Paul Pierce sente l'arrivo dei play-off e scalda i motori
Philadelphia 76ers @ Boston Celtics 65-89
Boston Celtics @ New Jersey Nets 84-80
Portland Trail Blazers @ Boston Celtics 105-98
Golden State Warriors @ Boston Celtics 106-111
Commento settimanale
Un'altra settimana positiva non può che fare bene al morale dei giocatori, allenatori e dirigenza tutta. Le cassandre spuntate da tutte le parti negli ultimi periodi sono state messe progressivamente a tacere e le poche che hanno ancora la testa alzata non possono che rendersi ridicole di fronte all'evidenza.
Ormai è chiaro a tutti (e su queste righe era stato assicurato, anche nei momenti peggiori) che il vero valore dei Celtics non era nei bassifondi della Lega, ma molto più in alto. La chiave di decifrazione era ben chiara agli affezionati lettori di questa rubrica: una serie concatenante di fatti previsti od improvvisi, tra cui i due più importanti sono stati la nuova filosofia di costruzione della squadra comportante il rivoluzionamento del roster e le improvvise dimissioni di O'Brien e di Harter.
Era però evidente che non fosse coerente che Boston stazionasse con un record inferiore al 40% e lontano dalla zona-play-off, difatti ora le possibilità di parteciparvi sono notevolmente aumentate (per maggiori informazioni consultare la sezione "appuntamenti e classifiche" di questo report).
La costruzione della squadra è ancora ben lungi dall'essere terminata e quest'estate, tra draft, scambi e firme di free agents, si vedranno numerosi cambiamenti, si spera tutti in positivo. Al momento non si può non notare come i Celtics solo ora inizino ad esprimere il potenziale che possiedono.
La ventilata possibilità di giocare per perdere partecipando alla lotteria per cercare di guadagnare la prima scelta era pia illusione, e come dice anche Kevin McHale, general manager dei T.Wolves ed ex-giocatore Celtics "Danny non ha bisogno di una scelta da lotteria (qualunque), ha bisogno di una delle prime tre". E se questo non è possibile, allora tanto vale partecipare ai play-off ed al draft venga quel che verrà .
Difatti Paul Pierce è sempre stato favorevole a giocare per vincere, sempre e comunque "sto cercando di andare (in classifica) più in alto possibile, non è facile perché abbiamo molti svantaggi negli scontri diretti, ma cercheremo di vincere tutte le gare che rimangono. Con il calendario che abbiamo, sentiamo che possiamo vincere ogni partita, la vinceremo e poi vedremo cosa ci succederà . Non stiamo facendo calcoli su quale squadra preferiamo confrontarci nei play-off, adesso pensiamo a vincere e basta". Parole di un vincente.
Questo buon momento per i Celtics corrisponde ad un ritrovato Pierce, questo è assodato, ma anche altri giocatori stanno fornendo buone prestazioni: Davis e Blount.
Se il secondo continua a collezionare doppie-doppie (altre due questa settimana), è Ricky Davis che sta progressivamente raggiungendo livelli di gioco più consoni alla sua classe. Per ben due volte questa settimana è stato il miglior marcatore dei Celtics e, come è stato fatto notare nel precedente report, sta fornendo prestazioni ben superiori al titolare nel suo ruolo, Jiri Welsch.
La cosa che può far rimanere sbalorditi i meno attenti è la compostezza di Davis: mai una lamentela, mai una critica nonostante parta dalla panchina, il giocatore fa quello che sa fare, giocare bene e basta. Questo a noi non meraviglia perché in tempi non sospetti su queste righe è stato fatto notare come la cattiva fama del giocatore era ingiusta, ed il suo comportamento a Boston lo dimostra.
Il fatto esaltante per Davis è che spesso segna quando nessun altro riesce a farlo, evitando così pericolosi breaks degli avversari. "È come un fattore-X, è una bella cosa poterlo avere (in squadra)" dice di lui il capo-allenatore John Carroll.
Da segnalare anche un'altra buona prestazione di Marcus Banks, la migliore di quest'anno a detta di Carroll. In soli 17 minuti d'impiego ha collezionato 13 punti, 5 assist e 7 palle rubate. La cosa importante per il giovane play è che sposta sempre più in alto le sue prestazioni, aspetto estremamente importante per un suo futuro d'impatto in NBA.
La settimana scorsa abbiamo riferito le positive parole di Pierce nei confronti di un ipotetico arrivo di Dennis Johnson come capo allenatore per la prossima stagione. DJ ha risposto: "apprezzo quello che ha detto Paul, veramente, e non è un segreto che voglio essere un allenatore nella Lega, ma questo verrà nel momento giusto".
Vicenda Baker
Chiedi e sarà esaudito. Sembra questo il tipo di rapporti tra il capo arbitrato Roger Kaplan ed i legali di Vin Baker. Questa volta Baker ha chiesto di posticipare l'inizio dell'arbitrato che dovrà decidere se il suo contratto con i Celtics è ancora valido oppure no dal 12 aprile al 26-28 aprile e come ultime date possibili 4-6 maggio.
Questa richiesta è stata avanzata per permettere a Baker di giocare con la sua nuova squadra, i New York Knicks, in quel di New Orleans. Se questo sarà il comportamento di Kaplan anche per il pronunciamento definitivo sul contratto del giocatore, nutro poche speranze che i Celtics possano vincere, ma, per usare una frase fatta, la speranza è l'ultima a morire.
