Joe Smith o Brian Skinner ? L'unico dilemma che Ben Wallace vorrebbe affrontare è Afro o Cornrows ?
I Playoff 2004 della Eastern Conference non ci faranno vedere Allen Iverson, Tracy McGrady o Vince Carter. Come dite, che peccato ? Beh, in effetti….
In questa più di tutte le altre non cercate le cosiddette stelle. I Detroit Pistons e i Milwaukee Bucks sono delle squadre, allenate bene, con un concetto molto marcato del gioco di squadra. Phil Jackson, che di questo sport se ne intende, dice che i Pistons sono la squadra migliore ad Est. I Pacers sono avvertiti.
Questa allora è una sfida apparentemente a senso unico, perché a Detroit si difende per davvero. Anzi, diciamo pure che sono i migliori di tutta la lega. A Milwaukee, città della birra, i Pistons non andranno giù facile. Per batterli dovranno forse superare le loro stesse forze. Il costo ? One million bucks, my friend…O forse di più.
Chauncey Billups vs. Damon Jones. Vince facile Billups anche se ha una caviglia in fiamme. Dovrebbe comunque partire per gara 1. Jones sostituisce quel fenomeno di T.J. Ford, il rookie super passatore da Texas. Sta facendo un buon lavoro ma con Ford l’arco dei Bucks aveva una freccia più veloce e pungente.
Richard Hamilton vs. Michael Redd. Sono i due migliori marcatori della squadra (Rip Hamilton è sui 17,6 ppg, Redd sui 21,7 ppg). Entrambi sono un po’ giocatori all’antica, cioè grandi tiratori, soprattutto Redd che può davvero infiammarsi in strisce con tiri che prende in modo velocissimo, e bravi ragazzi che seguono le direttive dei loro coach. Hamilton è maestro dell’ “in-between game (area del campo tra il canestro e la linea da tre, sui 5-6 metri), Redd insegna a tutti la velocità dell’esecuzione. Vince Redd.
Tayshaun Prince vs. Keith Van Horn. Qui vince Van Horn (16 ppg), giocatore ritrovato dopo essersi fatto sbeffeggiare da Spike Lee e i suoi amici al Garden di Manhattan. Prince deve solo confermare gli ottimi playoff dello scorso anno dove fu decisamente la rivelazione di tutta la NBA. Porta difesa, atletismo, giocate spettacolari. Ma Van Horn colpisce da fuori (40 % da tre) per onorare coach Majerus che lascia Utah per il disappunto suo e di tanti altri.
Rasheed Wallace vs. Joe Smith. Vince Rasheed, senza nemmeno faticare.‘Sheed, ragazzo difficile che Larry Brown qui a Detroit sembra aver trasformato, porta ai Pistons 16 punti e 6,8 rimbalzi e una applicazione al lavoro che nella lontana Portland teneva per lo più nascosta. Per Joe Smith, attaccante un tempo (in maglia Golden State) di ben altra portata, sarà una serie difficile, perché strappare un rimbalzo contro “The Wall”, cioè contro Rasheed e Ben Wallace, sarà come per Kobe accettare di essere secondo a qualcuno.
Ben Wallace vs. Brian Skinner. Due giocatori difensivi ma la gara non esiste in quanto a difesa Big Ben Wallace è il probabile MVP della NBA intera o comunque il migliore nel front-court considerando la durezza newyorchese di The True Warrior Ron Artest. Che dire su Skinner ? A dispetto del cognome è nella lega proprio per il suo fisico ma contro Ben giocherà poco direttamente. Vince Wallace ovviamente. Attivate la campana per contare i rimbalzi.
Le panchine. Per i Pistons escono Corliss Williamson, punti facili dal post anche se un po’ in declino, il turco Mehmet Okur, mina vagante in attacco la cui esplosione potrebbe far male e per il Billups acciaccato di questi giorni il tiratore discontinuo Lindsey Hunter e la solidità a tutto campo di Mike James.
C’è più qualità per i Bucks tutto sommato, perché Toni Kukoc sa come si gioca nei playoff e Desmond Mason può soprendere Detroit in contropiede e con azioni che possono elettrizzare l’ambiente. Dan Gazduric e l’ex Varese Daniel Santiago aiutano sotto, mentre il 5 piedi e 10 Brevin Knight proverà a spezzare un po’ i ritmi della partita con la sua velocità .
LA MIGLIORE DIFESA CONTRO UN ATTACCO VIVACE
La difesa dei Detroit Pistons è la migliore di tutta la NBA, concede solo 84,3 punti a partita e ostruisce del tutto l’acceso al canestro. Provate a mettere le braccia di Ben e Sheed con quelle di Prince e occuperete per lunghezza l’orgoglio di Kobe. Oh, scusate per il pensiero fisso ma è perché gli voglio bene…
La chiave per Milwaukee sarà quindi girare bene la palla, fondamentale che gli riesce bene (22,8 assist a partita, settimi nella NBA) anche se adesso T.J. Ford è out, tirare bene da fuori (con Redd e Van Horn dovremmo cavalcare l’onda) e sfruttare al massimo il contropiede (Desmond Mason corre benissimo, dovranno cercarlo con frequenza.)
Se i Bucks riescono a non subire più di tanto la potenza a rimbalzo di Ben Wallace qui ci troviamo di fronte ad una serie che potrebbe riservarci delle sorprese. Ma poi penso all’asfissiante difesa, al gioco bilanciato e mai fermo di Larry Brown e alla pochezza di Smith e Skinner nel difendere contro Rasheed Wallace.
Già , Rasheed. Come saranno i primi playoff in maglia Pistons ? Più di Billups e di Hamilton, che comunque la loro parte la fanno sempre, la varabile impazzita è lui. E’ quella X che manvaca a Detroit, è il salto di qualità verso le Finals ?
Pre adesso godiamocelo con il suo omonimo Ben, il ragazzo dell’Alabama e dei 12,4 reb a partita. “The Wall” contro i 98 punti a partita dei Bucks (quarti nella NBA). Il decano Larry contro il debuttante ma entusiasta Terry Porter. La costanza del gioco di Hamilton contro le lune alterne di Van Horn.
Forse non vedremo partite ad alto punteggio, anche perché i Pistons per quanti punti negano agli avversari sembra che se li tolgano anche per sé. Vogliono arrivare alle Finals segnando solo e a malapena 90 punti a partita (ventiquattresimi nella NBA) ?
Ci provino, ma il cammino sarà lento, lentissimo. L’opposto di un bel tiro da tre di Michael Redd.
PRONOSTICO
I Pistons in 6 partite. Van Horn soffrirà la pressione difensiva e Billups sarà decisivo nel finale.
Gara 1 domenica 18. Buoni playoff e ricordatevi… Non fate innervosire Rasheed ! Ne guadagniamo tutti.
Già , tranne i Bucks…