Rocco Daniel Baldelli sta incantanto tutti, vedremo se riuscirà a mantenersi a questi livelli…
Rocco Daniel Baldelli, questo il nome completo del 21enne esterno centro dei Devil Rays che sta incantando le majors nel suo anno da rookie.
Nativo del Rhode Island, 192 centimetri e un passato da pallavolista, questo giovane ragazzone di chiare origini italiane ha cominciato il suo primo anno nella MLB con un mese di aprile da MVP, battendo con una continuità impressionante. Ovviamente titolo di rookie del mese e record di valide, 39, per una matricola.
Le prospettive per un grande futuro a dire il vero c'erano tutte,visto che nel 2002 Baldelli fu nominato “giocatore dell'anno” nelle minors da Baseball America e da Sportsticker. Il miglior 20enne della nazione,così veniva definito dagli addetti ai lavori.
E anche Lou Piniella,attuale coach dei Tampa Bay Devil Rays,aveva grande fiducia in lui prima dell'inizio della stagione.[ i]Sapevamo che Rocco era un buon giocatore,ma pensare che sarebbe stato tra i migliori 4-5 battitori della lega sarebbe stato un azzardo. E poi non volevamo sovraccaricare un 21enne di eccessive responsabilità .
E in effetti un impatto così devastante va oltre le più rosee aspettative anche dei più ottimisti: .328 di media battuta (ma prima della serie con i Rangers era superiore al .350!) e 61 valide messe a segno, quarto nell'AL.
E il giovane D-Ray non si è certo fermato qui: già 4 tripli in stagione, secondo nell'AL solo allo specialista dei Twins Cristian Guzman,e un solo errore commesso; considerando che stiamo parlando di un rookie, per di più di un esterno centro,ruolo fondamentale, le sue prestazioni sono decisamente da record. E le palline da inseguire, a Tampa,non mancano mai…
Ma quello che impressiona maggiormente gli addetti ai lavori,a partire dal coaching staff dei Rays,è l'atteggiamento del giovane Baldelli.
Rocco è un ragazzo davvero speciale,con una grande personalità ; si sta dimostrando un battitore di grande consistenza,e io non ho bisogno di dirgli nulla: lo inserisco nel line-up e lo lascio giocare. Queste le parole del suo coach, che qualche anno di esperienza l'avrebbe anche acquisito…
Neglio spogliatoio di Tampa è già un idolo,anche se insieme agli altri 7 rookie dei Rays deve comunque sottostare alle leggi non scritte imposte dai veterani, che però sanno di non avere a che fare con un una matricola qualunque: “Che cosa puoi fare ad un rookie che batte .350?” è il motto dei grandi vecchi.
E anche Rocco sembra capire: “So come vanno queste cose,non me la prendo.Io adoro il baseball e tutto quello che questo gioco comporta,e penso solo a migliorarmi. Neanch'io avrei mai immaginato un inizio così folgorante,ma non voglio pensare ai numeri e ai riconoscimenti personali”.
Grande personalità , appunto, ma anche grande tecnica. Infatti una caratteristica che ormai tutti gli riconoscono è quella di riuscire ad anticipare in battuta il pitcher, leggendo il lancio e quindi preparandosi alle rotazioni e ai cambi di velocità . Inoltre ha dimostrato grande attenzione anche nello studio dei lanciatori che, ovviamente, non può conoscere.
“Ricorda alla perfezione tutte le serie di lanci che un pitcher gli alterna, è davvero incredibile”, affermano i coach.
Chi gongola godendosi il proprio gioiello è il General Manager Chuck LaMar,che conta di costruire i D-Rays del futuro su Baldelli. E il vecchio Lou Piniella sembra essere d'accordo: “Quanti giocatori scambieresti per lui al momento? Te lo dico io, ben pochi, quattro o cinque. Non che abbiamo intenzione di cederlo, ma solo per farvi capire il valore del giocatore”.
Tutti amano Rocco, dunque. E soprattutto i tifosi, che non nascondono delle flebili speranze di successi, o quantomeno di soddisfazioni che nella storia dei Devil Rays sono arrivate, per usare un grande eufemismo, con il contagocce.
Per il momento i presupposti per veder nascere una nuova stella ci sono tutti, la strada è simile a quella percorsa da nomi celebri come Nomar Garciaparra e Ichiro Suzuki; l'augurio per Rocco e quello di arrivare dove sono arrivate queste grandi super-star.
La stagione è però molto lunga e Baldelli non ha mai giocato una regular season così dura e impegnativa,non solo dal punto di vista fisico. Una piccola spia di fatica,o di pressione,si è avuta nella serie tra Rangers e Devil Rays, conclusasi con uno sweep di A-Rod e compagni e per la quale c'era grande attesa per la sfida tra i 2 migliori battitori dell'AL. Hank Blalock e Baldelli, appunto.
La sfida, come la serie, l'ha stravinta il terza base dei Rangers, 4 su 9 e 2 HR per lui. Mentre Rocco ha “totalizzato” un insolito, per lui, 0 su 13.
Forse la pressione, un po' di stanchezza, o forse quel tanto temuto “rookie wall”, il momento della stagione in cui una matricola sconta, passato l'entusiasmo e la freschezza iniziali, lo scotto dei pro.
Staremo a vedere, anche se, come molti sostengono negli states, il futuro è di Rocco.