Buona settimana per Paul Pierce, peccato che le sue performance siano offuscate dalla vicenda-Baker
Boston Celtics @ Chicago Bulls 88-77
Detroit Pistons @ Boston Celtics 78-68
Orlando Magic @ Boston Celtics 93-101
Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics 82-107
Come previsto, ottava positiva quella appena trascorsa. Non è che fosse difficile prevederlo, ma con questi Celtics, non ancora completamente amalgamati, non c'è mai da stare tranquilli.
L'unica sconfitta è arrivata contro i Pistons, ma in questo caso è da attribuire solamente ai ragazzi in biancoverde, che non sono neanche riusciti a raggiungere il 30% dal campo. Un incidente di percorso arrivato contro una delle più forti squadre dell'Eastern Conference.
Ottima settimana per Paul Pierce, che per ben due volte fallisce di poco il raggiungimento di una tripla doppia, ma purtroppo le sue performance sono state offuscate da una notizia ben nota, ma che ora analizzeremo con calma: la ricaduta di Baker.
Vin Baker la scorsa estate è stato ricoverato in una clinica, la Silver Hill a New Canaan, nello Stato del Connecticut, per disintossicarsi dall'alcool. Dopo essersi ripreso è stato obbligato dall'NBA a sottostare a vincoli abbastanza restrittivi per evitare una ricaduta: visite mediche a sorpresa, cellulari speciali, colloqui con gli Alcolisti Anonimi, incontri con medici ad ogni trasferta, test alcolici.
Le Lega in settimana ha comunicato che Baker non ha superato due test alcolici, quindi gli sono state comminate tre giornate di squalifica, quelle già giocate contro Orlando e Cleveland e la prossima contro Houston ed una multa pecuniaria non ancora specificata, ma è già stato calcolato che questo scherzetto gli costerà una cifra attorno ai 500 mila dollari.
Oltre a non aver superato i test, Baker è stato anche accusato di trascurare il trattamento medico a lui riservato. Accuse non di poco conto, che gettano un'ombra sulle reali volontà del giocatore di tornare ad essere l'ottimo giocatore di qualche anno fa. Un vero peccato, perché il suo inizio di stagione è stato molto promettente: giocava 30 minuti a partita, aveva una delle più alte percentuali dal campo ed un posto all'All-Star Game non era un sogno proibito.
Ovviamente la cosa non è arrivata all'improvviso. Su queste righe le settimane scorse avete letto le preoccupazioni per un rendimento che non era più quello di inizio stagione. Mentre nel mese di novembre ha avuto 14 punti e 6,7 rimbalzi in 32,6 minuti di gioco, in quello di dicembre già si vedeva il calo con 10 punti e 6 rimbalzi scarsi in 25,8 minuti. Nelle tre gare di gennaio il crollo: 2 punti, 1,3 rimbalzi in 13,7 minuti di gioco.
O'Brien l'ha tolto dal quintetto sabato scorso nella gara contro Chicago e l'ha fatto giocare solo 7 minuti contro i Pistons. Il motivo era mancanza di velocità d'esecuzione degli schemi difensivi ed offensivi. Ora è chiaro perché Baker era diventato lento.
"Sono deluso" ha detto coach O'Brien "mi sento male per lui e questo fatto fa male alla franchigia. Spero che, nonostante la situazione sia quella che è, Vin riesca a riprendere la sua carriera e la sua vita". No Jim, la franchigia ne sta uscendo a testa alta. I dirigenti, gli allenatori e gli assistenti non hanno mai fatto mancare il suo appoggio a Baker, lui e solo lui è responsabile dei fatti che gli accadono, la franchigia semmai ne esce rafforzata, sicura che ha fatto tutto quello che poteva per recuperare il giocatore, e questo ne andrà a suo vantaggio.
"Sono ovviamente insoddisfatto, recentemente non ha giocato come sapeva ed abbiamo ancora la speranza che Vin possa trovare il gioco del primo mese di stagione e ritornare a quella forma fisica. Lo spero ancora ed adesso sono triste per lui". Parole del g.m. Danny Ainge.
Anche il presidente Wyc Grousbeck non poteva non dire la sua: "ho parlato con il padre di Vin dopo la partita di lunedì scorso, ho parlato spesso con Vin e la sua famiglia, i Celtics tengono molto a lui ed ero, anzi sono, molto triste e scoraggiato di ricevere la notizia che ho appreso questo pomeriggio (7 gennaio, n.d.r.). Il programma è stato studiato da medici professionisti per aiutarlo nel suo recupero, c'è riuscito per molti mesi, spero che riprenda al più presto".
