Heat – Hornets: sfida di coach

Eddie Jones torna ai playoff dopo gli anni ai Lakers…

Amici del basket Nba, it's playoff time!
Finalmente, dopo 82 partite di regular season giocate intensamente solo nei minuti finali, è ora di sudare, correre, tuffarsi per 48 minuti: il gioco si fa duro!

La serie di mezzo della Eastern Conference vede scontrarsi i Miami Heat (42-40) e i New Orleans Hornets(41-41), sfida al fulmicotone come si presentano tutti questi favolosi playoffs nba! Let's get ready to rumble!

I motivi d'interesse di questa serie sono moltissimi, a partire dal fatto che gli Heat tornano ai playoff dopo un'assenza di due anni: l'ultima loro apparizione è targata 2000 e in quell'occasione furono gli stessi Hornets (allora stabiliti a Charlotte) a vincere la serie a mani basse con un indiscusso 3-0. Molto è stato ricostruito a Miami e la prima pietra è stata messa a pochi giorni dall'inizio di questa stagione, quando Pat Riley sorprese il mondo Nba con le proprie dimissioni; ora il platinato è general manager di questa squadra (anche se si parla sempre più insistentemente di un suo approdo a Dallas nella prossima stagione) e gran parte dei risultati dei rossoneri va ricercata nell'ex coach dei Lakers versione Show Time degli anni'80.

Moltissimi sono i motivi d'interesse di questa serie.

Innanzitutto è la sfida dei due allenatori senza esperienza playoff: uno Stan Van Gundy, che, dopo aver perso le prime sette partite di stagione regolare, era pronto a fare le valigie e l'altro, Tim Floyd, che le valigie le aveva già  fatte in precedenza a Chicago dove Reinsdorf e Krause gli avevano affidato le chiavi della ricostruzione Bulls, progetto finito malamente.

Come dimenticare poi lo scontro tra i playmaker: Baron Davis, autentico Mvp della lega nel primo mese di stagione, e Dwyane Wade, rookie di Marquette che proprio un anno fa era messo in secondo piano alle Final Four da un immenso Carmelo Anthony.

E' anche la prima serie playoff di un talento indiscusso comeLamar Odom, che sta finalmente concretizzando ciò che il buon Dio gli ha regalato; è la rivincita di Eddie Jones sui maligni, che continuavano a tirare in ballo il suo contratto invece di guardare ai compagni con cui doveva giocare il numero 6; ed è soprattutto la serie dei vecchietti (New Orleans), giunti alla post season con il fiatone dopo un inizio di stagione straordinario, contro i giovani (Miami), che arrivano ai playoffs con un record di 17-4 nelle ultime 21 partite.

Ah… stavo dimenticando l'ultimo motivo di interesse (soprattutto per la squadra di Van Gundy) "questa è una serie che gli Hornets affrontano senza Jamal Mashburn, in injury list dal 16 marzo per un problema al ginocchio che lo costringe a lunghe sedute di bicicletta.E' questo un altro problema per le basketball operations degli Hornets, che devono decidere se metterlo nel roster playoff o di sostituirlo con Courtney Alexander, costretto a guardare le partite dei suoi compagni in borghese per la rottura dei legamenti.

Ma andiamo più in profondità  e operiamo chirurgicamente su questa serie.

DWAYNE WADE vs. BARON DAVIS
Se non ci fosse il derby tra Stephon Marbury e Jason Kidd, questa sarebbe di gran lunga la sfida più interessante di questa pazza pazza Eastern Conference.
Baron Davis, rientrato negli ultimi giorni a causa dei problemi al ginocchio che l'hanno assillato per l'intera regular season, contro Dwyane Wade,playmakerino tutto pepe, che ha viaggiato a 16 punti conditi da 4,5 rimbalzi e 4 assistenze.
I due si affronteranno in un bellissimo duello,che li vede sostanzialmente partire in parità ,considerando che l'ex U.C.L.A. ha già  esperienza playoffs (per informazioni,chiedere all'Orlando di due anni fa) e che Wade potrà  approfittare della migliore condizione atletica e del maggiore atletismo.Sfida chiave della serie.

