WBC: la seconda fase

Bob Davidson, neanche lui è riuscito a portare gli Usa in semifinale

E' finita dunque anche la seconda fase del World Baseball Classic, non senza parecchie sorprese. Intanto però bisogna sottolineare il miglioramento verticale del livello di gioco. Si sono viste autentiche perle di bravura e la competitività  è salita alle stelle, con giocatori che si sono arrabbiati con sè stessi dopo ogni strikeout subito o dopo un doppio gioco non girato.

Le atmosfere negli stadi, soprattutto a Portorico, hanno fatto impallidire quelle degli stadi americani durante la regular season. Il pubblico televisivo è stato assolutamente stupito dall'intensità  degli incontri e dalla serietà  con cui i campioni hanno affrontato ogni fase delle loro partite.

I giocatori che non hanno aderito al Classic devono mangiarsi le mani per non essere stati lungimiranti e non aver partecipato alla prima edizione di quello che ormai senza dubbio va considerato un successo. Molti giornalisti scettici si sono ricreduti sull'inutilità  di una competizione che non solo non ha sancito il predominio americano sul resto del mondo, ma anzi ha umiliato l'unica rappresentativa che ha preso questi incontri sottogamba.

Una grossa nota di biasimo infatti va rivolta agli Usa, che avevano una pista fantastica per arrivare in finale. A causa della struttura del torneo, non avrebbero potuto sfidare le altre 4 favorite (Cuba, Rep. Dominicana, Portorico e Venezuela) prima della finale, giocando solo con le asiatiche e col Messico. Sono stati capaci di segnare pochissimo, battendo solo .122 con corridori in posizione punto, escludendo la grandinata 17-0 contro i sudafricani.

Ogni tanto grazie alla grande potenza del loro lineup sono riusciti a buttarla fuori, realizzando qualche punticino sufficiente a vincere 3 incontri, ma più spesso si sono trovati in grosse difficoltà  contro chiunque.

D'altra parte lo spettacolo non è mancato negli altri incontri, dove si è visto di tutto, da momenti epici sotto la pioggia, a drammatiche eliminazioni a casa con un solo punto di vantaggio, ad espulsioni dei managers, a nazioni intere (Venezuela e Portorico) quasi a lutto. Quasi tutte le partite si sono risolte in volata, col punteggio deciso dagli episodi e comunque in ballo fino all'ultimo out.

La passione messa dai giocatori è stata davvero simile a quella che si può vedere durante i playoff MLB e l'equilibrio è testimoniato dal fatto che ci sia una sola squadra imbattuta (la Corea), che però spesso ha vinto di un solo punto, e dal fatto che nessuna squadra abbia lasciato il secondo turno senza vittorie.

Purtroppo il periodo del torneo non ha consentito alle stelle più luminose di essere al massimo delle loro possibilità  e la prossima edizione sarà  certamente perfezionata, ma era davvero difficile aspettarsi qualcosa di meglio dal Classic.

Ma andiamo a dare un'occhiata ai due gruppi della seconda fase:

Gruppo 1

Anaheim, California

All'Angels Stadium si è disputato il gruppo forse meno intenso ma che ha regalato più sorprese. Da qui è uscita l'unica squadra tuttora imbattuta, ovvero la sorprendente Corea, che ha fatto dello small ball, della difesa e del fantastico monte di lancio i propri punti di forza. Il Giappone è riuscito a passare nonostante le due sconfitte grazie al coefficiente punti, ed è stato giusto così perchè se non fosse stato per Bob Davidson, l'arbitro di casa base nel match contro gli Usa, avrebbero sconfitto anche i padroni di casa. Alla fine gli statunitensi dovranno guardarsi la final four di San Diego in televisione.

La Corea è la grandissima sorpresa del torneo. I suoi lanciatori sono stati intoccabili finora e tutti i giocatori stanno disputando un gran torneo, al di sopra delle loro possibilità .

Seung-Yeop Lee ha dominato al piatto, con 5 fuoricampo, dimostrando perchè detenga il record di homeruns in Asia in una singola stagione (53, nel 2003). La parte alta del lineup è mortifera e riesce sempre a segnare quei 2-3 punti che finora sono sempre bastati per compilare un record di 6-0. Basterà  per vincere in semifinale col Giappone? Forse si, ma a questo punto non sono più una sorpresa. Per ora sono stati perfetti.
Voto 10 e lode a prescindere da come finirà  il torneo.

