Finale in calando per Boston

La stizza di Paul Pierce per le sconfitte di misura di questa settimana

Boston Celtics @ Washington Wizards 102-112
Boston Celtics @ Miami Heat 101-104
Boston Celtics @ New Orleans Hornets 80-89

Commento settimanale

Le aspettative per una settimana positiva erano molto gettonate, come previsione pessimistica potevano anche starci un paio di sconfitte, ma non riuscire a vincerne nemmeno una è un fulmine a ciel sereno.

Il sereno è normale dopo una discreta serie di risultati positivi che facevano presagire un finale di stagione rassicurante, ma, come avevo avvisato la settimana scorsa, questa è una stagione troppo imprevedibile per essere sicuri di qualcosa. Ecco che arriva questa tripletta di sconfitte che fanno apparire più di una nuvola all'orizzonte (leggi play-off) dei Celtics.

E dire che motivi per rallegrarsi ce ne sono. Elenchiamoli e vediamoli poi in dettaglio: Davis, Banks e Perkins.

Di Ricky Davis non ci sono novità , ma solo conferme: 17, 22, 23. Non sono numeri del lotto, ma i suoi punti relativi alle gare di questa settimana. Niente male se pensiamo che il giocatore parte dalla panchina e ha un minutaggio che si aggira attorno ai 30 minuti per sera. Nessuna protesta pubblica, nessuna lamentela, solo un paio di schiacciate un po' esuberanti e qualche parola anti-Cleveland, peccati veniali.

Il suo comportamento non rispecchia assolutamente la brutta fama creatasi nel passato, il che conferma che spesso le apparenze, o meglio quello che traspare dai mezzi di comunicazione, non rispecchiano necessariamente la realtà .

"Non ha veramente nessuna importanza partire dalla panchina" commenta Davis a domanda diretta "sono stato in quintetto base per un anno o due e mi stava bene, adesso parto dalla panchina e mi sta altrettanto bene. Quello che importa sono i minuti alla fine della gara e voglio essere là  (in campo, n.d.r.) alla fine della partita nei minuti cruciali". Molto saggio.

Vediamo adesso Marcus Banks, play da Nevada Las Vegas, forse la più importante scommessa di Ainge. Che potesse avere qualche difficoltà  d'ambientamento era assodato e difatti l'ha avuta, che non bisognava mettergli troppa pressione fin dall'inizio era altrettanto ovvio, e l'errore non è stato commesso, infine che potesse venire fuori alla distanza era perlomeno auspicabile, ed in effetti sta avvenendo.

Questa settimana ha ancora una volta alzato il livello del suo gioco con la sua migliore prestazione in carriera. Contro i Wizards è stato nettamente il migliore giocatore dei Celtics con 24 punti ed uno strabiliante 11 su 13 dal campo tenendo conto sei soli 27 minuti d'impiego.

"Non c'erano dubbi nella mia mente che potevo venire fuori ed avere una confidenza al gioco come questa. È solo questione d'avere un'opportunità  come questa ed essere paziente. Sono stato paziente e le cose hanno funzionato" ha detto Banks.

Poi però vai a vedere le successive partite e noti che i minuti d'impiego sono 4 e 13. Strano, no? Motivazioni ufficiali per questo centellinamento del giocatore non ce ne sono, ma è probabile che sono da ricercarsi nel tentativo di non alzare troppo i riflettori sul giocatore. Se fosse così, la decisione sarebbe perfettamente condivisibile.

Terzo giocatore sotto esame è Kendrick Perkins. Ma come, un giocatore di cui rallegrarsi con in attivo solo 35 minuti in tutta la stagione? Le motivazioni sono da ricercarsi non in quello che sta facendo sul campo, ma in quello che sta facendo fuori dallo stesso. Non è un mistero che il giocatore è stato scelto al draft in prospettiva futura, senza pretendere un rendimento elevato fin dalla prima partita di campionato. È giovane, 20 anni non ancora compiuti, e ha tutto il tempo per crescere. Vediamo cosa sta facendo il giocatore per migliorarsi.

Sotto la supervisione di due preparatori, è diminuito di quasi 16 chilogrammi, ha ridotto di quasi il 10% la sua massa grassa e ha aumentato il suo salto verticale di più di 10 centimetri. Può andare da una linea di fondo all'altra 26 volte in meno di 3 minuti, un miglioramento del 10% rispetto all'inizio della stagione.

"La storia di Kendrick Perkins è un grande racconto di trasformazione del corpo e condizionamento" è il soddisfatto commento del general manager Danny Ainge "è veramente incredibile. Ha sempre avuto la lunghezza, il corpo e l'istinto per il gioco. È stato sempre un ragazzo volenteroso verso il lavoro e fa tutto quello che gli si chiede di fare. Sono molto fiducioso su di lui".

