Wizards al giro di boa

Juan Dixon, una delle poche note positive di questo momento di stagione…

Se nel mezzo del cammin della stagione… ti accorgessi di tenere per una delle squadre, se non LA squadra più insignificante e non rispettata della Lega, non temere c'è sempre qualcosa per cui gioire: può essere una doppia doppia del tuo lungo che per anni hai atteso, può essere un tabellino pompato da minuti e minuti di garbage time, può essere una serata magica al tiro del tuo rookie scelto al secondo giro, può essere il sogno di poter scegliere grazie a queste sconfitte l' uomo che riscriverà  la storia della tua franchigia" ogni evento è buono per crederci, nonostante tu sappia che alla prossima allacciata di scarpe tutto rientrerà  nei ranghi e continuerai a tifare per la squadra più insignificante e non rispettata della Lega"

Di fattori positivi in questa prima metà  di stagione per i Washington Wizards ce ne sono stati veramente pochi, il record parla da solo, 13-29, è qualcosa di veramente scoraggiante per qualsiasi uomo, anche dotato di tantissima fede" soprattutto se si considera dove si gioca (East" Atlantic Division") e che comunque il talento per fare meglio, a prescindere dagli infortunati, c' è!

Ma il dato che più impressiona negativamente di questo inizio stagione dei Maghi non è tanto il record generale, tra l' altro costellato di 22 trasferte nella prima metà  tra le quali un viaggio all' ovest molto impegnativo, ma piuttosto quello intra-division"sì, con le squadre della Atlantic Division, che per i meno attenti è la peggior divisione della NBA, dove l' unica squadra sopra il 50% è New Jersey" il parziale con queste squadre è di 1-10, unica vittoria arrivata il 10 gennaio contro Phila di 7 con un Iverson ancora in bacino di carenaggio non al meglio e grazie alla prestazione monstre di Larry Hughes che con i suoi 43 punti ha guidato i capitolini nel fermare la quarta striscia consecutive di 4 o più sconfitte in fila.

Per rimanere nei numeri nudi e crudi di L e W, da quando il 23 novembre Arenas si è infortunato (non si possono considerare ritorni i due tentativi di rompersi ancora di più fatti dal giocatore e con la collaborazione dello staff medico..) siamo a 8-21 grazie soprattutto alle 2 W consecutive conquistate contro Seattle e Chicago negli ultimi giorni, condite dalla sorpresa vittoria su Indiana che ha aperto una striscia di 7 partite casalinghe.

Insomma ci sarebbe da appendere il caffè al chiodo, abbandonare le notti insonni passate sul game channel e darla su sperando di pescare un Okafor o un Warrick che possa cambiarti la vita.

Ma ci sono sempre i tifosi che ci credono a prescindere e non si lasciano abbattere da altre mille cifre che come quelle appena illustrate descrivono la situazione fortemente negativa degli Wizards, una squadra che tira con il 41,2% dal campo (solo Miami peggio), che segna soltanto 88 punti di media perdendo la bellezza di 17 palloni a partita.

Quello dei turnovers è forse l' aspetto più preoccupante del gioco diretto da Eddie Jordan, normale che il sistema sia completamente nuovo, ma parecchie sono state le partite con più di 20 regali non necessari agli avversari e con queste cifre non si va molto distante… è bene dire che il coach le ha provate tutte, l' ultimo rilevamento prevede un quintetto iniziale con 4 piccoli – Blake, Hughes, Jeffries, Hayes – più Kwame da centro" con la variante addirittura di un Dixon al posto di una delle due ali.

L' effetto fino ad ora è vincente, non solo dal punto di vista di vittorie ma anche da quello di seguire i dettami del tecnico, si voleva più pressione difensiva sulla palla la si è ottenuta"tutto andrà  bene fino alla prossima sconfitta? Fino al prossimo ritorno di qualche infortunato/squalificato? O stavolta Jordan ha trovato il bandolo della matassa che gli si è presentata molto più incasinata del previsto e prevedibile.

Soffermarsi troppo sul fatto che i due migliori giocatori sono stati assenti per gran parte se non tutta la stagione potrebbe essere stucchevole e fine a se stesso, è qui che invece interviene il tifoso coraggioso che vede la luce anche nel giorno dell' eclisse, vede l' oasi in mezzo al deserto" in fondo se non si fossero infortunati Stack e Arenas forse ora Hughes starebbe folleggiando in altri lidi, in fondo forti erano le voci che lo volevano tradato ad inizio stagione e invece vuoi o non vuoi è diventato da terzo violino a tenore solista, ha preso in mano l'attacco della squadra mostrando doti di leadership mai immaginate prima d' ora, più di una delle poche vittorie sono arrivate con lui che si prendeva la squadra sulle spalle nell' ultimo periodo dove per esempio ha messo a segno anche 20 punti (nella vittoria contro Utah a metà  dicembre).

Magari con quei due sani arrivavano più doppie W ma i tanti giovani non avrebbero avuto modo di fare così tanta esperienza: un "gioiellino" come Hayes non sarebbe stato così in vetrina da farlo diventare uno dei migliori rookie terrestri che popolano quest' anno la Lega (ovvero fatta eccezione per Melo & LeBron), lo stesso vale per un certo senso anche per Jeffries che rookie non lo è teoricamente ma praticamente.

Magari Kwame non avrebbe avuto l'occasione di compiere il tragitto quintetto-pino andata e ritorno, ma si sarebbe fermato alla prima parte del viaggio che ora lo vede procedere costantemente in doppia cifra di punti con il career-high (25) messo a segno proprio contro Indiana!!

Ormai la stagione dei Maghi potrà  dire ben poco, se non dare qualche indicazione importante a Grunfeld: benché il GM continui a predicare il fatto che trade da qui alla deadline non ce ne saranno, è indubbio che molti appunti verrano presi a riguardo di chi può far parte di questa squadra e di chi invece probabilmente dovrà  preparare le valigie, iniziare sin da ora a parlare di situazione salariale sembra un po' prematuro ma comunque rimane un argomento confortante nei momenti di difficoltà  che la squadra ha espresso sul parquet in questo periodo.

Riguardo alle notizie fresche sullo stato degli infortunati illustri siamo tornati al silenzio: niente più si scrive, niente più si dice, mentre per Stackhouse non è ancora stato fissato un timetable per l' inizio della sua stagione agonistica, le ultime notizie dal fronte Arenas parlavano di un indefinito quanto preoccupante metà  febbraio per un suo eventuale terzo "rientro", nel frattempo il giocatore lascia che sia la sua bobblehead ha parlare per lui: "You can trap me, you can double me, you can foul me, but the one thing you'll never do is stop me. I will drive the lane. I am Gilbert Arenas. We are the Wizards""

L' unico (?!?!) appunto che gli si può muovere è forse che lui per il momento non è stato proprio uno Wizards" forse avrebbe dovuto dire: "I am Gilbert Arenas and I'm Injured Player of Our Washington Wizards"" vabbè" in fondo è solo una stupida bambola e a noi comunque Gilberto ci piace proprio per questo.

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