I risultati attuali di Baker nella Grande Mela importano obiettivamente poco, quindi che faccia il suo corso nella sua nuova squadra, noi tifosi biancoverdi speriamo solo che la faccenda venga progressivamente dimenticata.
Lista infortunati
Per fortuna solo una notizia d'infortunati, ma se parliamo di Pierce non è mai un sollievo. In ogni caso di parla solo di leggero dolore alla spalla sinistra accusato dopo la sfida contro Portland che non gli ha fatto saltare nessuna gara. Anzi, nella successiva partita contro Golden State è riuscito a prendersi 23 tiri liberi, record in carriera.
Curiosità
La tradizionale Summer League di Boston presumibilmente non verrà organizzata la prossima estate. I motivi sono al momento ignoti, ma è certo che i Celtics parteciperanno ad altre manifestazioni del genere, come quella di Orlando in giugno e successivamente Los Angeles e Las Vegas. I Celtics però stanno mettendo in piedi un basketball camp dal 9 al 13 agosto per i ragazzi dagli 8 ai 16 anni. Per 275 dollari saranno seguiti da istruttori specializzati tutti i giorni dalle 9 del mattino alle 4 del pomeriggio. Nella quota sono compresi, tra le altre cose, un certificato di partecipazione, foto, due biglietti per la prossima stagione dei Celtics ed è assicurata la presenza di alcuni giocatori di Boston. Un'esperienza nuova ed esaltante per i giovani tifosi Celtics che raccomando.
Cambiando argomento, a Boston sta iniziando una rivoluzione. Forse per noi questa notizia non dirà assolutamente niente ed è altrettanto probabile che le altre franchigie si meraviglieranno che non sia stata presa prima questa decisione, ma come i tifosi del New England sanno benissimo, Boston non è una città americana al 100% e quest'episodio lo dimostra ampiamente. Ma andiamo con ordine.
Tutti sanno l'importanza che ha avuto, e ha tutt'ora, Red Auerbach, allenatore, dirigente, general manager, padre spirituale eccetera eccetera. Tra le tante idee nuove e diverse rispetto alle altre franchigie, Auerbach alcuni decenni fa aveva deciso di togliere il tradizionale spettacolo delle cheerleaders nei time-outs e negli intervalli tra un tempo e l'altro per evitare che i propri giocatori si potessero distrarre.
In nessun altra franchigia c'è stata questa limitazione, apprezzata sia dal pubblico maschile (per la bellezza delle ragazze partecipanti) sia dal pubblico femminile (per l'ammirazione delle signore adulte e come obiettivo per le ragazzine).
Ma ora i tempi cambiano ed il vice-presidente esecutivo Rich Gotham ha deciso che questi spettacolini sono "sotto considerazione" insieme ad altri miglioramenti in tutti i settori di contorno alla partita vera e propria. E come sappiamo benissimo, per il pubblico americano e per le casse delle franchigie sono molto importanti tutti gli aspetti che fanno da cornice alla partita.
Appuntamenti e classifiche
Mancano ancora due settimane prima della fine della stagione ed a Boston si giocheranno ancora 6 partite equamente divise nelle due settimane rimanenti. Questi gli appuntamenti per la prossima ottava:
domenica a Washington
mercoledì a Miami
venerdì a New Orleans
Tutte gare in trasferta e nessuna impossibile da vincere. Washington sta già pensando al draft, New Orleans sta avendo un'involuzione e Miami sta giocando bene, ma non come Boston. Tenendo conto del buon momento dei Celtics, ipotizzare tre vittorie non è un'illusione. Il problema è solo verificare quanto durerà questo buon momento, segnali di difficoltà non ce ne sono, ma è possibile che la stagione non finisca nel migliore dei modi: quest'anno è successo di tutto e di più, quindi non mi meraviglierebbe nulla. L'anno prossimo sarà tutto un altro discorso, ma adesso è presto per parlarne.
La classifica finalmente inizia a rispecchiare il buon momento dei ragazzi in biancoverde. Boston è saldamente in zona play-off, la classifica della Eastern Conference in questo momento dice ottavo posto, ma solo perché New York è in vantaggio negli scontri diretti, ma non è escluso che possano essere facilmente superati già questa settimana. Per assurdo, Boston potrebbe addirittura arrivare quarta nella Conference, ma dovrebbero arrivare molte combinazioni favorevoli, possibili anche se improbabili. In ogni caso le tre squadre messe meglio in classifica sono in vantaggio con distacchi progressivi: Miami (2 lunghezze), New Orleans (2,5) e Milwaukee (3).
Guardando la parte bassa della Conference, le due lunghezze e mezza di distanza da Cleveland appaiono in questo momento insormontabili, quindi se i Cavs ed i 76ers hanno qualche speranza di partecipare ai play-off, secondo noi devono fare la corsa con New York, in questo momento meno in forma rispetto ai Celtics. Si può ipotizzare che le probabilità di play-off di Boston questa settimana sono passate dal 60% al 75% e se la settimana entrante sarà positiva si potrà innalzare questa percentuale almeno all'85-90%, quasi una certezza.
Sarebbe inoltre auspicabile non arrivare ottavi perché in tal caso Boston sarebbe di fronte ai Pacers, sicuramente la migliore tra le formazioni dell'est e molto ostica; invece le altre formazioni, compresi i Nets ed i Pistons, sono più abbordabili.
Vedremo insieme sabato prossimo se si potrà anticipatamente festeggiare l'approdo ai play-off.