Il giocatore ubbidisce "non vorrei far precipitare le cose, non pensano che io sia pronto, quando penseranno che lo sia e quando chiameranno il mio nome, sarà  pronto".

Vicenda Baker

Siamo felici di comunicare che questa settimana nessuna notizia su questa vicenda è venuta alla ribalta. Per questo motivo questo paragrafo del report dei Boston Celtics verrà  cancellato. Nondimeno, quando arriveranno altre notizie verranno tempestivamente comunicate e per l'occasione il paragrafo sarà  momentaneamente ripristinato. La quasi certezza della partecipazione ai play-off permetterà  di tenere ulteriormente aggiornati gli affezionati lettori a questa triste vicenda.

Lista infortunati

Ora che i play-off sono praticamente certi e non ci sarebbe nessun motivo per lasciare in lista infortunati Raef LaFrentz, ecco che arriva Pierce e scherza (punzecchiando la dirigenza aggiungiamo noi) sul fatto che Raef possa essere pronto per i play-off. Ainge fa orecchie da mercante ed afferma che vuole Raef pronto per il training camp del prossimo ottobre. Raef controbatte: "non mi sono mai allenato come adesso e vedo risultati positivi, sono felice della direzione (della riabilitazione) che mi hanno fatto prendere perché non sarei riuscito a farcela da solo". È fin troppo evidente che LaFrentz è pronto, ma è probabile che Ainge, per salvare la faccia, non lo metta in roster per i play-off. Questa è solo una supposizione, non è escluso che la realtà  sia diversa.

Una curiosità  sulla lista infortunati: i Celtics sono la squadra che ha subito meno infortuni di tutte le franchigie NBA. Pierce e Blount non hanno perso una gara, Welsch ne ha persa una per un problema al pollice, James non ne ha persa una finché era ai Celtics, McCarty e Banks sono stati bene per tutta la stagione. In totale le partite-per-uomo perse sono state 13, solo Jones ne ha perse 6. Ovviamente in questo calcolo non è stato conteggiato LaFrentz, che rovinerebbe pesantemente la media.

Paul Pierce questa settimana ha rischiato di perdere una gara a causa del suo inopportuno atterraggio sulla sua gamba destra. La diagnosi è stata una leggera slogatura alla caviglia. Pierce ha scherzosamente commentato "sono Wolverine (personaggio degli X-Men), guarisco in fretta, ho le ossa di metallo che guariscono velocemente", e difatti non ha saltato la gara successiva contro New Orleans.

Curiosità 

La settimana scorsa è stato comunicato su queste righe che la tradizionale Summer League in quel di Boston non si farà . Il motivo è semplice: in quel periodo ci sarà  la convention del candidato democratico alla Casa Bianca John Kerry e si è preferito evitare la sovrapposizione dei due avvenimenti, privilegiando ovviamente la convention.

I Celtics hanno il 95% di possibilità  di partecipare ai play-off, praticamente una certezza. Se questa partecipazione si concretizzerà  sarà  la quarta volta da quando è in vigore il meccanismo delle 82 gare stagionali dal lontano 1967-68 che una squadra parteciperà  ai play-off con un record negativo in casa. Le altre tre volte che questo è successo è stato nel 1984-85 per Cleveland, nel 1992-93 per i Lakers e sempre Boston nel 1994-95.

Appuntamenti e classifiche

La prossima sarà  l'ultima settimana di stagione regolare prima dei play-off e gli appuntamenti sono molto vicini tra loro:
sabato in casa contro Atlanta
lunedì a Miami
mercoledì ad Atlanta

Due incontri contro una squadra che ha bisogno di perdere intervallati da un'altra che ha ancora qualche speranza di raggiungere la quarta piazza che offre il vantaggio del campo per la parte più importante della stagione.

Boston d'altro canto ha minime speranze sia di raggiungere la settima posizione (occupata da New York) che d'essere raggiunta dalla nona (Phila), quindi le motivazioni per i ragazzi di Carroll possono essere basse. Stante così le cose una previsione per la settimana prossima risulterebbe inutile, la cosa importante è prepararsi bene sia fisicamente, che tecnicamente, che psicologicamente, per i play-off.

Se Boston finirà  all'ottavo posto è certo che l'avversario sarà  Indiana, sicuramente la più forte della Eastern Conference. Sarà  molto dura vincere per questi Celtics, ma auspichiamo che i ragazzi in biancoverde lotteranno fino alla fine.

Questo report sarà  on-line regolarmente sabato prossimo per commentare l'ultima settimana di stagione e poi, data per scontata la qualificazione per i play-off, verrà  pubblicato un report al termine di ogni serie fino all'eliminazione di Boston dopo la quale, entro un paio di settimane, sarà  pubblicato un report conclusivo della stagione, sperando che quest'ultimo venga pubblicato il più tardi possibile.

A presto.

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