Non è un gran bel momento per Pierce e compagni
Boston Celtics @ Indiana Pacers 98-99
Los Angeles Clippers @ Boston Celtics 95-86
Atlanta Hawks @ Boston Celtics 100-96
Siamo a 6. Questo è il numero di sconfitte consecutive ad oggi; era da molto tempo che non accadeva, ma è successo. Le difficoltà della squadra in questo momento sono già facilmente intuibili da questo dato.
Si potrebbero dire tante parole, ma Paul Pierce in quest'intervista spiega molto bene la situazione, quindi lascio a lui la parola: "non c'è niente che puoi realmente fare, sto cercando di giocare duro e provare d'aiutare la mia squadra a vincere, ma è chiaramente frustrante " abbiamo perso il nostro obiettivo, abbiamo perso la nostra concentrazione " quello che si vede (della nostra squadra) è qualche caratteristica di una squadra giovane, stiamo lottando e combattendo, cerchiamo d'essere dentro la gara, ma è nel quarto periodo che dobbiamo imparare a vincere le gare " sto cercando d'aiutare i giovani ragazzi facendogli capire che nell'ultimo quarto c'è una grande differenza nell'approccio (rispetto agli altri quarti)". Non c'è nient'altro da aggiungere, se non attendere che i giocatori si conoscano, si capiscano ed imparino.
Il general manager Danny Ainge ha sempre detto che il suo progetto prevede tre anni per essere compiuto, ma se non è difficile capire dove vuole arrivare (migliorare il talento della squadra togliendo le mele, per lui, marce) non è chiaro se le mosse che ha architettato siano utili per arrivare a questo obiettivo oppure no.
Lungi dal criticarlo per i pochi mesi di gestione, si potrà fare un primo bilancio fra poco tempo, quando scadrà la trading deadline, scaduta la quale non si potranno effettuare scambi fino a fine stagione. Ha già promesso che effettuerà una trade e da quella si potrà capire qualcosa di più. Nel mid-season report ipotizzeremo qualche scambio che, a nostro avviso, potrà essere interessante per migliorare la squadra.
Nel frattempo si spera che il pubblico non rimanga troppo deluso dell'attuale difficoltosa situazione. Si sono già iniziati a sentire i primi boati di disapprovazione sugli spalti e non è sbagliato temere un difficoltoso prosieguo di stagione anche sotto questo punto di vista.
Red Auberbach, deus-ex-machina dei Celtics fino a poco tempo fa, spezza una lancia a favore di Ainge, paragonandolo a Jerry West come etica lavorativa ed immaginazione. Speriamo che abbia ragione lui.
A chi piace sognare, quando i Clippers sono arrivati a Boston e hanno chiesto a Quentin Richardson che la sua ottima prestazione al Fleet Center ha aumentato l'interesse di Ainge nei suoi confronti, Richardson ha risposto positivamente.
L'allenatore ad interim John Carroll insiste nel dire che l'attuale situazione gli sembra molto strana ed è orgoglioso di come stanno giocando i giocatori. Inoltre ha dato la sua opinione sui due playmaker: secondo lui Marcus Banks è giovane ma potrà dare molto se si avrà la pazienza di farlo e vederlo crescere, mentre per Mike James la responsabilità di una quintetto base è stata forse troppa, ma sta ripondendo molto bene.
Carroll ha anche offerto il suo parere su Jiri Welsch: secondo lui è già uno dei migliori della squadra e vorrebbe sempre vederlo in campo.
Questa è l'ultima settimana prima dell'All-Star Weekend, dove giocherà solo Pierce nella partita principale. Per P-Square è un'ottima soddisfazione poter giocare a Los Angeles, sua città natale, e poi teniamo conto che prima di lui ad aver ricevuto tre chiamate consecutive è stato Kevin McHale. Delusione nello spogliatoio per le mancate convocazioni di Banks (rookie), Welsch (sophomore) e Davis (gara delle schiacciate). Obiettivamente l'unico che aveva concrete possibilità era Welsch, che sta producendo una stagione veramente eccellente. Peccato.
