tra gli altri, i servigi di Frank Thomas ed Esteban Loaiza.
In realtà , grazie all'oculatezza economica degli ultimi anni, gli Athletics hanno tuttora uno dei monti salari più bassi (21-esimo).
Pitching & Difesa
La rotazione a disposizione del confermato manager Ken Macha è completa. I posti da 1 a 5 sono (non necessariamente nell'ordine) di Barry Zito, Esteban Loaiza, Rich Harden, Dan Haren e Joe Blanton: davvero difficle scovare il punto debole.
L'arrivo di Loaiza sposta Kirk Saarloos e Joe Kennedy definitivamente nel bullpen: in caso di giornata storta di uno dei partenti ci sono abbastanza braccia affidabili per portare la partita nelle mani di Huston Street, Rookie of the Year 2005, dimostratosi closer più che adeguato.
Zito è nell'ultimo anno di contratto; probabilmente la dirigenza californiana deciderà di capitalizzare con uno scambio: ammesso che questo non porterà a Oakland un partente di livello, sono pronti alla finestra Justin Duchscherer e Dan Meyer, oltre ai già citati Saarloos e Kennedy.
Lineup
Non guardate la media battuta per giudicare il lineup verde-oro! Il bene più prezioso del baseball sono i 27 out che l'attacco ha a disposizione in nove innings; l'unico modo per arginare l'esaurirsi di essi è arrivare in base con la maggiore frequenza possibile: leggete le OBP degli Athletics se volete sapere come il GM imposta il lato offensivo della squadra!
Assodato che tutti hanno una ragguardevole media arrivi in base e un rapporto basi ball/strikeout mai in rosso, la potenza sarà generata, come nella scorsa estate, principalmente da Eric Chavez, Nick Swisher e Mark Kotsay. Se “The Big Hurt” Frank Thomas, dopo la stagione 2005 caratterizzata da un lungo infortunio, sarà in grado di fornire un contributo degno del suo nome, la sua acquisizione si rivelerà decisiva.
Come al solito, vedremo poco movimento sulle basi: niente lead-off velocisti e poche smorzate ordinate da Macha, che invece è molto attivo nelle telefonate al bullpen.
Mark Ellis e Bobby Crosby formano un'ottima coppia “up-the-middle”, con Marco Scutaro in grado di rimpiazzare con competenza tanto il seconda base quanto l'interbase.
L'angolo caldo appartiene a Chavez che, dovesse improvvisamente dimenticarsi come si usa il guanto, sarebbe comunque inamovibile per il suo contributo offensivo; Antonio Perez, utility-man rilevato dai Dodgers, consentirà di regalare a Chavy qualche giorno di riposo durante l'estate.
Il neo-acquisto Frank Thomas difficilmente farà altro che il DH, dunque la prima base dovrebbe essere affare tra Dan Johnson e Swisher (che però può essere utilizzato anche in campo esterno), con Daric Barton a scalpitare nel farm-system.
A gestire l'ottimo parco lanciatori saranno Jason Kendall ed Adam Melhuse: dati i non eccellenti contributi offensivi dei due, è probabile che questo sia l'anno del salto di Jeremy Brown, su cui Beane punta molto, ma che ha avuto un rallentamento nell'evoluzione.
In campo esterno Milton Bradley, Kotsay, Swisher, Bobby Kielty e Jay Payton saranno variamente combinati per coprire i tre ruoli: con l'arrivo di Bradley, infatti, Oakland ha il lusso di tre opzioni (volendo anche quattro) per la posizione centrale.
In sintesi, escluso il prima base Hatteberg, la difesa è la stessa dello scorso anno che, secondo le analisi statistiche più avanzate, è stata tra le migliori in Major League.
Giocatore Chiave
La squadra è molto equilibrata, pertanto è difficile indicare da chi potrà venire la propulsione determinante.
Potrebbe, come appena detto, trattarsi di Frank Thomas. Huston Street, dal canto suo, dovrà dimostrare di valere quanto mostrato nella stagione da esordiente: dovesse incorrere nel classico “sophomore slump”, gli Athletics si troverebbero scoperti nel delicato ruolo di closer (data l'abbondanza del loro bullpen, si tratterebbe “solo” di individuare l'uomo giusto tra quelli a disposizione).
Aspettiamoci una grande annata offensiva per Swisher e stiamo pronti alle eventuali promozioni di Jeremy Brown o Daric Barton.
Partenze
Alberto Castillo (C, WAS), Juan Cruz (RHP, ARI), Octavio Dotel (RHP,NYY), Erubiel Durazo (1B, TEX), Seth Etherton (RHP, KC), Andre Ethier (OF, LAD), Scott Hatteberg (1B, CIN), Dustin Majewski (OF, TOR), Ricardo Rincon (LHP, STL), Keiichi Yabu (RHP, COL).
Arrivi
Milton Bradley (OF, LAD), Raul Casanova (C, CHW), Chad Gaudin (RHP, TOR), Brad Halsey (LHP, ARI), Esteban Loaiza (RHP, WAS), Antonio Perez (INF, LAD), Matt Roney (RHP, TEX), Frank Thomas (DH, CHW).
Giudizio Finale
Oakland è attrezzata per arrivare fino in fondo.
E' in credito con la sorte, che l'anno scorso le ha tolto, nel culmine della splendida rimonta, tre giocatori importanti (Crosby, Kotsay e Harden); al contempo ha abbastanza profondità per far fronte a eventuali ulteriori attacchi della dea sbendata.
Data l'ottima composizione della squadra, e la non terribile concorrenza all'interno della AL West, gli Oakland Athletics hanno forse le più elevate probabilità di tutto il lotto MLB di accedere alla post-season: il problema, come dice Billy Beane, è che “my sh**t doesn't work in the play-offs“.