Movie: ‘Bad as I wanna Be’

Dennis Rodman lo vogliamo ricordare così!

IL PREZZO DEL SUCCESSO
Titolo originale: Bad as I wanna be – The Dennis Rodman Story
Anno: 1998
Genere: Drammatico
Regista: Jean De Segonzac
Attori: Dwayne Adway, John Terry, Dee Wallace Stone, Heidi Mark, Daniel Hugh Kelly, Dennis Rodman

Il film è una biografia fedele della vita di Dennis Rodman dalla povertà  nei sobborghi di Dallas fino all'approdo ai Chicago Bulls.

Tuttavia è il poco conosciuto Dwayne Adway che ne intrepreta la parte poichè "The Worm" non compare mai nell' azione del film salvo ogni tanto affacciarsi come voce fuori campo.

Gli attori non sono di primo piano ma il prodotto finale è almeno discreto sotto tutti i punti di vista, dalle ambientazioni alle singole prove degli interpreti. La storia va da sè…

Dennis vive nella metropoli texana con la madre e le sorelle Debra e Kim; quest'ultime giocano con buoni risultati nella squadra femminile di pallacanestro del liceo locale.

Rodman non ne vuole sapere di studiare e pensa solamente al basket, campa di lavoretti ma ben presto viene scoperto a rubare degli orologi in un grande magazzino e viene incarcerato.

La madre paga la cauzione, Dennis esce di prigione ma viene messo difronte a un bivio, tornare a scuola o lasciare la famiglia.

La scelta è irrazionale e Dennis si ritrova per strada, inizia a vivere come un barbone trascorrendo le proprie giornate sui playground locali fino a quando l'allenatore dell'università  di Southeastern Oklahoma State che lo aveva notato, gli chiede se vuole seguirlo per giocare nella squadra del proprio college.

Rifiuta l'offerta ma la madre lo convince minacciando di lasciarlo senza un tetto così Rodman arriva nell'Oklahoma scoprendosi unico afro-americano nel raggio di centinaia di chilometri.

Dennis gioca con buoni risultati e si dimostra il migliore giocatore della squadra, tuttavia strige amicizia con Bryne Rich, un ragazzino del luogo.

L'integrazione nel piccolo e razzista paesino dell'Oklahoma rimane difficile e Dennis trova unico sfogo nei Rich, quella che era diventata la propria famiglia adottiva sorreggendolo nei momenti di sconforto e solitudine.

Successivamente arriva il giorno del Draft NBA, non sentendo pronunciare il proprio nome al primo giro di chiamate Dennis crede di non avere un futuro davanti a sé ma i Detroit Pistons nelle vesti di coach Chuck Daly in persona, gli fanno sapere di volerlo con loro.

Anche se scelto solamente al secondo giro e senza un contratto garantito, il giocatore è contentissimo e piange per la commozione.

L'inizio nella metropoli del Michigan è difficile, Rodman è uno sconosciuto e non trova la propria dimensione in una compagine già  collaudata e ai vertici della Lega.

Suoi compagni di squadra sono campioni del calibro di Isiah Thomas, Bill Laimbeer, Adrian Dantley, John Salley, Joe Dumars e Vinnie Johnson.

Distinguendosi per etica lavorativa, dopo un inizio stentato conquista la fiducia del coach e trova spazio come ala piccola titolare.

I compagni di squadra cercano di spiegargli che il mondo NBA è pieno di insidie, molte bellezze locali promettono sesso facile con i fini più disparati; alcune cercano solo un po' di divertimento, altre lo fanno per rifarsi vive in futuro e "battere cassa" quando sarà  giunto il momento.

Dennis non ascolta i consigli e si ritrova ben presto nel letto di un donna che sarebbe diventata di lì a poco la futura moglie. Dalla veloce e prematura unione nasce una bambina di nome Alexis, che al momento della separazione segue la madre, lasciando Rodman solo e infelice.

Spesso Dennis cerca di telefonare per rintracciare la propria figlia ma il più delle volte gli sforzi sono vani.

Nel giro di pochi anni i “Bad Boys”, così chiamati per la ferocia con la quale affrontavano gli avversari, raggiungono l'apice e vincono due campionati nell' '89 e '90.

…ma i momenti felici sarebbero durati poco…

Una notte di Aprile del 1993 Dennis è seduto nel proprio pick-up con un fucile deciso a suicidarsi.

In quell'istante, nel parcheggio del Palace di Auburn Hills, arena dei Pistons, l'atleta si sentiva vuoto, la squadra che aveva vinto due titoli non c'era più perché smantellata, i migliori giocatori se ne erano andati verso altre squadre o si erano ritirati, nel frattempo Daly era stato sollevato dal proprio incarico.

Il giocatore era sfiduciato, l'uomo soffriva la solitudine soprattutto per la lontananza dalla propria figlia, voleva schiacciare il grilletto del proprio fucile ma poi…

…non lo fece e si risvegliò la mattina dopo con la convinzione di voler essere diverso.

Iniziò a vestirsi in modo stravagante, indossando cappelli, occhiali all'ultimo grido, gioielli vistosi, spesso in abiti femminili. Sul proprio corpo cominciavano ad apparire numerosi tatuaggi e i capelli prendevano vita con i colori più stravaganti.

Il "nuovo" Dennis Rodman sarebbe stato quello che oggi conosciamo.

Viene ceduto ai San Antonio Spurs ma si trova male con coach Bob Hill e con i compagni che considera dei perdenti e con i quali non troverà  mai una linea d'intesa.

In seguito a un servizio fotografico per Sports Illustrated nasce una tormentosa storia d'amore con la cantante Madonna.

Con il presteso di un'intervista per il prestigioso periodico i due si incontrano e anche se all'inizio il solo punto in comune è uno stile di vita alquanto trasgressivo, le due star iniziano a frequentarsi lasciandosi dopo sei mesi, quando la situazione era diventata ingestibile per entrambi.

Scambiato infine ai Chicago Bulls per Will Perdue, un giocatore di basso profilo, dopo tanto tempo “The Worm” è circondato da persone che stima .

L'allenatore Phil Jackson e le stelle assolute Michael Jordan e Scottie Pippen sono lontanti anni luce dal modo di essere di Rodman ma l'ambiente è ideale per riprendere la propria carriera in una squadra di vertice.

…qui finisce il film….

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