Phoenix: Second Round

Tutta la disperazione di Stanford per l'eliminazione al 2° turno del Torneo…

Quello che sembrava un semplice avvertimento, si è tramutato in realtà , lasciando in tutto l'ateneo di Stanford un senso di assoluta tristezza per un sogno che mai come quest'anno poteva essere realizzato, e che invece svanisce nel peggiore dei modi.

La n.1 del bracket di Phoenix, regina incontrastata di tutta la stagione del College Basket, viene battuta da Alabama nel 2° turno del Regional e perde la possibilità  di vincere quel titolo NCAA tanto cercato, dando vita ad un clamoroso upset, soprattutto dopo tutto quel che i ragazzi di coach Montgomery avevano dimostrato nell'arco dell'annata. La partita assolutamente poco esaltante disputata contro Texas-San Antonio, vinta grazie alla pochezza dell'avversario e alla prestazione di Childress, aveva creato qualche dubbio agli analisti sulla reale possibilità  dei Cardinal di arrivare fino in fondo, ma mai nessuno, penso, avrebbe immaginato una dipartita così a breve termine.

La nazione dell'Alabama, visto l'altro upset perpetrato da Alabama-Birmingham contro l'altra n.1 Kentucky, può festeggiare una doppia impresa che rimarrà  nella storia del Torneo. I Crimson Tide recuperano uno svantaggio di ben 14 punti a 8 minuti dalla fine dell'incontro, costruendo un incredibile 16-0 di parziale che permette ai ragazzi di coach Gottfried di arrivare all'ultimo minuto in vantaggio, e gestirlo sapientemente dalla lunetta.

Sono stato proprio i liberi l'arma decisiva che ha mandato in frantumi le certezze di Stanford, vistasi fischiare una quantità  enorme di falli, cosa abbastanza sorprendente viste le gerarchie in campo. Ben 44 i tiri dalla lunetta tentati da Alabama con 34 realizzazioni, che aggiunti alla eccellente percentuale dal campo degli ultimi 10 minuti hanno consentito ai Tide di ribaltare la gara, dopo l'orrido inizio di ripresa in cui Shelton e co. aveva sbagliato ben 17 conclusioni su 18. Stanford paga forse l'aver creduto troppo presto d'essere in controllo della gara e le percentuali ancora molto scadenti del proprio backcourt, come nella gara di 1° turno, che ha vanificato il dominio a rimbalzo, in particolare in quello offensivo con seconde chance buttate al vento dalla imprecisione al tiro.

A dare la mazzate finale, poi, sono stati i 5 falli di Childress a 4 minuti dalla fine, da qualcuno considerati un po' discutibili, che hanno tolto l'uomo più importante a Montgomery e galvanizzato Alabama. La testa di serie n. 8, pur tirando malissimo (Shelton 1/9) ha capitalizzato tutto il possibile dalla lunetta e gestito alla grande gli ultimi minuti, in cui una squadra vicina ad un upset cosi' clamoroso, può subire la pressione della vittoria.

Ora Alabama, alla prima qualificazione alle Sweet 16 dopo 13 anni, dovrà  affrontare i campioni in carica di Syracuse, che hanno sconfitto di misura Maryland nell'equilibratissimo scontro fra le due ultime regine del College basket.

Gli Orangemen, stavolta non hanno avuto bisogno dei tiri di Jerry McNamara per vincere, ma si sono affidato al talento strabordante di Hakim Warrick e alla loro famosa difesa a zona, che ha mandato in confusione i tiratori di Maryland (3/12 da 3), apparsi in parecchi scorci di gara in totale confusione offensiva, testimoniata dalle 17 palle perse.

Lo swingman junior, già  pronto per il prossimo Draft NBA, ha sciorinato basket per tutto l'incontro, risultando un rebus irrisolto per la difesa di coach Gary Williams, e chiudendo con 26 punti, 9 rimbalzi, 2 stoppate e 3 steals con 8/17 dal campo, che hanno permesso a Syracuse di mantenere un considerevole vantaggio fino agli ultimi 3 minuti di gioco. Poi qualche errore di troppo dalla linea di tiro libero (di cui uno sorprendente di McNamara a pochi secondi dalla fine), hanno permesso a Maryland di avere in mano l'ultimo tiro per mandare tutto agli overtime, ma il tiro ravvicinato di Strawberry è uscito, chiudendo la striscia di 6 vittorie consecutive, che aveva portato al titolo dell'ACC tournament.

Nelle file dei Terrapins, pessimi nel primo tempo chiuso con soli 22 punti segnati, ha Gilchrist e McCray, apparsi poco lucidi nell'attaccare la zona di Syracuse e timorosi nel prendersi le proprie responsabilità  al tiro.

Negli altri due quarti di finale, tante emozioni ha creato lo scontro fra Vanderbilt e NC State, vinto dai Commodores, testa di serie n. 6 del bracket, che guidati da un fantastico Matt Freije, autore di 11 dei suoi 31 punti negli ultimi 3 minuti e mezzo di gioco, hanno avuto la meglio sui Wolfpack, superati negli ultimi 20 secondi da un gioco da tre punti di Corey Smith, e traditi dalla loro stella Julius Hodge, ancora, come nel 1° turno, molto lontano da quello dominante visto per tutta la regular season.

Lo scoring leader di Vanderbilt, fino a questa gara molto freddo al tiro, dopo un inizio un po' stentato non ha più smesso di tirare e segnare, chiudendo la gara con 4/8 da 3 punti e 11/11 dalla lunetta, trascinando con la sua carica emotiva tutti i compagni nella grande vittoria, che li lancia nelle migliori 16 squadre della nazione.

NC State, che ha avuto da Evtimov il career-high con 28 punti e solo 3 errori al tiro, ha forse voluto tentare la via più difficile per vincere l'incontro, affidandosi troppo al tiro dalla distanza (ben 31 tentativi su 57 totali), finendo per perdere l'equilibrio in attacco, soprattutto servendo poco Hodge in post basso, dove lui è quasi immarcabile, e pagando la scarsa vena di Marcus Melvin, protagonista della vittoria del 1° turno.

I Commodores ora avranno l'improbo compito di affrontare Connecticut nella corsa alla finale del Regional. UConn, dopo la sconfitta di Stanford, si candida come la favorita per andare alle Final Four, se non addirittura la favorita n.1 per il titolo, cosa già  preventivato in avvio di stagione.

I ragazzi di coach Callhoun hanno disposto abbastanza agevolmente di De Paul, controllando la partita soprattutto in difesa, dove non hanno concesso quasi nulla ai Blue Demons, con Okafor e Villanueva molto giudiziosi, tenuti per buona parte della gara a riposo in vista degli impegni più impegnativi. Gordon e i due Brown sono stati decisivi, segnando 41 dei 72 punti degli Huskies, mentre dall'altra parte il solo Diener è apparso all'altezza dell'avversario, chiudendo con una doppia-doppia a 15 punti e 10 rimbalzi.

Ora spazio alle semifinali del Regional, con favorite Syracuse e Connecticut, ma occhio a Vanderbilt e Alabama, perché hanno già  scalpi importanti nella loro sacca.

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