Allen Iverson è apparso un po' arrugginito in questo suo ritorno…
Da alcuni anni sentiamo circolare la leggendaria frase di Asa Nikolic, storico coach yugoslavo anni settanta ottanta che ha anche (tra le decine di altri) portato a tante vittorie la Virtus Bologna, ovvero quella del proverbiale "calcio al secchio del latte".
Ebbene questa sentita metafora sembra calzare a pennello, oltre che a miliardi di situazioni cestistiche in tutto il globo, anche ai Philadelphia 76'ers, quantomai portabandiera di questo non propriamente gratificante credo. I ragazzi di coach Ayers infatti non fanno altro che inanellare una serie di risultati positivi e negativi, in drammatica e inquietante precisione matematica, una vittoria e una sconfitta, due vittorie e due sconfitte, tralasciando ovviamente le ormai perse in partenza sfide al di là del Mississippi.
Il ritorno di Allen Iverson si è rivelato finora incredibilmente deleterio, The Answer infatti, dopo il suo ritorno in campo, sta tirando con poco più del 30 per cento al tiro e con una media punti di 17.5 a partita, estremamente al di sotto dei suoi standard abituali. La prima partita con Iverson in campo doveva essere un grande ritorno, contro i Bucks al Wachovia Center, e invece si è rivelata la ennesima prova scialba e incolore, un 88 a 76 per i verde-blu del Wisconsin, con un grande Desmond Mason dalla panchina (24 punti) e con un Iverson versione limitata (18 punti), e soprattutto con dei Sixers da 36 per cento dal campo, con l' unica nota lieta il rookie Kyle Korver autore di 12 punti.
Un paio di giorni dopo sono di scena a Philadelphia i Clippers, che i 76'ers con eroismo (non ci vuole molto!) superano nettamente, 100 a 80, con cinque giocatori in doppia cifra (Snow 15, Iverson 20, Thomas 16 e 11 rimbalzi, Robinson 19 con 9 su 16 dal campo, e Dalembert 12) e con il 50 per cento di squadra dal campo, dando prova di grande solidità e versatilità eccetera eccetera.
Altra vittoria, stavolta più importante, due giorni dopo contro i New Jersey Nets (orfani di Kenyon Martin che sta scontando la squalifica per le cartelle inflitte a Corey Maggette in settimana), avversari diretti nella Atlantic Division, 97 a 81 di lusso, con un incredibile 53 per cento dal campo, con un Big Dog Robinson da 26 punti (12 su 16 dal campo), con un Allen Iverson da 17 punti e 11 assist e con un Eric Snow da 16 punti e 10 assist, e soprattutto con una grande difesa su Jason Kidd, intestatario di soli 10 miseri punti. Bella storia, sembriamo aver ingranato, c' è un minimo di euphoria, si può addirittura aprire una striscia vincente da tre partite (parole grosse!).
Si va all' Mci Center di Washington D.C., si affronta una squadra in trouble, senza Stackhouse e senza Arenas, il colpaccio può essere effettuato. E invece? Il secchio del latte""
43 punti dell' ex Larry Hughes (amico di Iverson che alla fine riceverà grandi complimenti da The Answer), non esattamente avvezzo a questo tipo di partite, e vittoria dei Wizards 94 a 87, addirittura con una doppia doppia di Kwame Brown (Professor Nikolic, we miss you!), 14 punti e 13 rimbalzi. Iverson 15 punti con l' ennesimo 30 per cento dal campo, 13 di Korver e 22 di Big Dog Robinson. Viene da pensare: chissà cosa succederebbe in questo periodo se non ci fosse il Cagnaccio".
Billy King sembra dormire nel suo ufficio, tutte le fonti ufficiali dicono che i Sixers non sono particolarmente interessati al mercato, e intanto Philadelphia è condannata a morte nel suo quieto vivere. Aspettiamo ancora un po' prima di gridare ad un "caso" Iverson, dopo tutto sono solo quattro partite che gioca, anche se quello che sembra mancargli è la cosa più importante del suo gioco, la cattiveria agonistica.
Intanto prossimamente si va a Orlando e a Dallas, poi si torna a casa con Memphis. E' troppo chiedere un 2-1 settimanale?