Il Giappone è passato giustamente. Ha battuto il Messico senza problemi, ha perso con gli Usa grazie ad una decisione allucinante di Davidson ed ha perso di un solo punto con gli straordinari coreani, dimostrandosi di pari livello, ma forse solo lievemente meno concentrati e fortunati.

Tutto sommato, se Iwamura non si fosse infortunato ed il suo sostituto Imae non avesse commesso un errore infantile, magari avrebbero battuto anche loro. Comunque tutto questo non conta più, perchè sono arrivati lo stesso in semifinale, ottenendo il risultato voluto. Riusciranno ad andare avanti? Per ora, voto 8, perchè si sono dimostrati solidi ed hanno perso sul campo solo coi finora imbattibili cugini di Seul.

Il Messico era considerato la squadra più debole del gruppo, ed il campo non ha fatto altro che dimostrarlo. Nonostante fossero effettivamente già  eliminati, i messicani hanno battuto gli Usa giocando con grande orgoglio e permettendo ai nipponici di passare il turno. Sono riusciti a non uscire dalla seconda fase a mani vuote e le loro facce hanno davvero detto tutto al termine della gara con gli americani. Bravi, voto 7,5.

Gli Usa sono stati disastrosi. Hanno battuto il Messico nella prima fase con 2 giri di mazza, prima di venire umiliati dal Canada ed essere salvati proprio dai messicani. Nella seconda fase hanno ottenuto l'unica vittoria grazie ad un arbitraggio quanto meno discutibile, perdendo alla fine proprio contro il Messico sconfitto all'esordio e decisamente mediocre come squadra. Hanno segnato pochissimi punti ed hanno fatto una figuraccia. Davvero pessimi. Voto 2, come le partite vinte sul campo senza aiuti arbitrali.

Gruppo 2

Portorico

Allo stadio Hiram Bithorn, con 4 squadre superlative, si è visto un baseball celestiale. La tensione massima è stata raggiunta nelle rivincite della prima fase, che sono diventate decisive per il passaggio del turno. Cuba è riuscita a battere Portorico 4-3, giocando benissimo e strozzando più volte l'urlo in gola agli spettatori di casa.

La Repubblica Dominicana invece si è adattata ad un punteggio bassissimo, battendo 2-1 il Venezuela sfruttando un errore del catcher Ramon Hernandez, che ha fatto entrare il punto decisivo. In ogni caso tutti i match sono stati combattuti e lottati fino all'ultimo, con momenti di bellezza tale da togliere il respiro.

La Repubblica Dominicana si è confermata come la favorita del torneo. Ha avuto una giornata no, contro Portorico, ma poi ha battuto agevolmente Cuba e si è sbarazzata del Venezuela sconfiggendolo al gioco che più le piace, ovvero dominato dai lanciatori e su punteggi bassi. Hanno davvero pochi punti deboli. Forse uno di questi è il monte di lancio, ma in semifinale non si dovrebbe notare perchè avranno Bartolo Colon con 95 lanci a disposizione. Finora sono stati quasi impeccabili, voto 8.

Cuba è stata estremamente incostante. Ha perso malamente col Portorico nel primo turno, ed ha rischiato con Panama. Ha però stracciato l'Olanda ed il Venezuela, prima di prendersi la rivincita coi padroni di casa battendoli in una partita tesissima. I ragazzini cubani hanno dimostrato che tecnicamente non temono nessuno, però è già  capitato loro nel torneo di entrare in campo con poca concentrazione, ed in quei casi è andata male.

Hanno però già  superato abbondantemente il test del Classic, dimostrando come il baseball cubano sia uno dei movimenti principali, se non in assoluto il migliore al mondo. Voto 7,5. Meriterebbero forse di più, ma l'incostanza in certi momenti li ha portati a fare figure mediocri.

Il Portorico è stato il vero dominatore del torneo per i primi 4 incontri, stracciando anche i dominicani. Poi ha avuto un cedimento contro i venezuelani, che hanno giocato una partita di autentico orgoglio. Nella rivincita contro Cuba ha perso contro avversari troppo più forti e concentrati, ma è andato vicinissimo alla vittoria.

