La difesa delle squadre non ha permesso di mettere a referto percentuali di rilievo
Houston Rockets 71 @ Los Angeles Lakers 72
Che li si ami o che li si odi, non si può non ammettere che la stagione 2004 del basket NBA abbia vissuto per settimane sui soli commenti sulle possibilità dei Lakers di arrivare di nuovo al titolo.
E allora ecco che le definizioni per la squadra di coach Jackson si sono sprecate: il nuovo Hall of Fame team, poi i Kobe-Lakers, ancora gli Psyco-Lakers.
Tutto questo fino a quattro giorni fa, fino al termine della regular season, perché da ieri sera si è ricominciato a fare sul serio ed è partita la corsa dei play-off.
Il buzzer beater che Bryant ha azzeccato al Rose Garden nell'ultima gara di campionato ha concesso in sorte ai californiani un avversario tosto quali gli Houston Rockets e ha regalato al pubblico americano la prima edizione della sfida al meglio delle sette gare fra i due pesi massimi della lega: Shaquille O'Neal e Yao Ming.
I Rockets, sono scesi sul parquet dello Staples Center nella più classica delle versioni, con Jim Jackson preferito ormai come di consueto a Maurice Taylor, mentre i padroni di casa hanno inserito a roster tutti i propri titolari, anche se incerottati per le ultime disavventure patite a cavallo delle gare contro Golden State e Portland.
La sfida che nei prossimi giorni andrà in scena, sarà dura, grondante di sudore se non di sangue, lascerà pochissimo spazio agli esteti della pallacanestro d'attacco e non sarà certo una passeggiata per chiunque ne venga fuori alla fine come vincitrice.
E la prima gara andata in scena non ha fatto che confermare questa semplice previsione.
Per Shaquille O'Neal, la prima gara di ogni serie è il momento per esprimere numeri importanti, per mettere un marchio sul prosieguo della tenzone.
Ieri sera non è stato così.
Dopo due quarti ben condotti dai Lakers, con il numero 34 a svettare al centro delle aree colorate, il terzo quarto ha visto il livello di aggressività di Houston salire esponenzialmente ed il parziale di 17 a 9 ha fatto si che la partita dopo 36 minuti recitasse l'inusuale score di 51 a 49 per gli ospiti.
Nell'ultimo quarto nessuna delle franchigie è riuscita a staccare l'altra. A soli 17 secondi dalla sirena, Kobe Bryant ha messo in aria il pallone che gli sarebbe valso il sesto assist della serata, che O'Neal non ha fatto altro che prelevare e schiacciare sulla testa dell'avversario diretto Yao, segnando così il suo primo tiro dal campo dell'intera ripresa.
I Rockets hanno poi avuto la possibilità di piazzare l'upset della serata con un tiro sulla sirena di Jim Jackson, ma nonostante la stessa ala piccola abbia dichiarato: Avevo spazio e un grande angolo, pensavo entrasse senza problemi! la palla è uscita al contrario di quanto aveva fatto pochi minuti prima con un tiro pressoché identico, concedendo ai Lakers il punto del 1 a 0 nella serie.
Per i padroni di casa il miglior marcatore alla fine è risultato comunque O'Neal, autore di 20 punti, 17 rimbalzi e anche 5 palle perse forzate proprio dallo splendido lavoro difensivo che Yao Ming ha messo in campo impedendo al rivale di dominare. Dal canto suo, il cinese ha segnato 10 punti con 11 rimbalzi e 6 falli.
Per i Lakers, da segnalare oltre alla prova del loro capitano, i 16 e 11 punti di Bryant e Payton, limitati dalla difesa texana ad un non troppo esaltante 8 su 29 al tiro combinato, mentre per Karl Malone lo score è stato di 7 punti, 11 assist e 4 assist nonostante una caviglia non proprio in grandi condizioni.
Per Houston, miglior marcatore della gara è risultato Steve Francis, autore di 18 punti con 9 rimbalzi, ma è da segnalare come in 48 minuti di gioco, il numero 3 dei Rockets e Cuttino Mobley, autore di 10 punti, abbiano collezionato ben 14 delle 20 palle perse fatte registrare dai texani (7 per parte).
Negli spogliatoi la sensazione è che dopo un inizio guardingo, i Rockets credessero davvero nella possibilità di sgambettare da subito Los Angeles, tanto che la dichiarazione a caldo di coach Jeff Van Gundy è stata laconica: Loro hanno applicato un gioco più di noi stasera, questo è quanto.
Più ciarliero coach Jackson: La gara è stata davvero brutta. Non so se per la loro difesa o per le nostre percentuali al tiro o se per una combinazione di questi fattori. Abbiamo faticato troppo, soprattutto nel secondo tempo.
La prossima gara è ora in programma per lunedì notte ancora a Los Angeles.
La curiosità sarà vedere se i Rockets sapranno alzare ancora il livello della propria difesa, facendo quadrato attorno a Yao Ming o se l'attacco dei giallo viola potrà risolvere la sfida più di quanto sia riuscito a farlo stanotte.
Il vantaggio è dei Lakers ma non proprio come da programma.
Alla prossima.