Ora la parola alla difesa: "sebbene sia sulla via del recupero, ho fatto un passo indietro. Sono molto dispiaciuto di me stesso e sto raddoppiando gli sforzi per proseguire il mio recupero. È un processo lungo che prendo molto seriamente giorno per giorno. Ho già studiato come mantenere tonico il mio fisico durante la sospensione e non vedo l'ora di raggiungere i miei compagni di squadra ed offrire il mio contributo per il resto della stagione". Tutto giusto, ma alle parole devono seguire i fatti.
La cosa più grave è che questa è la seconda ammenda per lo stesso fatto, al terzo passo falso i Celtics potranno recedere dal contratto, con tutte le conseguenze che ne derivano. Se vogliamo fare i cinici e se diamo per perso il giocatore, in questo caso bisogna sperare che Baker faccia questo terzo passo falso e risparmiare una quarantina di milioni di dollari in tre anni liberando 13 milioni dal salary cap i quali, con l'aggiunta di 6,6 milioni di Mills, possono proporre i Celtics come ottima controparte per i free agents della prossima estate.
Il fatto è che Baker stava giocando bene e la sua mancanza in post basso si farebbe sentire, in più LaFrentz è infortunato. Di tutto questo ne ha beneficiato Mihm il quale è partito titolare come centro con a fianco Blount.
Chris Mihm non si è fatto pregare e ha festeggiato il suo starting five con una doppia doppia. La partita successiva ha avuto poche occasioni di tiro, ma a rimbalzi è andato quasi in doppia cifra, segno che sotto le plance si fa sentire. O'Brien non fa calare la pressione facendo presente che i 5 falli in una partita non devono essere la regola, ma il giocatore c'è eccome.
"Sono emozionato della partenza in quintetto" ha detto Mihm "volevo arrivarci ed ora è giunto il mio momento. Ho avuto problemi di falli, ma mi sono tenuto pronto in panchina ed ora eccomi qua. Mi piace molto stare qui (ha già intenzione di lasciare l'hotel e cercare casa, n.d.r.), amo l'organizzazione, la squadra, la mentalità , c'è nell'aria molto orgoglio, determinazione e voglia di vincere ed io sono felice di farne parte".
L'altro nuovo arrivo, il tanto temuto (dagli altri, non dai tifosi Celtics) Ricky Davis parte dalla panchina ma ha un discreto numero di minuti, 26 di media questa settimana, in cui ha ottenuto cifre di tutto rispetto, ma non sono tanto i 4,5 rimbalzi e gli 11,5 punti di media in quest'ottava, ma piuttosto il 55% dal campo, tantissimo per una guardia.
Inoltre Davis ha iniziato a togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "sono felice d'essere fuori da quel buco nero (parla di Cleveland, n.d.r.), è stato terribile, l'organizzazione era brutta, non c'era niente, la città era brutta, tutto brutto, anche il g.m., tutto andava all'incontrario. Ora invece sono contento di stare in un'organizzazione vincente che ha un sistema e sa cosa farne". O'Brien in un colloquio lo ha consolato, ha capito che non stava bene in quella città ed è sicuro che starà meglio a Boston.
Walter McCarty parte dalla panchina e la scelta a mio parere è corretta, poiché il buon Waltah è ottimo per cambiare ritmo alla partita e non ha bisogno di qualche minuto per scaldare la mano.
Il vice presidente esecutivo anziano dell'NBA Stu Jackson ha multato Pierce di 7.500 dollari per aver calciato il pallone sugli spalti durante la seconda metà della partita contro i Magic. Praticamente per noi comuni mortali vuol dire privarci di un caffè.
La prossima settimana sono in calendario ancora quattro partite:
domenica a Houston;
martedì a Milwaukee;
mercoledì in casa contro Houston;
venerdì ad Orlando.
Settimana interessante quella che aspetta i nostri beniamini. Il doppio confronto contro Houston e la sfida al Fleet Center contro Milwaukee sono partite contro squadre giovani, con buone prospettive future, ma ancora acerbe dal punto di vista dell'esperienza. Milwaukee è ancora indietro rispetto ad Houston, ma nel contempo è decisamente più atletica.
Per finire un'altra sfida contro Orlando. La vittoria non dovrebbe essere troppo difficoltosa visto la caratura decisamente bassa dell'avversario, ma le sconfitte meno prevedibili sono proprio risultate quelle contro squadre deboli e senza l'impegno necessario, quindi poiché le tre partite precedenti sono impegnative, la speranza è che la concentrazione non venga meno.
La classifica fa notare che i Celtics hanno recuperato il livello di 50% di vittorie, record ancora basso rispetto alle potenzialità della squadra, ma con tutti i cambiamenti di roster non meraviglia più di tanto le difficoltà attuali di Boston. Tra l'altro Miami, la nona della Conference, sta recuperando posizioni e non è escluso un proseguimento di questo recupero.
Appuntamento fra sette giorni per i risultati sul campo e le nuove puntate della vicenda-Baker.