Trade Boston-Cleveland

Ricky Davis ora fornirà  i suoi servigi ai Boston Celtics

I Boston Celtics acquisiscono Ricky Davis, Chris Mihm, Michael Stewart ed una seconda scelta di Boston (precedentemente consegnata alla stessa Cleveland).
I Cleveland Cavaliers acquisiscono Eric Williams, Tony Battie e Kedrick Brown.

Il general manager dei Boston Celtics Danny Ainge lo aveva promesso da mesi, precisamente da quando aveva scambiato Walker alla vigilia dell'attuale stagione. Ed alla fine lo scambio è arrivato.

Quando Ainge ha deciso di mandare Antoine Walker in Texas perché lo riteneva troppo atipico per il tipo di squadra che voleva creare a Boston, era chiaro che la contropartita ricevuta da Dallas (sostanzialmente Raef LaFrentz e Jiri Welsch) non era adeguata per bilanciare la quantità  di punti e di rimbalzi che 'Toine garantiva.

Infatti subito dopo lo scambio il g.m. bostoniano aveva assicurato che ce ne sarebbe stato un altro che avrebbe compensato questo squilibrio. Le settimane però passavano e questa promessa non veniva seguita dai fatti.

In realtà  c'è stata un'indiscrezione molto seria con Houston, ma pare che l'affare sia saltato per il comportamento sempre più bizzoso di Eddie Griffin, multato ed allontanato durante le prime gare di stagione da coach Van Gundy.

In effetti durante la stagione Boston aveva evidenti limiti proprio in fase realizzativa, parzialmente compensati dalla rinascita di Vin Baker e dalla bella sorpresa del play Mike James. Il problema però non era risolto, perché nessuno di loro due riesce a garantire un apporto realizzativo costante.

Dopo molti rumors più o meno veritieri, ecco che finalmente Ainge trova il suo realizzatore in Ricky Davis. Sarà  il braccio destro di Pierce, l'uomo che serve a Double-P per evitare d'essere sempre raddoppiato durante le sue numerosissime incursioni in area.

Ovviamente c'è anche l'altra faccia della medaglia: il carattere non facile. In effetti Cleveland non si sarebbe mai liberata di Davis se non ci fossero stati seri motivi, e difatti questi sono legati al suo comportamento non proprio tranquillo che lo ha messo in cattiva luce con la dirigenza dei Cavs (si dice che non ne potevano più di lui). Dopo l'arrivo di LeBron James, Davis non poteva non rendersi conto che per lui nella città  chiamata "The mistake of the lake" i giorni erano contati.

Si pensa che ad accelerare la conclusione dello scambio sia stato l'infortunio occorso a Raef LaFrentz il quale, operato ieri (lunedì 16) non sarà  disponibile se non nella prossima stagione. Messo alle strette da una carenza di lunghi, Ainge ha cercato di far arrivare a Boston un lungo, difatti nella trade è stato inserito anche Chris Mihm.

Già  l'anno scorso Mihm era nel mirino dei Celtics, ma un infortunio occorso al giocatore dell'università  del Texas ha bloccato ogni trattativa. Ora che il giovane e bianco centro di sette piedi (2 metri e 13 centimetri) ha iniziato la stagione migliorando tutte le sue statistiche, i Celtics si sono convinti a chiedere d'inserirlo nello scambio. Mihm era chiuso nel ruolo da Zydrunas Ilgauskas, adesso a Boston potrà  lottare con Mark Blount per il posto da titolare nel ruolo di centro. Quale che sia il centro titolare o la sua riserva ai Celtics poco importa, adesso lo spot dovrebbe essere sufficientemente coperto.

Il terzo giocatore che arriva a Boston è Michael Steward, ma è sicuro che non avrà  il benché minimo impatto sui Celtics, e farà  compagnia a Chris Mills nel dimenticatoio in attesa che scada il suo contratto, visto che già  a Cleveland era impiegato raramente.

Ora Davis farà  retrocedere Jiri Welsch in panchina. Il giovane della Repubblica Ceca aveva ottenuto da poche partite il posto in quintetto a scapito di Kedrick Brown, ma ora si dovrà  riaccomodare in panca. In ogni caso il suo futuro nei Celtics sarà  di prestigio, perché dovrà  ricoprire il ruolo che era di Eric Williams: sesto uomo di lusso.

Se guardiamo lo scambio dal punto di vista di Cleveland, è subito chiaro che ci hanno perso in talento puro. Ricky Davis da solo compensa tutti e tre i giocatori che arrivano da Boston. Allora perché lo hanno fatto? Per tre questioni molto semplici: difesa, esperienza e tranquillità .

I giocatori ex-Celtics sono tutti e tre buoni difensori, Williams era considerato il migliore difensore della franchigia bostoniana, Kedrick Brown è eccellente nell'uno-contro-uno, Tony Battie è un buon intimidatore ed un discreto stoppatore.

A parte Brown, gli altri due hanno un buon numero di stagioni NBA alle spalle che li rendono i giocatori ideali per aumentare il livello d'esperienza della squadra, altra caratteristica che mancava a Cleveland.

