Francis, croce e delizia per i tifosi di Houston
Houston @ Orlando 99-87
Houston @ Miami 81-95
Sacramento @ Houston 99-94
New Jersey @ Houston 88-77
Houston @ Phoenix 79-99
Milwuakee @ Houston 89-103
Chicago @ Houston 80-82
Houston @ Atlanta 86-77
Chi non sogna di avere nella squadra del cuore il classico campione indisciplinato, bravo sì ma con scarsa professionalità , uno che non fai in tempo ad applaudire che già ti fa pentire di aver speso i soldi per l'abbonamento, sì, proprio lui, il classico campione a metà , croce e delizia di tutti gli allenatori?
Ebbene,a Houston sembrano ormai rassegnati a dover convivere con le bizze del numero 3 in maglia bianco-rossa, il quale possiede tutte le caratteristiche di cui sopra, sai che gioia per i tifosi dei Razzi…
Dopo essersi chiesti per anni che fine avesse fatto Laura Palmer, nei giorni scorsi gli americani (ed in particolare quelli del Texas sponda Rockets) si sono interrogati sul mistero Francis! Dove si trovava il numero 3 di Houston domenica scorsa? A fare la fila come una persona qualunque davanti al Reliant Stadium per assistere al Superbowl (secondo l'allenatore sarebbe stato proprio il playmaker a confessare la scappatella, parlando di 'a once-in-a-lifetime opportunity) o invece, questa la versione della difesa, a casa sua dopo aver perso l'aereo delle 14 per Phoenix, ed essersi sentito dire dall'allenatore 'No, fa niente, non venire, non prendere il volo successivo'?
Davvero, non sono riuscito a chiudere occhio in questi giorni, il dubbio continuava a tormentarmi!!
A parte gli scherzi, non si può negare, nonostante le scuse e le giustificazioni del giocatore, che un problema Francis all'interno dello spogliatoio esista, eccome (anche se i diretti interessati, sai che novità , smentiscono con decisione ogni riferimento a possibili malumori all'interno della locker room). Qualcuno potrebbe obiettare portandomi il referto della gara contro i Bucks, nella quale il play, una volta reintegrato nella squadra, ha offerto una prova più che convincente guidando i Rockets alla vittoria, interrompendo tra l'altro una losing streak di 4 partite ma non basta una partita a far dimenticare quello che è successo.
Nelle sue 4 stagioni passate in Texas, il ragazzo ha fatto vedere giocate fantastiche, dimostrando un livello di talento fuori dalla norma, ma, ed è questo ciò che realmente conta, Houston i playoffs li ha sempre guardati dal tubo catodico e i tifosi stanno cominciando a perdere la pazienza. Aggiungiamoci il fatto che anche in questa stagione la partecipazione alla post season è tutta da conquistare e il quadro della situazione è completo.
Il Francis leader, se mai è esistito, deve essere stato chiuso a chiave e murato vivo nello spogliatoio, perché fino ad ora nessuno l'ha ancora visto, nonostante tutta una serie di promesse mancate ed occasioni perdute.
Avrebbe dovuto raccogliere il testimone da The Dream e guidare la franchigia al titolo ma adesso, per la prima volta dal suo arrivo in Texas, si inizia a fare il suo nome per ipotetiche operazioni di mercato, mentre, e questa secondo me è la fortuna dei Rockets, Yao Ming diventerà presto "the complete package", il giocatore completo in grado di indicare la retta via ai compagni.
Tornando alla stretta attualità , c'è da dire che sabato sera alla Philips Arena i ragazzi di Van Gundy hanno nuovamente fatto il possibile per togliere il sonno ai tifosi, offrendo una prova che per ¾ di partita ha visto in campo solo una delle due formazioni e non si trattava di Yao e compagni"
Al cospetto degli Atlanta Hawks si è quindi rischiata l'ennesima figuraccia ma alla fine la difesa granitica di Houston è riuscita a chiudere i varchi all'avversario e l'incubo sconfitta si è dissolto.
"Hanno sentito l'odore del sangue e si sono avventati su di noi - ha commentato Jason Terry davanti ai microfoni - nel quarto periodo non abbiamo trovato risposte e quando hanno migliorato la difesa per noi non c'è stato nulla da fare".
Nelle ultime due settimane la squadra ha fatto vedere, come del resto le capita da due anni a questa parte, il meglio e il peggio del proprio repertorio, salendo e scendendo da una pericolosa altalena che potrebbe alla fine portare tutti a casa in anticipo, ad accendere quel maledetto televisore per guardare quelli che a maggio e giugno ancora riempiono i palazzetti"
Stay tuned