Neanche con questi tentativi hanno fermato Jiri Welsch dal conseguire la sua prima doppia doppia
Boston Celtics @ Atlanta Hawks 99-110
Miami Heat @ Boston Celtics 84-77
Atlanta Hawks @ Boston Celtics 132-137
Commento settimanale
Ancora una settimana negativa, ma il distacco della nona nell'Eastern Conference era troppo elevato per impensierire i Celtics e, come detto sette giorni fa, nessuna disperazione per questo risultato negativo perché hanno puntato tutto sulla preparazione per quest'importante appuntamento che sono i play-off.
Con Pierce a riposo per precauzione (leggere il paragrafo della lista infortunati per i dettagli) alcuni giocatori hanno avuto la possibilità di mettere in mostra le proprie qualità e costruire un po' di confidenza senza di lui. I due giocatori che ne hanno beneficiato di più sono stati i due che giocano nel suo stesso ruolo: Jiri Welsch e Ricky Davis. Con il primo come ala piccola ed il secondo come guardia entrambi in quintetto e con una quarantina di minuti a testa, hanno giocato bene e Welsch è riuscito, nell'ultima gara contro Atlanta, a conseguire la sua prima doppia doppia in carriera. Se questo non è un segnale che il giocatore ha del buon potenziale, cosa può esserlo?
Con la conclusione della stagione e l'inizio dei play-off si conosce la classifica finale e sono già disponibili gli ordini di scelta per le squadre che partecipano alla parte più importante della stagione. Per Boston le scelte sono le seguenti: 15 per la propria, 24 per quella che originariamente era di Dallas e 25 per quella che originariamente era di Detroit, due scelte acquisite con scambi quest'anno. Come seconda scelta Boston possiede la 40. Nel report di fine stagione analizzeremo quali tipi di giocatori servono a Boston.
Nel frattempo ci sono state nuove aggiunte al roster: Dana Barros ed Ernest Brown. Mentre il secondo è un centro che ha fatto il giramondo ed è stato chiamato da Boston per vedere se il potenziale potrebbe essere utile alla causa biancoverde, per il secondo è un felice ritorno.
Già Barros aveva giocato a Boston con risultati discreti, quest'anno era stato assunto come aiuto allenatore. Per ovviare al rischio di trovarsi senza cambi di play in caso d'infortunio di Atkins o di Banks, gli è stato chiesto di rimettersi la canotta. Ainge gli ha affibiato il soprannome di Lloyd, come quelli della compagnia d'assicurazione, proprio quello che serve ai Celtics in caso d'infortunio di uno dei due play. Barros sarà molto utile anche in questo ruolo con l'esperienza e l'esempio, soprattutto per il giovane Banks.
Barros ha ben chiaro il suo ruolo: "non sono qui per cercare di guadagnare posizioni ai danni di alcuno. Sono qui per aiutare Marcus e Chucky in ogni cosa che abbiano bisogno, ma se qualcuno avrà problemi, io sarò pronto. Sto pensando di giocare il prossimo anno, sto cercando d'usare questi play-off per mantenermi in forma e continuare tutta l'estate e vedere come vanno le cose". Buona fortuna Dana.
Tutte le squadre che partecipano ai play-off sono obbligate a comunicare i 12 giocatori che parteciperanno a questa competizione e dopo questa comunicazione non si possono più fare modifiche. Anche per Boston la decisione è stata presa: fuori Kendrick Perkins, Raef LaFrentz ed Ernest Brown. Dentro invece Dana Barros.
Vicenda Baker
Una notizia estremamente positiva è arrivata questa settimana: la dirigenza Celtics e Vin Baker hanno deciso di concludere amichevolmente il contenzioso che ha spopolato sui tabloid di tutto il mondo. Così si conclude la vicenda senza ulteriori audizioni e senza iniziare alcun tipo d'arbitrato, già programmato per il 26 aprile.