Il torneo dei portoricani è comunque da incorniciare, perchè sono andati forse anche oltre le attese della vigilia, non sembrando inferiori a nessuno, sebbene a San Diego ci possano andare solo da tifosi o turisti. Voto 6,5 alla loro seconda fase.

Il Venezuela ha deluso, e parecchio. Un incontro giocato con orgoglio contro i padroni di casa portoricani non può far dimenticare le brutte sconfitte contro Cuba e Repubblica Dominicana (2 volte). A tratti non sono neanche sembrati in grado di impensierire gli avversari, ed anche nella loro sconfitta di misura coi dominicani hanno dovuto appellarsi ai lanciatori, con le mazze pesanti di Abreu, Cabrera, Martinez e Hernandez che hanno prodotto davvero poco o niente.

Anzi, proprio il catcher Hernandez è costato il punto della vittoria contro Ortiz e soci. Sono stati un'autentica delusione per chi li vedeva come seconda forza del torneo, anche se non bisogna dimenticare che pur nella loro mediocrità  sono andati ad un passo dalle semifinali. Voto 6, proprio perchè sono ugualmente riusciti ad andarci vicinissimo, e perchè tutto sommato contro Portorico hanno mostrato le proprie qualità .

Final Four

San Diego ospiterà  la fase finale del torneo. Difficile dire chi possa vincere, visto che l'unica che alla vigilia sembrava lievemente inferiore, la Corea, è anche quella che ha giocato con più concentrazione ed è arrivata imbattuta.

Il Giappone però ha perso con lei entrambe le volte solo di misura, ed i suoi giocatori e manager sono determinatissimi a ribaltare i valori visti a Tokyo ed Anaheim.

La Corea però vuole dimostrare come non ci sia due senza tre, e proverà  a farlo sulle spalle del suo slugger Seung-Yeop Lee, senza però dimenticare i vari Hee-Seop Choi e Jong-Beom Lee, più gli straordinari lanciatori, che sono in grado di spegnere qualsiasi lineup.

Fare un pronostico è davvero impossibile, e se è vero che la Corea deve essere considerata la favorita per quanto mostrato finora, i valori in campo sono indubbiamente molto simili e sul match secco i nipponici possono senza dubbio vincere, specie con Koji Uehara sul monte ad iniziare l'incontro.

Discorso simile per l'altra semifinale. La Repubblica Dominicana era la grande favorita della vigilia ed ha già  battuto Cuba una volta. Le sue mazze possono decidere qualsiasi incontro e sul monte avrà  il suo asso, Bartolo Colon. Possono far male e subire pochi punti, anche se il bullpen non è solidissimo.

La forma di Beltre e le mazze di Pujols ed Ortiz fanno comunque paura a qualsiasi lanciatore, e sulla carta dovrebbero essere loro a sfidare un'asiatica in finale.

I cubani hanno dimostrato tecnicamente di valere chiunque, ma hanno anche fatto vedere di non essere sempre presenti con la testa. Si sono presi una manifesta superiorità  dal Portorico nella prima fase ma poi l'hanno sconfitto, eliminandolo, nel secondo turno. Saranno capaci di prendersi la rivincita anche coi dominicani? Riusciranno a tenere alta la tensione per gli ultimi 2 incontri?

Se le risposte dovessero essere affermative, non ci sarebbe alcun motivo di ritenerli inferiori a chicchessia, ma se dovessero essere negative, rischieremmo di vedere una partita monca. Possono farcela però, ed il solo fatto di essere arrivati a giocare sul territorio americano con gli Usa già  eliminati deve essere considerato un successo per loro. Molti dubitavano del loro vero valore. Ebbene, i cubani sono tra i più forti al mondo. I più forti in assoluto? Ce lo dirà  Petco Park.

Gli orari delle partite.
La notte tra il 18 ed il 19 marzo, orari italiani, le semifinali:
1. Cuba - Repubblica Dominicana ore 21:00
2. Giappone - Corea ore 04:00

La notte tra il 20 ed il 21 marzo, orario italiano, la finale:
Vincente 1 - Vincente 2 ore 03:00

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