I Pistoni hanno inserito il doppio Wallace nel motore…
In Motown è arrivato un altro Wallace, ed ora ad Est del Missisippi si fa dura per le avversarie dei Pistons; grazie ad uno scambio clamoroso (ma non inatteso) giunto sul filo di lana della deadline, Joe Dumars oltre a strappare Rasheed Wallace dalle mani del suo amicone Isiah Thomas, è riuscito in un solo colpo a rinforzare incredibilmente la propria squadra ed a creare una grande flessibilità salariale che permetterà a Detroit di non farsi sfuggire in estate Okur, ma non solo, come vedremo più in là .
L'arriva di Sheed proietta la squadra di Larry Brown di diritto tra le grandi favorite dell'Eastern Conference, perché al di là degli ottimi risultati sin qua raggiunti, la squadra precedente all'innesto di un altro Wallace era uno se non due gradini sotto a Indiana e New Jersey Nets. Con l'ex TrailBlazers nel motore Detroit aumenterà la propria pericolosità offensiva, il grande problema degli ultimi anni nella città dei Motori, soprattutto a difesa schierata dove l'attacco dei Pistons era uno dei peggiori in assoluto della Lega (oltre che uno dei più brutti da vedere…).
Sheed è un giocatore completo, versatile (copre egregiamente e sul serio tutti e 3 i ruoli in frontline), offensivamente può giocare in post contro chiunque, generando parecchie opportunità anche per i compagni non essendo certo un mangiapalloni, così come può spostarsi sul perimetro per la conclusione da fuori, o giocare il pick&roll in maniera perfetta, potendo sia scivolare verso il canestro per 2 facili che aprirsi per la conclusione in dalla lunga distanza.
Il suo impatto darà parecchio all'asfittico attacco di Detroit, ma non toglierà nulla alla durissima difesa dei ragazzi di coach Brown, anzi, la rafforzerà ulteriormente visto che il ragazzo di Philadelphia difende in maniera principesca e la nuova coppia che andrà a formare con Big Ben fa davvero paura (non c'è coppia difensiva migliore nella Lega, forse neanche una che possa competere).
Ed allora perché è stato scaricato da Portland? Perché anche gli Hawks lo hanno mollato, proprio loro che di un giocatore di questo livello in grado di riportarli sulla mappa ne hanno un bisogno disperato?
Due sono i problemi che Sheed si trascina dietro da una vita, e che non lo hanno fatto diventare quel perenne All Star e primo quintetto assoluto che poteva essere visto il talento di livello assoluto: l'assenza di egoismo, quell'egoismo tecnico che serve per essere il go to guy, l'uomo degli ultimi tiri, l'uomo che vuole i palloni più scottanti anche se sta tirando con 2 su 15 e che si prende sulle spalle la propria squadra per condurla verso l'eden cestistico (ma attenzione, questo non significa farsela sotto quando conta o essere un perdente, la differenza c'è ed è anche molta anche se appare minima).
Fa specie che ci siano giocatori di questo tipo a cui manca questa "cattiveria" per arrivare nell'Olimpo del Basket, e giocatori che non avrebbero neanche il diritto di portargli la colazione in camera (e magari dargli una lustratina alle scarpe) che credono di esserne possessori ed esigono di essere i go to guy con alterne fortune (ad essere generosi".) solo perché madre natura gli ha dato due gambe alla dinamite, ma questa è la vita, e così, come la famosa e tanto ricercata chimica degli allenatori, anche la cattiveria agonistica non la trovi al supermarket sotto casa, è la vita"
Ma la mancanza di cattiveria non è nulla in confronto alla mancanza di autocontrollo, almeno a livello di basket. I continui falli tecnici, le liti con gli arbitri, le reazioni nei confronti di qualche tifoso che lo apostrofa pesantemente dagli spalti, questo è il vero problema di Sheed, e questo non sapersi controllare, questi problemi di testa, hanno danneggiato la sua carriera tanto da farlo diventare uno dei cattivi della Lega, uno degli esempi della famigerata X Generation che tanto male ha fatto all'immagine dell'NBA.
Che poi fuori dal campo sia un ragazzo come tanti altri, uno che magari commette qualche errore ( qualche fumatine pericolosa), o che dice quello pensa senza tanti calcoli diplomatici, questo conta poca, anche se sei il ragazzo più calmo e affettuoso del globo: quello che conta è quello che il pubblico vede, e per il pubblico Sheed è un cattivo, uno degli eredi dei Rodman o dei Barkley, i cattivi per antonomasia dell'NBA.
Ma chi meglio di Larry Brown può entrare nella testa e nel cuore di Rasheed? Chi meglio del coach newyorkese può tirare fuori il meglio da Rasheed? Nessuno (o forse anche i Phil Jackson ed i Pat Riley di questo mondo), e quando hai passato 6 anni a "lottare" con Iverson, quando sei un Tar Heels, ma uno di quello che contano (e per chi passa da North Carolina come Sheed rappresenti una leggenda vivente), gestire un carattere difficile come quello dell'ex Blazers è pratica che si compie tra un caffè ed una ciambella"
Se poi non dovesse avvenire la redenzione tanti saluti e baci a luglio, in fin dei conti per questa scommessa Big Joe Dumars alla fine ha tolto il solo Atkins (che verrà rimpiazzato da Mike James) dalla rotazione di coach Brown, ma soprattutto è sparito il suo contrattone, e questo significa che in estate qualsiasi cosa accadrà , Okur non scapperà alla Arenas, e se Sheed decidesse di fare le valigie per la quarta volta in pochi mesi, ci sono i soldi per andare alla caccia di un buon free agent, e se dal North Carolina (leggasi Charlotte Bobcats) dovesse arrivare un piccolo favore nel Draft di espansione che portasse via il contratto di Campbell ma soprattutto quello di "Big Nasty" Williamson, quei soldi potrebbero avere come destinatario il ragazzo che veste la casacca numero 8 dei Lakers"
Certo tanti se, tanti ma, ma forse forse non converrebbe che Sheed restasse solo pochi mesi in Motown? Perché se dal North Carolina non parte il favore, e se si va avanti ancora una stagione con questo gruppo senza consumare i 7-8 milioni di dollari che l'addio di Rasheed farebbe risparmiare ai Pistons, nel 2005 con la scadenza del contratto di Campbell ci sarebbero i soldi per bussare anche da McGrady: non male vedere che dall'operazione doppio Wallace, Dumars potrebbe dare la caccia ad uno tra Kobe e TMac"
Parole parole parole, solo parole per ora, di certo c'è che alla fine quello che davvero pesa nello scambio sono le 2 scelte che Detroit ha dato a Boston per fungere da broker e agli Hawks; 2 scelte da metà -fine primo giro: Prince, Okur ed anche Delfino arrivano da quelle zone, ha dimostrazione che Dumars ha gran fiuto, lo avesse avuto anche nelle scelte di Lottery (Rodney White e Mateen Cleaves, arrivano da lì, qualcuno ci metterebbe anche Milicic nel lotto, per il momento ci asteniamo") oggi saremmo qui a parlare di Detroit Dynasty!
Ma Dumars ha fatto un capolavoro, qualche errore c'è stato e ci mancherebbe, ma questa franchigia dopo la fuga di Hill sembrava destinata all'anonimato per qualche anno, invece l'ex guardia dei Bad Boys li ha rimessi sulla mappa immediatamente, ed oggi si può pensare anche a sognare: chi l'avrebbe mai detto dopo quella famosa estate del 2000?