Le parti in causa hanno concordato di tenere per il momento segreti gli accordi, ma quando avremo delle indiscrezioni o notizie ufficiali verranno comunicate nei prossimi report, anche se è quasi certo un accordo di buy-out, in pratica i Celtics probabilmente hanno pagato una cifra sicuramente inferiore ai 30 milioni di dollari, si vocifera attorno ai 15-17 milioni, e Baker ha accettato di far concludere il suo contratto.
Secondo le regole NBA l'importo concordato per il buy-out sarà distribuito per i prossimi 3 anni, quelli rimanenti del contratto originario.
"È un giorno molto positivo per i Boston Celtics" ha detto raggiante il proprietario della franchigia Wyc Grousbeck "dipana una nuvola d'incertezza e ci permette di guardare avanti. Risolve anche alcuni impegni finanziari che potremo aver avuto. Sono molto felice di come si sia conclusa e voglio complimentarmi con i rappresentanti di Vin per aver fatto uno sforzo ed essersi uniti per la soluzione della disputa. Hanno fatto un buon lavoro. Anche l'Associazione Giocatori e la Lega hanno sottoscritto l'accordo". Tutte e quattro le parti in causa (dirigenza Celtics, dirigenza NBA, legali di Baker, rappresentanti dell'Associazione Giocatori) andranno insieme giovedì prossimo a New York per rendere operativo l'accordo.
Lista infortunati
In pochi giorni è difficile che ci si faccia male, e spesso se arriva una notizia d'infortunio non è neanche del tutto vera e talvolta raggiungono livelli ridicoli, come per esempio la motivazione per la quale è stato messo in lista infortunati Kendrick Perkins: sintomi influenzali. Tutti sanno che un vero professionista se ne frega altamente d'avere un po' d'influenza e nessuno in questo momento mette in dubbio che Perkins non sia un professionista. Semplicemente ci voleva una scusa per togliere Perkins dai giocatori attivi e non fargli giocare i play-off. Per il giocatore quest'anno è stato d'apprendistato, si spera di vederlo più spesso in campo l'anno prossimo.
Tutt'altro che una scusa è stato invece l'infortunio di Paul Pierce. Il bollettino dice inesorabile: slogatura della caviglia destra. Per precauzione il giocatore è stato messo a riposo e non ha giocato le ultime due partite della stagione ed è stato convinto solo perché i risultati delle ultime partite non avrebbero cambiato la posizione di classifica della squadra.
Il problema era solo nelle corse e negli spostamenti laterali, nessun dolore invece per camminare. Per tutta la settimana sono arrivati bollettini giornalieri per aggiornare sulla sua situazione. Non ci sono pericoli, i medici dicono che può giocare, ma se anche non potesse nessuno riuscirebbe a fermarlo, lui giocherebbe in ogni caso.
Curiosità
Altro record negativo per i Celtics: è la squadra col record peggiore mai qualificatasi ai play-off da quando l'NBA gioca con 82 partite stagionali. Non è di questi record che Boston ha bisogno, ma tant'è, la notizia bisogna darla, anche se non fa piacere.
Appuntamenti e classifiche
L'ottavo posto di Boston mette di fronte l'avversaria più forte di tutta l'Eastern Conference, quegli Indiana Pacers umiliati da Boston stessa un paio d'anni fa, quando alla guida non c'era un allenatore capace come Carlisle.
Ora le cose sono molto diverse e le prospettive di passare il turno sono molto deboli. Tutti i pareri raccolti in rete e non sono concordi nel dire che sarebbe già un successo per Boston vincerne una. Anche noi concordiamo, il passaggio del turno è estremamente difficile, ma in questo particolare momento per Boston la cosa importante da tenere presente non è voler passare alle semifinali di Conference a tutti i costi, ma sfruttare quest'occasione per fare esperienza e maturare come squadra. Inoltre le prospettive dei Celtics possono attirare giocatori che un anno fa non li avrebbero neanche presi in considerazione. Se questo aspetto risulterà fruttuoso, allora i Celtics potranno ripresentarsi ai play-off, questa volta da protagonisti.
Alla fine della serie contro i Pacers verrà redatto un report, rimandiamo quindi l'appuntamento con gli appassionati in biancoverde per commentare in ottica Celtics la serie contro Indiana.