Ritorno alla vittoria

Uno dei numerosi rimbalzi di Mark Blount durante la settimana appena trascorsa

Boston Celtics @ Toronto Raptors 91-82
Orlando Magic @ Boston Celtics 96-117
Washington Wizards @ Boston Celtics 90-94

Settimana perfetta, con 3 vittorie su altrettante partite. Adesso la striscia di partite vincenti consecutive sono arrivate a 4 e questo non ha fatto altro che rasserenare gli animi all'interno dello spogliatoio biancoverde.

La caratura degli avversari era molto bassa, quindi lo sforzo fisico e tecnico non è stato eccessivo. Molto più sollecitato invece è stato lo sforzo mentale, reduce da un periodo non proprio idilliaco, con gli scambi, le sconfitte, i problemi legali.

I numeri in certi casi sono stati interessanti, come la quasi tripla doppia di Pierce contro i Wizards, oppure la fantastica serata di Mark Blount contro i Magic: 21 rimbalzi (di cui 7 in attacco e 14 in difesa), 28 punti e 13 tiri segnati su 21 tentativi, tutti massimi in carriera tranne i rimbalzi in attacco. Una partita monumentale di un giocatore che si sta mettendo sempre più in luce. Con il contributo di Hunter, anche lui in doppia cifra nei rimbalzi, ha permesso ai Celtics di ritoccare i massimi stagionali di rimbalzi difensivi (42) e totali (59) in una partita singola.

"È stato incredibile" ha detto Pierce sulla partita di Blount. "Sembrava che ogni cosa che venisse vicino a lui fosse già  nelle sue mani". Il fatto che Blount stia giocando bene è una cosa positiva per i Celtics, ma fino ad un certo punto, infatti il giocatore ha un contratto per il prossimo anno, ma è solo un'opzione che è una sua facoltà  esercitare, ed un centro che gioca così bene può permettersi di pretendere cifre ben superiori di 1,09 milioni di dollari. "Vaglierò tutte le possibilità " ha detto Blount.

Il problema è che ha firmato per i Celtics all'inizio di questa stagione perché pensava che sarebbe rimasto al allenare Jim O'Brien, ma adesso non c'è più e si dice pronto a prendere in considerazione d'andare a giocare nella squadra in cui eventualmente approderà  O'Brien stesso. Sempre che Obie riesca a trovare una panchina l'anno prossimo.

Le novità  su Vin Baker non accennano a diminuire. Ecco quelle degli ultimi sette giorni.

Durante la scorsa settimana la dirigenza NBA ha deciso che nessuna franchigia possa firmare Baker finchè non si sarà  concluso il lodo arbitrale. La decisione viene giustificata dal fatto che se Baker vincesse, il giocatore dovrà  essere reintegrato nel roster dei Celtics.

Questa decisione ha fatto infuriare l'Associazione Giocatori. Le parole del direttore esecutivo dell'Associazione sono inequivocabili: "è oltraggioso da parte dell'NBA di cercare d'ostacolare Vin Baker dal firmare con qualche squadra NBA. Noi abbiamo intenzione di andare dall'arbitrato immediatamente, esporgli questo disperato e plateale tentativo di privare questo giocatore di un'opportunità  di badare alla sua sussistenza e dimostrare al mondo che è pronto, volenteroso e preparato per giocare un basket professionale".

Il capo dell'arbitrato Roger Kaplan ha ricevuto questa richiesta e ha deciso d'organizzare una teleconferenza giovedì scorso alle 11 di mattina ora locale (5 del pomeriggio in Italia) alla quale hanno partecipato tutte le parti coinvolte. L'incontro è durato circa 45 minuti durante i quali sono state messe sul tavolo tutte le differenti posizioni.

Lunedì è previsto un altro incontro dove verranno ancora incontrate le parti. Sembra che Kaplan chieda un altro paio di giorni per decidere, ma l'Associazione Giocatori ha molta fretta. La posizione del consigliere dei Celtics Neil Jacobs è molto chiara e senza usare mezze parole: "l'Associazione Giocatori in quest'udienza sta prendendo una posizione inconsistente".

Intanto cresce l'interesse nei confronti di Baker. É stato visto in settimana con il general manager di Miami Pat Riley, la parlato con i dirigenti dei Knicks, mentre il general manager di Toronto Glen Grunwald ha riferito che "siamo nelle sue tracce". Anche Philadelphia è fortemente interessata.

Intanto la Lega ha fatto sapere che esistono delle possibilità  che si paghi la luxury tax. La stima del salary cap oltre il quale si pagherà  la tassa ammonta a 55 milioni di dollari. Senza il contratto di Baker, Boston non ha problemi a starne al di sotto, ma se Baker vincesse il lodo arbitrale i rischi di pagarla sono elevati, e tutto questo a causa dello scambio che ha portato Atkins a Boston.

