P.J.Brown il suo contributo alla causa lo porta sempre e comunque…
Allontanate per alcuni secondi le vostri menti dalle Final Four dell'Ncaa, dal fotofinish per il primo posto nella Western Conference e dalla diatriba su chi meriti maggiormente il titolo di allenatore dell'anno.
Pensate per un secondo alla stagione 2001/2002 dei Milwaukee Bucks: grandissimo inizio di stagione, iniziata volando sulle ali dell'entusiasmo dopo le finali Nba negate l'anno precedente solamente dalle prestazioni jordanesche di Allen Iverson, ma annata che finisce con i playoffs guardati sul divano di casa dopo un declino incredibile e inarrestabile nelle ultime partite, dovuto soprattutto agli infortuni dei Big Three… ci siete? Avete la concezione temporale di quel periodo?
Ok… adesso pensate all'attuale stagione dei New Orleans Hornets: i ragazzi di Tim Floyd hanno prodotto una partenza scintillante, che è stata coronata da un record di 22-13 nelle prime 35 partite,grazie soprattutto alle giocate di Baron Davis,dimagrito in estate di dieci chili e diventato il playmaker più forte della lega dopo Jason Kidd.
L'ex squadra di Charlotte viaggiava nei primi posti della Eastern e gli veniva pronosticato come minimo traguardo la finale di conference: previsioni del tutto sbagliate,considerato che attualmente gli Hornets sono quinti,con un record sotto il 50% di vittorie,e che sono la squadra con più problematiche tra le otto che si stanno contendendo gli ultimi cinque posti ai playoffs:per New Orleans si fa veramente dura.
(Per il giochetto mnemonico di prima:Paragonate questa stagione a quella dei Bucks versione 2001/2002 e se siete tifosi Hornets,fate gli scongiuri…)
Ma esaminiamo questi problemi con calma:
INFORTUNI
Cosa farebbe qualsiasi squadra di qualsiasi sport agonistico senza i suoi due migliori giocatori? Chiedetelo agli Hornets, nel cui attuale roster non figurano le stelle Baron Davis e Jamal Mashburn.
Il barone stava giocando una stagione spettacolare(23 punti a referto, conditi da 7 assistenze e il primo posto nelle palle recuperate con 2,4 a partita) prima di infortunarsi in una partita di due settimane fa… un peccato per coach Tim Floyd, che aveva riposto le redini della squadra nel playmaker di UCLA. La sua situazione è precaria,day by day come si dice negli USA, ma siamo certo che Davis non rinuncerà a giocare le partite decisive, anche se con una gamba sola.
Nota statistica a parte: se la stagione finisse ora, Davis sarebbe il primo giocatore dal 1976 a finire nei primi cinque in punti e assist; allora a compiere l'impresa fu Tiny Archibald.
Per Jamal Mashburn il discorso è diverso: l'ex stella di Dallas e Miami,dopo aver giocato l'anno scorso la sua prima stagione completa, è stato costretto a saltare le prime 44 partite stagionali a causa di un infortunio al ginocchio destro; al ritorno Mash ha siglato il canestro della vittoria contro Milwaukee e ha fatto capire che con lui in campo è un'altra storia.
Peccato che la settimana scorsa Mashburn si sia dovuto fermare ancora per il riacutizzarsi dell'infortunio: l'ala piccola è stata inserita in lista infortunati e i tempi di recupero dovrebbero essere abbastanza lunghi.
Se si volesse poi trovare l'ago nel pagliaio,gli Hornets giocano da inizio stagione senza Courtney Alexander,che era in rampa di lancio dopo una stagione passata sfiorando la doppia cifra di media punti,ma che è stato fermato da un grave infortunio ai legamenti; alcuni membri dello staff medico di New Orleans ha addirittura ipotizzato un ritorno in campo nella post-season,ma la cosa sempre francamente non ipotizzabile
CALENDARIO
Si salvi chi può, questo verrebbe da dire.Agli Hornets mancano sette partite, e solamente l'ultima partita a Washington sembra abbordabile,a meno che la coppiata Kwame-Gilbert non decida di dare “the last show” al pubblico di casa.
Per il resto New Orleans incontrerà formazioni alla ricerca dei playoff o di un ranking migliore: domenica sera inizierà , infatti, un terribile viaggio all'ovest che vedrà Magloire e compagni affrontare Portland, Seattle e Sacramento.
Gli Hornets torneranno sulla costa est per giocare un vero e proprio spareggio a Mliwaukee, prima di due sfide alla NO Arena contro Celtics e Knicks: a meno di improbabili miracoli,il record delle api diminuirà ,cosi come la classifica e quindi la possibilità di giocare almeno un turno di playoff con il fattore campo… tutto si complica ulteriormente
TRADIZIONE AI PLAYOFFS
Anche la tradizione nelle partite che contano è contraria agli Hornets,squadra che tutti rispettano e temono, ma che nessuno ritiene in grado di compiere il passo decisivo verso il paradiso cestistico.
Basti pensare che negli ultimi sei anni non hannno mai raggiunto la finale di Conference, perdendo occasioni favorevolissime come negli anni scorsi dove il livello dei playoffs a est lasciava presagire piu di qualche speranza per i tifosi degli Hornets.
IN DEFINITIVA
La stagione degli Hornets,costellata da infortuni,non sembra vedere più in là di un misero primo turno di playoff a est, considerato anche che gli infortuni di Davis e Mashburn hanno spremuto ulteriormente Darrell Amstrong(autore comunque di un ottima stagione, Stacey Augmon e David Wesley, che proprio giovani non sono.
L'unica speranza è quella di arrivare quinti nella griglia playoff, traguardo molto difficile a mio parere, e di recuperare Davis e Mashburn in vista delle prime gare, ma più di una semifinale di Conference questi Hornets non possono ottenere.