In più tutti e tre sono giocatori tranquilli, non creano problemi, non si lamentano se hanno pochi tiri e lavorano duro in allenamento. In una parola sono i giocatori ideali da circondare attorno a LeBron James, il quale ora sarà  più libero di creare, senza più l'ingombrante presenza di Davis che causava malumori in spogliatoio e non permetteva a LeBron di esprimersi al meglio in campo. Forse è ancora presto per dargli le chiavi della squadra in modo incondizionato, ma i dirigenti Cavs avranno fatto i loro conti, e probabilmente la voglia di liberarsi di Davis era troppo forte.

Ottimi professionisti quindi per Cleveland, soprattutto Williams e Battie, quello di cui avevano bisogno. Considerazioni opposte per Boston, i quali avevano un disperato bisogno di aggiungere talento ed anche di sfoltire il roster, pieno com'era di ali. In effetti questo scambio ha soddisfatto anche questa esigenza: dato per scontato che Stewart non veda il campo, se ne vanno da Boston due ali e ne viene una più talentuosa dei due che se ne sono andati. Obiettivo raggiunto con un'ottima soluzione.

Ovviamente non ci sono solo vantaggi, ma anche svantaggi per tutte e due le squadre. A Boston mancherà  la difesa di tutti e tre i giocatori, la leadership di Williams (adesso chi alzerà  la voce in spogliatoio quando ce ne sarà  bisogno?) ed in genere l'affidabilità  in campo e la tranquillità  che i giocatori offrivano alla squadra.

Per Cleveland invece è una netta diminuzione di talento: Davis è di gran lunga migliore di Williams e di Brown messi insieme, mentre Mihm sembra abbia margini di miglioramento che Battie si sogna. Inoltre proprio Tony in quest'ultimo periodo non è perfettamente in forma, e non è sicuro che i suoi guai fisici siano di veloce soluzione.

Dando un'occhiata ai salari dei giocatori coinvolti, notiamo come Michael Stewart ha due anni di contratto a 4,4 e 4,8 milioni di dollari, non sono cifre elevate e comunque l'anno prossimo sarà  appetibile per squadre che necessitano di un contratto da scaricare. Chris Mihm ha l'ultimo anno del contratto da rookie e se giocherà  bene verrà  rifirmato con un pluriennale, mentre Ricky Davis è titolare di un lungo contratto della durata di ben 5 anni, ma con cifre assolutamente basse rispetto al talento che si ritrova: quest'anno il suo salario ammonta a 5 milioni, mentre l'ultimo sarà  di 6,8 milioni.

Dal lato di Cleveland, Tony Battie ha ancora 3 anni di contratto con cifre tutto sommato ragionevoli, quest'anno con 4,4 milioni per finire con 5,2 milioni. Eric Williams è al suo ultimo anno, quindi se alla dirigenza Cavs non piacerà  lo potranno salutare senza troppi complimenti liberando 5,5 milioni di dollari. Kedrick Brown per finire è al suo secondo dei tre anni del contratto da rookie, quindi Cleveland ha ancora tutto il tempo per valutare se il giocatore fa al caso loro oppure no.

Già  la scorsa estate le due squadre sono state protagoniste di uno scambio che ha portato a Boston Jumaine Jones in cambio di J.R.Bremer e Bruno Sundov. Tra l'altro in quello scambio Boston consegnò anche la propria seconda scelta di quest'anno, che Cleveland con questo scambio ha restituito.

Ovviamente contento il g.m. dei Cavs Jim Paxson (ma si è mai visto un general manager scontento di uno scambio a poche ore dall'annuncio?) "Questa era una grande opportunità  per aggiungere esperienza e solidità , in particolare, Tony (Battie) ed Eric (Williams) sono entrambi veterani che sono stati parte della fondazione di una squadra che ha avuto qualche successo nella post-season. Quell'esperienza è qualcosa di cui Paul (Silas) ed io ne vogliamo beneficiare immediatamente ed a lungo termine. Con Kedrick aggiungiamo al roster un altro giovane, talentuoso ed atletico giocatore".

Adesso sentiamo il lato-Celtics con Ainge: "(Davis) è un talento spettacolare e lo vedevo fin da quand'era un primo anno ad Iowa. È giovane, ha migliorato tanto in quest'ultimo periodo e ha dimostrato tanto sul campo. Penso che venendo nei Boston Celtics, con la tradizione ed il nostro gruppo di allenatori, con la disciplina che instilliamo e la leadership dei nostri veterani, senza contare la sua conoscenza con Pierce " Penso che se si sintonizzerà  nella stessa lunghezza d'onda della nostra squadra potremo fare molto bene. Penso infine che Ricky vuole vincere ed è molto, molto emozionato per questa possibilità ".

In conclusione, il nostro parere è che tutte e due le squadre abbiano fatto questo scambio con uno scopo ben preciso: Boston per aumentare il talento, Cleveland per aumentare l'esperienza, quindi sotto questo punto di vista l'obiettivo è stato raggiunto da entrambe le franchigie. Chi ci avrà  guadagnato di più lo dirà  solo il tempo.

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