Chris Ford avrà le 'mani piene' a Philadelphia…
Buona prova del nostro Kyle Korver all' All Star Saturday di Los Angeles. Chiamato all' ultimo momento a sostituire l' infortunato Brent Barry, il rookie da Creighton ha letteralmente impressionato tutti nelle eliminatorie, guadagnandosi il posto in finale con un 19 secondo solo a Predrag Stojakovic, non brillando però particolarmente nel momento più importante, chiudendo al terzo posto finale dietro il già citato Stojakovic e al vincitore (un pò a sorpresa) Voshon Lenard.
Bene, si ricomincia martedì a Denver contro i Nuggets, sperando di fare ulteriori passi avanti dopo una vittoria convincente al Wachovia Center sui Washington Wizards.
Beh? Manca qualcosa? Ho tralasciato qualche particolare?
Ah!!! E' vero! Quasi quasi me lo dimenticavo!
Il futuro della franchigia, l' uomo da Ohio State e alter ego di Larry Brown, che dopo sei anni da vice allenatore si era finalmente guadagnato un posto da head coach firmando un contratto quinquennale per portare i Sixers sul tetto del mondo cestistico, ovvero Randy Ayers, è stato licenziato.
Licenziato.
Ma licenziato da chi? Sicuramente l' uomo franchigia ci avrà messo del suo, avrà discusso nei minimi particolari le decisioni da prendere insieme al front office riguardo il futuro dei bianco-rossi-blu-stellati.
NO.
La bazza è stata questa. Siccome nessuno negli uffici di Philadelphia sapeva più che pesci pigliare dopo i disastrosi ultimi risultati, si è deciso per il gesto “forte”, per dare una scossa all' ambiente, per trovare nuove motivazioni e per vedere se era vero che Randy Ayers non godeva più del rispetto e della fiducia della squadra.
Siccome però la star della squadra, tale Allen Iverson, colui che “would be a Sixer for life”, non è uno con il carattere facile, ed è uno che tende ad arrabbiarsi se escluso dalle decisioni importanti della squadra essendone il carismatico natural born leader, il front office avrebbe dovuto pensare di consultare anche lui, o perlomeno di fargli credere di coinvolgerlo nella decisione, visto che, dalle dichiarazioni dello stesso The Answer, il licenziamento di Randy Ayers era l' unica soluzione possibile per tentare di salvare la stagione.
La conseguenza è stata che Iverson si è imbufalito contro la dirigenza, rea di averlo estromesso da questa importante decisione. Non m' importa chi ha ragione o chi ha torto, chi è la parte lesa o chi ha sferrato l' attacco, subdolo o no, non spetta a me giudicare.
I fatti dicono che adesso i Philadelphia 76'ers sono nelle mani di una leggenda del Massachussetts biancoverde, quello “sporco” Celtic di Chris Ford, guardia che a cavallo degli anni settanta e ottanta ha scritto gloriose pagine di storia di Boston.
Il suo esordio da head coach è stato addirittura trionfale, anche se l' avversario non era certo di grande spessore. 113 a 88 al Wachovia Center sugli Wizards, con 25 punti di Allen Iverson e altri quattro in doppia cifra, con il sorprendente Zandon Hamilton, miglior rimbalzista della NBDL sotto contratto fino alla fine della stagione per i Sixers, a quota 14 punti e 10 rimbalzi in 18 minuti. Ben poca cosa dall' altra parte, con Juan Dixon a 21 punti, Jerry Stackhouse a 15 punti e Gilbert Arenas a 7 punti con 1 su 10 dal campo.
La sconfitta due giorni prima alla Continental Airlines Arena del Jersey subita contro i Nets è stata quella fatale a Randy Ayers, che comunque già da qualche partita sembrava avere le ore contate. 87 a 99, con Iverson da 25 ma 6 su 21 dal campo, con Big Dog Robinson da 9 punti ma 3 su 15 dal campo, e soprattutto con lo strapotere in vernice da parte dei Nets, lanciatissimi dopo la dipartita di Byron Scott.
Come al solito adesso non si può fare altro che aspettare, Chris Ford sembra un coach duro, uno che non guarda in faccia a nessuno, non sembra essere uno molto disposto al dialogo, già ha zittito il Cagnaccio intimandogli di smetterla di lamentarsi per i (secondo lui) pochi minuti giocati, non oso pensare a quando arriverà il momento (e ho il presentimento che prima o poi arriverà ) dello scontro con Allen Iverson….