Fiato sospeso ai Kings

Peja Stojakovic, fermato per squalifica proprio nella gara contro i rivali di Dallas…

Speranza. Questa sembra esser diventata la parola chiave, da qualche settimana, a Sacramento.

Qualche giorno fa, Chris Webber si è sottoposto ad una visita di controllo al ginocchio sinistro, infortunato in gara2 della semifinale di Conference con Dallas. Il Dottor James Andrews, il chirurgo che lo ha operato, ha testato alcuni progressi ma non ha chiarito quando il giocatore potrà  tornare ad allenarsi con la squadra. Slitta di conseguenza il suo rientro in campo. Di certo i suoi Kings affronteranno il mese di gennaio, il primo veramente duro in stagione, senza di lui.

"Per ora può intensificare – ha detto il dottor Andrews - gli allenamenti di questa fase di rieducazione. Ma dobbiamo sapere come risponderà  il suo ginocchio prima di stabilire delle date."

Chris Webber, almeno all'apparenza non ha battuto ciglio: "Ho piena fiducia in chi mi sta seguendo - ha dichiarato nel corso della cena che la sua "Fondazione per la gioventù in difficoltà " organizza ogni anno a Natale - Sono contento di aver fatto dei progressi. I medici mi hanno spiegato la gravità  dell'infortunio che ho subito. E quindi so di dover seguire alla lettera ogni loro indicazione".

Il viso del giocatore, apparso solitamente sorridente e rilassato nel corso della serata, si è irrigidito all'argomento.

La situazione chiaramente non è definita. Prima della visita Webber, in allenamento, ha provato una serie di uno contro uno. Avversari Brad Miller e Jabari Smith. Coach Rick Adelman si è fatto portavoce dello scambio di opinioni occorso alla fine: "Stiamo prendendo - ha detto - le cose alla giornata. Speriamo ( Hopefully ndr) che già  dalla prossima settimana possa unirsi alla squadra. Per adesso ha provato qualche tiro, un po' di uno contro uno leggero."

"Tutto dipende - gli ha fatto eco il giocatore - dall'articolazione. Spero ( hopefully ndr) di potermi unire alla squadra entro due settimane."

La parola ricorrente nasconde qualche incertezza al riguardo. Nella migliore delle ipotesi Webber si unirà  alla squadra in due settimane.

Il problema, come detto è l'articolazione sinistra. In questi mesi Webber ha lavorato sul potenziamento del tono muscolare, utilizzando il programma di lavoro che, ai suoi tempi, rese grande Carl Lewis. Ma il nodo della questione è che il giocatore non si sente ancora completamente a suo agio nei salti.

E proprio su quest'aspetto si lavora: sul recupero della forza nella parte bassa del corpo, per produrre anche più salti in un breve spazio di tempo. "Siamo arrivati ad un buon punto - ha dichiarato l'ex Golden State e Washinghton - per quanto riguarda i salti sulle due gambe" Proprio qui, probabilmente, nascono le perplessità .

La pallacanestro d'area, in tutto il mondo, ma specie nella Nba, non prevede solo salti in equilibrio su due gambe. "E' un lavoro molto duro - ha concluso Webber - ma che mi permetterà , oltrechè il recupero completo, di essere a buon livello fisico quando tornerò con la squadra."

Il piano d'allenamento è costituito da una parte di condizionamento aerobico, sui 28 metri del campo di gioco, e una parte di potenziamento muscolare specifico, svolte in rapida successione e senza soluzione di continuità .

La società  non fa alcuna pressione al giocatore, rendendosi conto della situazione: "Ci interessa solo - ha dichiarato Geoff Petrie - che il giocatore torni in buona condizione fisica. Solo dopo potrà  riaggregarsi al gruppo. Speriamo ( hopefully ndr ) che il prossimo consulto fra giocatore, medico e Manny Romero (il fisioterapista che ne sta seguendo la rieducazione ndr) possa dare esito positivo."

Lo speriamo tutti. Che l'infortunio possa essere superato al più presto. E che l'ala grande col maggior senso artistico della Nba, possa presto tornare a giocare.

L'ex Michigan avrebbe fatto comodo nella partita del giorno di Natale, all'Arco Arena, contro i Dallas Mavericks. Texani vittoriosi, 111-103. Partita poco indicativa, perché i padroni di casa l'hanno affrontata, oltrtechè senza C-Web, senza Peja Stojakovich.

Il serbo ha subito la squalifica di una giornata per aver spinto un arbitro, in seguito ad un diverbio con James Posey, nella vittoriosa partita contro i Grizzlies. Nello stesso incontro, Peja ha stabilito il nuovo "career high" con 41 punti. L'organizzazione ha accettato la decisione della Nba con consapevolezza.

"Ho sentito al telefono - ha detto Geoff Petrie - Stu Jackson (responsabile per le questioni disciplinari nella Nba ndr) il quale mi ha detto che per questo tipo di infrazioni il regolamento parla chiaro. Anche Tim Duncan ha subito la stessa squalifica. Peccato che accada per un incontro così importante in un momento in cui Peja stava giocando particolarmente bene."

La partita con Dallas è stata a lungo in bilico: i Kings l'hanno controllata a lungo nella prima metà , arrivando anche a + 18. Ma Dirk Nowitzki, 31 punti e 14 rimbalzi, ed Antoine Walker, 23 punti 12 rimbalzi e 8 assist, hanno guidato la rimonta. Decisiva una tripla dell'ex Boston a 1:04 dalla fine. I Mavs hanno chiuso con 8 punti consecutivi.

Si tratta della seconda sconfitta casalinga stagionale per gli uomini di Rick Adelman che hanno messo in mostra il solito attacco molto bilanciato: 23 punti per Bibby, 21 per Divac, 13 (12 rimbalzi e nove assist) per Brad Miller e 16 per Wallace, sostituto di giornata per Stojakovic. A dimostrazione che il talento a Sacramento non manca. A Adelman è affidato il compito di miscelarlo nel modo più efficace.

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