Il top scorer NHL Martin St. Louis, con il gol decisivo nell'overtime di gara 5, ha portato Tampa Bay in semifinale playoff
Tampa Bay raggiunge le semifinali dell'Eastern Conference per il secondo anno consecutivo e per la seconda volta nella sua poco più che decennale storia. A farne le spese sono stati gli Islanders, sconfitti con un netto 4-1 dai campioni della Southeast Division e numeri uno del seeding dell'East.
A decidere gara 5 in favore dei Bolts è stato un gol della sua stella principale nonché top scorer della NHL Martin St. Louis che, nel primo tempo supplementare della partita (e della serie), ha scagliato alle spalle di Rick Pietro (se New York è rimasta in partita fino all'overtime lo deve soprattutto alle sue parate) un missile imparabile: gioia incontenibile sul ghiaccio e sugli spalti, St. Louis alza le braccia al cielo, i compagni in delirio lo abbracciano, John Tortorella sorride, è contento, ma sa che la strada, per i suoi Lightning, è ancora lunga, e che il difficile inizia proprio adesso.
Come dodici mesi fa, i Lightning avanzano alle semifinali playoff: l'anno scorso, dopo aver vinto la Southeast Division (terzi nella Conference), i Bolts superarono 4-2 i Capitals di Washington, per poi arrendersi 4-1 di fronte ai futuri campioni di New Jersey. In questa stagione, la franchigia della Florida è giunta fin dove era arrivata l'anno passato, alle semifinali di Conference appunto. Ma con notevoli miglioramenti, che abbiamo già elencato nelle settimane precedenti: ora i Lightning sono davanti al loro esame di maturità , superare le semifinali di Conference e poi sognare qualcosa ancora di più grande. Indipendentemente da chi sfiderà nel prossimo turno, quello tra Tampa e i suoi prossimi rivali sarà un duello entusiasmante dato che, più si va avanti, più il livello di gioco e di competitività aumenta: Tampa Bay avrà il vantaggio del fattore campo, anche se, nella serie con gli Islanders, importantissime sono state soprattutto le due vittorie in trasferta colte dai Lightning ad Uniondale.
E ripartiamo quindi con il nostro racconto proprio da gara 4, secondo match di Tampa Bay lontano dal St. Pete Times Forum. Gara 3 è andata appannaggio dei Bolts, che guidano la serie per 2-1. Martin St. Louis carica i suoi, elogiando il goalie Nikolai Khabibulin: "Nik è stato ancora una volta il migliore (in gara 3, ndr). E' stato la nostra first, second and third stars: lui ha fatto la differenza". E lui, il russo a difesa della gabbia di Tampa Bay, risponde così: "E' stato bello vincere, ma allo stesso tempo sappiamo che di partite, per passare il turno, ne dobbiamo conquistare quattro". E così i Bolts scendono sul ghiaccio del Nassau Coliseum decisi più che mai ad espugnarlo come in gara 3: ma New York non è d'accordo e vuol far valere il suo straordinario record casalingo di regular season (25-11-4-1, il migliore ad East) anche nei playoff. Tampa Bay ha però una marcia in più e dopo 10'30" del primo periodo passa in vantaggio: e lo fa con St. Louis, abile a pressare il difensore avversario Kenny Jonsson, che perde il puck, consegnandolo così sulla stecca del veloce attaccante canadese, che non perdona e batte DiPietro. Il tutto in shorthanded, con Tampa in 4 contro 5 per la penalità inflitta ad Afanasenkov al 9'30" per hooking: per St. Louis è il nono gol della stagione siglato in inferiorità numerica. Gli Islanders, però, non demordono e sferrano numerosi attacchi verso la gabbia di Khabibulin, che si dimostra, con prodigiosi interventi, insuperabile. I Lightning sanno colpire al momento giusto e lo fanno a due minuti dal termine del secondo periodo con Ruslan Fedotenko che, assistito da Richards e Modin, batte DiPietro per il 2-0. Spezzate le residue speranze di rimonta di New York, i Bolts mettono a referto anche il gol numero tre della serata: lo fanno in apertura di terzo periodo con Fredrik Modin, assistito nell'occasione da St. Louis e Richards. Il match si conclude con il terzo shutout della serie (il secondo consecutivo) per Nikolai Khabibulin, autore di ben 32 saves. Per la quarta volta in quattro partite, il match è terminato sul 3-0: era dal 1993 che in una serie non si terminavano quattro gare consecutive con lo stesso punteggio. Ed era inoltre dal 2002 (Ottawa - Philadelphia) che una serie playoff non regalava quattro shutout consecutivi nelle prime quattro gare.
Si torna così in Florida per gara 5 con le speranze newyorchesi appese ad un esile filo: per Tampa si tratta del primo "match ball" e davanti al pubblico del St. Pete Times Forum i Ligthning non falliscono. 3-2 in favore dei padroni di casa, che avanzano così nel tabellone superando 4-1 i blu-arancio di New York. Protagonista non solo St. Louis, autore del gol decisivo in overtime, ma anche Fredrik Modin, assist-man in tutti e tre i gol dei Bolts. Per Modin, top scorer di Tampa Bay nei playoff, si tratta del suo ottavo punto, frutto di tre gol e cinque assist.