Nel frattempo Vin Baker ha assunto il suo vecchio agente Aaron Goodwin. L'agente si è già fatto sentire: "(Vin) sta già facendo tutto quello che serve per tornare in campo. È un grande ragazzo, sta lavorando duro per battere la sua dipendenza, ma ha bisogno dell'aiuto di tutti". Belle parole, ma forse le occasioni a disposizione di Baker sono terminate. Fonti dell'NBA dicono che Baker è effettivamente sotto controllo nello sforzo di tornare a giocare, ma anche quest'autunno alcune fonti assicuravano la stessa cosa, forse sono sempre le stesse.
Il futuro di Baker è comunque nelle mani del dottor Lloyd Baccus, psichiatra di Atlanta divenuto capo del programma antidroga dell'NBA dal 1994. Baccus è l'unica autorità che deciderà se e quando Baker potrà tornare in campo. Se il giocatore non riceverà l'autorizzazione a giocare entro 10 partite dall'ultima sospensione i Celtics potranno recedere dal contratto. La decima gara è l'ultima della settimana prossima contro Chicago, quindi entro giovedì sera ci sarà molto da dire sull'argomento.
Carroll ha assunto due nuovi assistenti in sostituzione di O'Brien e di Harter: i due sono Dana Barros e Paul Cormier. Mentre Cormier si occuperà degli X e degli O sulla lavagnetta, in pratica la corretta applicazione degli schemi, Barros è una vecchia conoscenza dei tifosi biancoverdi avendo giocato da guardia specializzato nel tiro dalla lunga distanza negli anni 1995-2000.
Questo l'onesto commento di Barros: "Non ho esperienza da allenatore, ma sono cresciuto a Boston e quando mi hanno chiamato per me è stato un onore. Sarò tutto quello che vogliono che sia e penso che sarà una grande opportunità per me. Cercherò di fare da cassa di risonanza sia per i giocatori che per gli allenatori tenendo sempre aperte le linee di comunicazione. Inoltre cercherò di mantenere stabilità in spogliatoio". Barros inoltre è un caro amico di Pierce, e questo non guasta.
Carroll ha inoltre assunto in maniera non ufficiale un consulente esterno che corrisponde proprio l'ex-allenatore Jim O'Brien. In pratica Carroll si consulterà con lui prima di una partita per avere dei consigli o comunque informazioni utili per la gara. È evidente che l'interruzione del rapporto di lavoro tra il vecchio allenatore e la dirigenza non si è deteriorato troppo, cosa rara nell'NBA, ma questo fatto rende evidente che Carroll non rimarrà in panchina oltre la fine di questa stagione.
Blount si mette sempre più in mostra, questa settimana ha giocato per tutti i 48 minuti effettivi della partita nella gara contro i Clippers. Neanche Pierce arriva a tanto. Record anche per Welsch negli assist: i 7 contro Atlanta sono il record in carriera. Non si può non notare la doppia cifra in rimabalzi di Mihm in due gare su tre, dimostrando un miglioramento lento ma costante.
Qualche problema fisico anche questa settimana: Davis ha ancora problemi alla schiena, mentre Banks ha avuto una contusione alla spalla destra. Nessuno di loro ha saltato una partita, ma le loro prestazioni, soprattutto quelle di Banks, ne hanno risentito.
Le ultime tre partite prima dell'All-Star Weekend, tutte in trasferta, sono:
sabato a Philadelphia
lunedì a Cleveland
giovedì a Chicago
In condizioni normali non ci sarebbero esitazioni nel dire che sarebbero alte le possibilità di vincerle tutte e tre, ma nella situazione attuale non è escluso che si possa ottenere un risultato altrettanto negativo. Il livello degli avversari è basso, Phila è in crisi, Cleveland attende i progressi di LeBron e Chicago attende il prossimo scambio, un po' come Boston. Il problema non sono gli avversari, ma i giocatori in maglia biancoverde.
La classifica per assurdo indica che Boston è ancora ottava nella Eastern Conference, quindi pienamente in zona play-off, ma se il rendimento attuale non migliora obiettivamente la speranza è quella di non qualificarsi per evitare una brutta figura e per sperare di prendere un buon giovane al draft, anche se si teme che questo sia uno dei draft più poveri di talento degli ultimi anni.
La gara contro Chicago è l'ultima prima dell'All-Star Weekend. Dopo questa partita verrà pubblicato il solito report e durante lo stesso sarà pubblicato un mid-season report dove verrà analizzato il passato, ma, alla luce degli ultimi avvenimenti, si cercherà soprattutto d'accendere le luci più probabili del prossimo futuro.
A presto.