Ci vediamo il 14 allo Staples!!
Nella settimana che porta all'All Star Game è arrivato il momento del gran debutto anche per i rookies che, come tradizione, si apprestano ad affrontare, nella gara del sabato sera, i sophomore nel gustoso antipasto alla gara delle stelle di domenica.
Quest'anno poi, sempre in tema di stelle, il palcoscenico è tra i più "lucenti" dell'intera Lega. Lo Staples Center (casa di Lakers e Clippers) rappresenta una degna cornice a siffatto evento con le luci di Hollywood che illumineranno i ragazzi al loro debutto nel gota della NBA. Ma lasciamo stare lustrini e paillette ed entriamo nei discorsi tecnici di una partita che si preannuncia di altissimo livello visto il lotto dei partecipanti.
La selezione dei rookies annovera elementi di ottima caratura che già in questo primo scorcio di stagione hanno convinto molti addetti ai lavori e fatto impazzire il pubblico con numeri di alta scuola. Dall'altra parte la selezione dei sophomore non è da meno sia a livello di talento che di spettacolarità e certamente cercherà di far valere l'esperienza già maturata.
Tra i rookies abbiamo LeBron James dei Cavs, Carmelo Anthony dei Nuggets, Dwyane Wade degli Heat, Chris Bosh dei Raptors, Kirk Hinrich dei Bulls, Josh Howard dei Mavs, Udonis Haslem degli Heat, Jarvis Hayes dei Wizards e Chris Kaman dei Clips. Sul pino coach Doug Collins assistito da Byron Scott fresco di licenziamento a New Jersey.
Molti di questi ragazzi vengono da una stagione d'esordio al di là delle attese, Melo e 'Bron stanno giocando ad un livello super, Wade ha sfatato i dubbi sul suo reale valore, Hayes ha sostituito degnamente Stack a Washington mostrando grandissima solidità , Bosh sta mostrando doti inattese anche fuori ruolo, Hinrich è una delle poche note liete a Chicago, Kaman sta emergendo come un pivot interessante per il futuro e Haslem, che a luglio era in Italia pronto ad accasarsi a Cantù, sarà la “cenerentola” del gran ballo.
Per i sophomore ci sono Yao Ming (che quest'anno, con le nuove regole, può giocare entrambe le gare) dei Rockets, Carlos Boozer dei Cavs, Manu Ginobili degli Spurs, Ronald Murray dei Sonics, Mike Dunleavy dei Warriors, Amare Stoudamire dei Suns, Nenè Hilario dei Nuggets, Marko Jaric dei Clips e Tayshaun Prince dei Pistons. In panchina due leggende di questo sport come Michael Cooper e l'immenso Kareem Abdul-Jabbar.
Inutile nascondersi, alcuni di questi ragazzi tra qualche anno passeranno alla gara "vera". Yao già c'è, Stoudamire e Nenè rappresentano il futuro nel ruolo di 4, Boozer è una delle grandi sorprese dell'anno assieme a Murray, Dunleavy si è ripreso dopo un esordio negativo, Prince ha continuato a crescere e Jaric e Ginobili guardano fiduciosi ad un avvenire roseo nella NBA.
Come al solito si tratta di una gara che va presa con le "molle" visto lo spirito goliardico e "rilassato" che spesso anima queste esibizioni, ma è fuori di dubbio che il talento c'è e se vorranno questi ragazzi potranno offrire un grande spettacolo. Le motivazioni di alcuni faranno poi la differenza, James non ha digerito l'esclusione dalla gara dei "grandi" e vorrà dimostrare ai selezionatori di essersi sbagliati, anche Melo covava qualche speranza, ma per lui conterà tanto anche far vedere di non essere da meno del giovane collega col quale vorrà mettere in mostra le grandi doti. Dall'altra parte poche chiacchiere, ma molta sostanza. Boozer ha già acceso le micce dichiarando che la sua squadra darà una lezione ai giovanotti e c'è da scommettere che anche gli altri concorderanno.
Alcuni giornalisti americano hanno già iniziato a parlare di una sfida tra il tremendo back-court dei rookies con James, Anthony, Wade e Howard e la muraglia umana dei sophomore che sotto le plance hanno gente come Yao, Nenè, Amare e Boozer; più in generale si assisterà ad una partita con le solite difese "allentate" e la ricerca del numero ad effetto, ma sicuramente non mancherà l'impegno anche perché poi, sul campo, nessuno ci sta a perdere.
Staremo a vedere, sperando che la gara mantenga le aspettative e non si trasformi in una "gara di schiacciate" anche perché in campo ci saranno molte delle stelle di domani.