Marbury pronto a sfidare il rivale Kidd nel primo turno dei playoffs 2004
Eccoci finalmente al momento che tutti gli appassionati dello sport in canotta e calzoncini stavano aspettando: i playoffs, periodo durante il quale, tanto per capirci, “le chiacchere stanno a zero” e vincere conta più di qualunque altra cosa.
Dunque New York, la capitale del mondo come viene chiamata dai suoi abitanti, torna ad ospitare una serie di postseason, dopo i due anni di purgatorio vissuti dai Knicks, i quali, sono nuovamente in corsa, ma sarà molto arduo, per un posto nella Finale di Conference.
La squadra della Grande Mela arriva all'appuntamento con la sua bandiera, Allan Houston, in pessime condizioni fisiche, causa problemi al ginocchio destro, operato nel giugno del 2003, anche se, ovviamente, il giocatore non vorrebbe mancare all'appuntamento.
“Mi piacerebbe molto esserci, è naturale, ma se dovessi giocare ora non sarei in grado di farlo“. Oggi non si è allenato ma per quanto riguarda la gara di sabato non si può escludere nulla: “Se la squadra avesse bisogno di me, anche in Gara 1, non mi tirerei certo indietro!“. Parole di uno che sul parquet ci vive e che non vorrebbe perdersi l'avvenimento per nulla al mondo.
Un altro che non vede l'ora di scendere in campo è Stephon Marbury, che con i Nets ci è cresciuto prima di approdare in quel di Phoenix.
Ricordando il -25 inflitto da New Jersey ai Knicks lo scorso 2 aprile, il play di New York dice: “Non voglio perdere nuovamente in quel modo. Tutti ci ricordiamo di quello che è successo e loro arriveranno alla serie preparatissimi. Finché nessuno li avrà battuti, saranno la squadra da battere“.
Il confronto con Kidd rappresenterà ovviamente un ulteriore stimolo a dare il massimo: “Il pubblico si concentrerà soprattutto sul nostro duello ma si tratta di Nets-Knicks non di Marbury-Kidd“.
Se diamo un'occhiata ai confronti diretti, sembra che per i ragazzi del Presidente Isiah Thomas ci sia poco da stare allegri; New Jersey ha vinto 12 delle ultime 14 partite contro New York e, in questa stagione, lo score sorride al Flying Circus, con un 3-1 che non lascia spazio a discussioni.
“E' tempo di cambiare marcia – afferma Kenyon Martin - dobbiamo giocare duro e avere paura solo di noi stessi“.
“Se si pensa a tutto quello che è successo durante la regular season,infortuni, cambi di allenatore, giocatori che vanno e vengono, beh, devo dire che i ragazzi hanno fatto davvero un ottimo lavoro, cercando sempre di migliorarsi“. A parlare è Lawrence Frank, il nuovo head-coach dopo la cacciata di Byron Scott.
Non va poi dimenticato il fattore mediatico e l'importanza che l'avvenimento riveste a livello di marketing, in quanto a fronteggiarsi saranno due squadre vicine di casa, divise da una sana ma feroce rivalità ; il pubblico sentirà in modo particolare la serie e senza dubbio l'atmosfera che si respirerà al Madison come alla Continental Arena sarà quella delle grandi occasioni, con i media pronti ad accendere la miccia dopo la prima polemica, le prime dichiarazioni pepate, i primi contatti sul parquet; insomma, tutto verrà amplificato all'ennesima potenza e lo spettacolo sarà garantito da una cornice di tifosi e semplici curiosi che vorranno godersi l'avvenimento in tutte le sue molteplici sfumature.
Per finire la domanda di rito: chi vincerà ? Ma secondo me".No per me sarà "..Ma cosa dici passerà il turno" Il basket, così come lo sport in generale è bello anche per questo e quando il pallone è ancora a riposo in qualche stanzino si può dire tutto e il contrario di tutto.
Tra 48 ore si comincia e perdersi la magia dei playoffs targati NBA sarebbe da pazzi"voi cosa ne dite?
Stay tuned!