Webber è pensieroso: i motivi per esserlo non mancano…
Mettetevi comodi, ritorna l'ottovolante. Una serie che è un classico delle ultime primavere. Negli ultimi anni Sacramento e Dallas si sono giocate due semifinali di conference. Nel 2002 vinsero i Californiani 4-1. Rivincita per quelli di Don Nelson, lo scorso anno, 4-3. In una serie pesantemente condizionata dall'infortunio di Chris Webber.
Diverso lo stato d'animo con cui le due squadre hanno accolto il responso della regular season. I Kings hanno conosciuto il loro destino mezz'ora dopo la conclusione della loro ultima partita, con la vittoria di Los Angeles a Portland. Coach Rick Adelman non ha nascosto il suo disappunto per l'ultima sconfitta, 97-91 contro Golden State, che ha disarcionato Sacramento dalla prevista serie contro gli Houston Rockets.
I Mavs, dopo la vittoria in casa contro i Memphis Grizzlies pensavano di essere finiti dritti nelle fauci dei Los Angeles Lakers. Hanno tirato un sospiro di sollievo.
Difficile prevedere chi abbia ragione. Adelman ha diversi problemi generali e qualche problema specifico. I problemi generali li conosciamo: il record della squadra è 12-12 dal rientro di Chris Webber. La squadra che, per molto tempo ha avuto il miglior record della Western Conference, nell'ultimo mese ha perso 10 partite su 16, vincendo, negli ultimi giorni, solo la pantomima con Los Angeles.
Il problema specifico è proprio il match up contro Dallas. Se guardiamo alle partite di stagione regolare troviamo 3 vittorie per i texani, una sola per Bibby e compagni. Gli attacchi nemmeno a dirlo sono atomici: Dallas segna 112 punti a gara, Sacramento 110. Questo dice che si sfidano anche due difese non particolarmente agguerrite.
Tecnicamente le due squadre sono molto diverse. Sacramento ha giocatori tradizionali che interpretano i loro ruoli in maniera tradizionale. Dallas è formata da atipici, ed è guidata da un allenatore che, spesso, in attacco è andato contro la logica. Due anni fa ebbe la meglio Adelman che, nell'anno di grazia di Bibby, per l'impossibilità dei texani di fermare le penetrazioni ed un attacco in cui Webber allargava il campo dal gomito e Divac attaccava Nowitzky dal post basso.
L'anno scorso l'infortunio di Webber cambiò l'equazione. Il coachin staff dei californiani faticò molto a adattare la front line a quella degli avversari. Rispetto all'anno scorso quest'aspetto tecnico è magnificato: Dallas ha messo dentro Antoine Walker e Antown Jamison, giocatori universali che possono creare mismatch.
Sacramento ha perso Clark e Turkoglu, due eclettici, sostituendo Scot Pollard con Brad Miller, un centro puro. Da qui possiamo azzardare qualcosa sulla serie: Don Nelson vorrà esagerare, creando accoppiamenti difficili per i lunghi avversari.
Anche perché nell'ultimo mese, 10 vinte e 6 perse, i risultati migliori sono venuti grazie a un quintetto piccolo, con Nowitzki "centro" e poca fiducia in Bradley. Adelman potrà e dovrà sviluppare un gioco basato sull'esecuzione a metà campo, controllando i tabelloni e, necessariamente il ritmo, per non esporre Divac e Webber in campo aperto. Due concezioni diametralmente opposte.
Più che la squadra, vincerà il sistema. Il secondo, in teoria, è più adatto all'ambiente naturale delle partite di playoffs. Ma nello scorso anno la situazione si è ribaltata.
Le due difese sono un'altra incognita. Quella di Sacramento non è considerata la peggiore per una squadra che vuole vincere il titolo, solo perché c'è quella di Dallas. Se per i Kings ci sono comunque alcuni specialisti, Christie e Bobby Jackson, il cui stato di salute andrà testato, i Mavericks, si affidano a Finley, comunque non ai livelli dei primi anni, e Najera per intensità e grinta.
A Dallas non si nasconde la fiducia: "Non abbiamo pressione - ha dichiarato Michael Finley - perché noi siamo la testa di serie n.5 (che differenza farà ? ndr) e loro sono favoriti. In regular season abbiamo giocato un buon basket, vincendo diverse partite. Penso che sarà una serie molto bella."
Diverse le considerazioni nella capitale della California: "Questo è il nostro avversario - ha detto Vlade Divac - e dobbiamo prepararci per affrontarlo al meglio. Abbiamo tre giorni per dimenticare la fine di questa regular season, avara di soddisfazioni per noi. Forse avremmo preferito un altro avversario. Ma per vincere il titolo bisogna battere tutti."
Si comincia quindi domenica pomeriggio alla Arco Arena. E' abbastanza facile prevedere una serie lunga, di alti e bassi, un "roallercoaster".
Se al basket, chiedete punti e tiri, questa è la vostra serie.