In settimana al capo-allenatore John Carroll è stato chiesto che ne pensa del dilemma tra vincere più partite possibili e perderne altrettante per avere una buona posizione al prossimo draft: "È molto difficile stare in panchina e cercare di non vincere la partita, nella mia posizione d'allenatore è come mi sentissi un imbroglione. Personalmente non penso che potrei farlo. Sarebbe bello avere il pick numero uno del draft, ma sono da considerare altri interessi, come i giocatori, gli allenatori, i proprietari, molte persone che lavorano duro (per vincere)". Un bel dilemma, già  sollevato nelle scorse settimane su queste stesse righe.

Marcus Banks, il play scelto al draft di quest'anno che sta facendo esperienza partendo dalla panchina, ha avuto parole positive sul nuovo play Chucky Atkins. Lo considera "un'ispirazione", confessando che impara molto di più in allenamento dato che lo considera un buon insegnante, cosa che Mike James non era. I miglioramenti di Marcus sono tutto sommato costanti e questa settimana ha giocato molto bene contro i Wizards, tanto da sentirsi dire che "è stata la migliore partita che ha mai giocato" da Carroll.

Purtroppo per Atkins sono arrivate brutte notizie. Il giocatore ha ricevuto la notizia che un cugino molto vicino alla sua famiglia, Bartel Coleman di 34 anni, è morto con la sua motocicletta in un incidente in Alabama. I funerali sono stati celebrati la scorsa domenica in Florida ed Atkins ha ricevuto l'autorizzazione a partecipare alla funzione religiosa.

Chris Mihm questa settimana non ha inciso particolarmente (non che sia una novità ) ma fa parlare di sé per i problemi fisici. Ha iniziato mercoledì scorso con dolori allo stomaco che gli ha fatto perdere solo una sessione d'allenamento. Più brutto il taglio sotto l'occhio sinistro occorsogli durante la partita di venerdì contro Washington, per il quale i medici gli hanno dovuto applicare 5 punti di sutura.

Continua la riabilitazione di Raef LaFrentz dopo l'intervento al ginocchio destro. I progressi sono costanti ed evidenti, ma Ainge continua ad affermare che non sarà  disponibile prima della prossima stagione. Raef scherzando ha detto che l'unico modo per tornare a vestire la casacca biancoverde è che i Celtics siano ancora in corsa a giugno, vale a dire le finali NBA, speranza considerata vana anche dal più sfegatato dei tifosi Celtics.

Sono state prese delle decisioni sulla nuova franchigia. I Charlotte Bobcats otterranno la scelta numero 4 al prossimo draft, mentre il draft d'espansione dove costruiranno la propria squadra prendendo giocatori dalle altre franchigie si terrà  il prossimo 22 giugno. Se le finali NBA si protrarranno fino alla settima partita l'evento verrà  posticipato al giorno dopo. Per i Celtics questa notizia ha un solo significato: se non si qualificheranno ai play-off le possibilità  di scegliere bene al draft si riducono.

I Charlotte Bobcats dovranno selezionare almeno 14 giocatori ed ogni squadra potrà  proteggere otto giocatori del proprio roster, sebbene ci siano delle eccezioni non ancora specificate.

Mengke Bateer ed Ernest Brown hanno partecipato ad un provino. Tutti e due hanno a che fare con la Cina (il primo ha partecipato alle olimpiadi con la nazionale cinese mentre il secondo ha giocato nel campionato cinese quest'anno). Ainge, contattato nel Maine mentre è a visionare giovani delle scuole superiori, ha detto che è in corso un programma di valutazione di nuovi giocatori, ma che non è previsto nessun'aggiunta. Infatti è praticamente certo che i giocatori attualmente in roster siano anche quelli che termineranno la stagione.

Settimana impegnativa quella che si prospetta ai Celtics:
domenica a Minnesota
martedì a New York
mercoledì in casa contro i Lakers
venerdì in casa contro Indiana

Dopo le 4 vittorie consecutive contro squadre abbordabili, le quattro partite che si prospettano durante la prossima ottava non saranno altrettanto facili. Minnesota è una delle squadre più in forma della lega, New York è leggermente in crisi ma sempre pericolosa dopo i cambiamenti del loro nuovo general manager, i Lakers sappiamo che sono sempre pericolosi nonostante il roster riempito di "anzianotti" ed Indiana è la candidata ideale per approdare alla finale NBA.

Un piatto molto succulento, non c'è che dire, che metterà  a dura prova gli animi recentemente placati dei Celtics dopo le ultime ristoratrici vittorie.

Anche la classifica di Conference sorride a Boston, indicando come la squadra biancoverde sia riuscita a tornare in zona play-off. Attualmente la posizione è la settima, ma dietro di loro, ad appena mezza lunghezza di vantaggio, ci sono ben tre squadre, Miami, Toronto e Cleveland, pronte a balzare davanti ai Celtics al primo accenno di difficoltà . Guardando la caratura delle avversarie della prossima settimana non è difficile immaginare che almeno una di queste scavalchi i Celtics.

A meno che Pierce e compagni non riescano a sorprenderci positivamente dopo averci fatto penare durante le scorse settimane. Sinceramente non lo credo, ma l'imprevedibilità  di questo periodo non esclude delle sorprese.

Ci aggiorniamo fra 7 giorni.

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