Ma per i ragazzi di Tortorella la serata non era cominciata nel migliore dei modi: dopo 10'41" della prima frazione Kvasha supera Khabibulin per l'1-0 in favore degli Islanders, decisi a far sudare sette camicie a Tampa Bay. Dopo 145 minuti e 9 secondi, si interrompe così la striscia di imbattibilità del goalie dei Lightning: per lui sfuma anche la possibilità di portare a termine quattro shutout nella stessa serie playoff, impresa che finora nessun goalie è riuscito a compiere. Comunque sia i Bolts tornano in cattedra nel secondo periodo, dove in poco più di due minuti ribaltano la situazione: al 16'18 è Tim Taylor a battere DiPietro per il pareggio, poi tocca a Fedotenko firmare il sorpasso al 18'22". Nel terzo periodo il gol di Parrish (7'28") manda tutti all'overtime, dove, dopo 4'07", decide la rete di Martin St. Louis. Da segnalare i 34 saves del giovane Rick DiPietro, messosi in luce in varie occasioni in questa serie playoff, che si conclude così all'insegna, e forse non poteva essere altrimenti, di St. Louis, che firma questo 4-1 ai danni degli Islanders con un bottino personale di quattro gol e un assist.
PLAYERS SCOREBOARD
F. Modin (TB): 3 gol, 5 assist, 8 punti.
M. St. Louis (TB): 4 gol, 1 assist, 5 punti.
B. Richards (TB): 1 gol, 4 assist, 5 punti.
M. Parrish (NYI): 1 gol, 2 assist, 3 punti.
J. Niinimaa (NYI): 1 gol, 2 assist, 3 punti.
J. Blake (NYI): 2 gol, 0 assist, 2 punti.
R. Fedotenko (TB): 2 gol, 0 assist, 2 punti.
D. Boyle (TB): 0 gol, 2 assist, 2 punti.
A. Roy (TB): 1 gol, 0 assist, 1 punto.
O. Kvasha (NYI): 1 gol, 0 assist, 1 punto.
T. Taylor (TB): 1 gol, 0 assist, 1 punto.
D. Sydor (TB): 0 gol, 1 assist, 1 punto.
P. Kubina (TB): 0 gol, 1 assist, 1 punto.
R. Hamrlik (NYI): 0 gol, 1 assist, 1 punto.
D. Scatchard (NYI): 0 gol, 1 assist, 1 punto.
R. Martinek (NYI): 0 gol, 1 assist, 1 punto.
B. Lukowich (TB): 0 gol, 1 assist, 1 punto.
C. Sarich (TB): 0 gol, 1 assist, 1 punto.
A. Yashin (NYI): 0 gol, 1 assist, 1 punto.
M. Czerkawski (NYI): 0 gol, 1 assist, 1 punto.
A. Asham (NYI): 0 gol, 1 assist, 1 punto.
GOALIES SCOREBOARD
N. Khabibulin (TB): 5 GP, 4 W, 1 L, 3 SO, 141 SA, 137 SV, 4 GA, .972 SV%, 0.79 GAA.
R. DiPietro (NYI): 5 GP, 1 W, 4 L, 1 SO, 120 SA, 109 SV, 11 GA, .908 SV%, 2.18 GAA.
THREE STARS
3. Martin St. Louis: dopo le prime due gare in sordina, il top scorer NHL esce allo scoperto e guida Tampa Bay nei tre match decisivi. Due gol (uno in empty-net) in gara 3; un gol e un assist in gara 4; gol decisivo in overtime in gara 5. Arma letale.
2. Fredrik Modin: 8 punti in cinque partite. Non c'è male per lo svedese, protagonista in tutte e quattro le vittorie dei Lightning in questa serie. In gara 1 mette a referto due reti; in gara 3 un assist per uno dei due gol di St. Louis; in gara 4 un gol e un assist; e nella conclusiva gara 5 ben tre assistenze. Onnipresente.
1. Nikolai Khabibulin: prima dei playoff, in 55 gare di regular season, aveva compiuto tre shutout. Ora, in cinque gare di post-season, ne ha messi a segno altrettanti. Un vertiginoso cambio di registro per il goalie di Tampa Bay, che ha senza dubbio alzato notevolmente il suo livello di gioco. Le statistiche che ci sono qui sopra rendono l'idea dell'apporto che Khabibulin ha dato in questa serie al proprio team. Se Khabby continuasse così, sarebbe difficile rivedere scene come quelle dell'anno scorso (con il back-up Grahame al suo posto nella gara decisiva contro New Jersey in semifinale) e sarebbe senza dubbio una garanzia per il proseguimento del cammino playoff dei Lightning.
Matteo Macoli