EDDIE JONES vs. DAVID WESLEY
Duello sostanzialmente pari tra due giocatori che hanno superato i trenta d'età : statistiche interessanti sono i 15.8 punti (a dispetto dei 11.7 di media stagionali) di Wesley contro gli Heat e i 17.3 di Eddie Jones,contraddizione come tante nella Nba, se si pensa che è la sua peggior prestazione da quando gioca negli Heat, ma che coincide con la sua miglior stagione in maglia rossonera.
Si potrebbe pensare a un miss-match in difesa a favore di Eddie Jones,ex della sfida avengo giocato due anni e mezzo a Charlotte, anche se il numero 6 degli Heat non è più quello che anni fa "prendeva la linea di fondo come nessuno fa in questo universo" (Buffa e Tranquillo cit.)

CAROL BUTLER vs. GEORGE LINCH
Qui il vantaggio è leggermente a favore Heat,anche se il vecchio Gorge potrebbe riacquistare punti in difesa; ultimamente la prima scelta degli Heat dello scorso anno è salito di livello (22+8 assist nell'ultima partita contro New Jersey) e sembra poter dare grande aiuto in fase offensiva agli Heat.
D'altro canto Linch è un buon giocatore,ogni allenatore lo vorrebbe come sesto.settimo uomo,ma il problema di Floyd è che il vecchio Lynch (che ha superato a marzo le 35 primavere) dovrà  giocare 30'-35' di media"e se la serie andasse per le lunghe,questo andrebbe a largo svantaggio Hornets.

LAMAR ODOM vs. P.J. BROWN
E qui, mi dispiace per il numero 42 degli Hornets, ma la sfida va tutta a vantaggio del talento newyorkese, che sta dando ragione a chi, dopo la sua entrata nell'Nba,gli prevedeva un futuro da prime cinque stelle del basket a stelle e strisce se solo avesse smesso di cascare in certi errori.
Stagione meravigliosa per il numero sette degli Heat con 17 +10,conditi da 4 assistenze ai propri compagni che lo incoronano come Mvp di Miami: dall'altra parte il povero P.J.potrà  opporre la sua grinta e durezza (per informazioni chiedere a Charlie Ward e Knicks), ma se si parla di classe, talento e tecnica"beh, non si inizia nemmeno a parlare.

BRIAN GRANT vs. JAMAAL MAGLOIRE
Scontro interessante quello sotto le plance: abbiamo un rasta ritrovato e un canadese che quest'anno ha messo 19 punti nella sua prima (e ultima, a meno di eventuali scombussolamenti dell'asse Shaq-Yao) apparizione all'All Star Game.
Magloire ha giocato una stagione molto positiva,ma uno dei più grandi dubbi sulla sua concretezza viene dato dall'alternanza di partite straordinarie da 20+10 con partite soporifere da 5+3; e, si sa, contro Brian Grant non si può chiudere occhio per un secondo:in sostanza, in bocca al lupo Jamaal!

PANCHINA HEAT vs. PANCHINA HORNETS
Se si pensa all'anno scorso, e per chi non si ricorda chiedere al numero 31 di Dallas, sappiamo bene che le partite di playoff possono essere decise anche dai gregari,gente che entra e che può mettere tranquillamente un ventello/trentello (nell'occasione di Nick "The Quick" si parla anche di quarantelli!!).
Ed ecco quindi la sfida nella sfida: Rafer "Skip to my Lou" Alston contro Darrell "Speedy" Amstrong, due playmaker con cifre simili quest'anno (10 punti per allacciata di scarpa+4 stockton) che mostrano il leiv motiv della serie:vecchi contro giovani.
A completare la rotazione a nove delle due squadre, vi sono da una parte Haslem, Caron Butler e Samaki Walker, mentre negli Hornets troviamo Stacey Augmon, il trattore Robert Traylor e Steve Smith.
Il vantaggio va leggermente a favore degli Hornets, soprattutto se confrontiamo le partite playoff giocate dalle due parti.

PREVISIONE
Saranno i fantastici Hornets di inizio stagione o quelli deludenti del post-All Star Game? E saranno i disastrosi Heat delle prime gare o quelli che stanno facendo sognare il pubblico della Miami Arena?
Francamente, penso che sia una serie interessantissima, ma a largo vantaggio Heat: i vecchietti degli Hornets si sono dovuti spremere in stagione a causa degli infortuni di Davis e Mashburn e non vedo come possano fermare la freschezza e l'atleticità  degli uomini di Van Gundy, che stanno viaggiando sull'onda di un finale di stagione stupendo.

Pronostico?
4-1 Miami!

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