Mark Prior, tante fortune riposano sulle sue spalle
Dopo i Red Sox nel 2004 e gli White Sox nel 2005 è ora di sfamare la terza grande carestia del baseball professionistico, quella dei Cubs, che non vincono le Serie Mondiali fin dal 1908. Non è prevedibile un'altra stagione piena di infortuni a lanciatori giovani e forti come sono quelli di Chicago, sponda NL.
Nel 2003 la corsa al titolo fu entusiasmante ma tutte le speranze allora createsi, svanirono nelle due stagioni successive con vari problemi e classifiche finali abbastanza deludenti. Nel 2006 ci sono basi concrete su cui lanciare una seria sfida ai Cardinals innanzitutto ed all'intera National League.
È finito l'esperimento Nomar Garciaparra ed è finita la fiducia in Corey Patterson, mentre è invece arrivato Juan Pierre per dare al lineup quell'energia che Scott Podsednik ha dato l'anno scorso ai cugini del South Side. Vedremo se i risultati saranno simili.
Pitching & Difesa
Tecnicamente e teoricamente una delle rotazioni più impressionanti dell'intera MLB: Mark Prior, Kerry Wood e Greg Maddux, tre numeri uno, poi il sottovalutatissimo Carlos Zambrano (classe 1981) ed infine Glendon Rusch (con Jerome Williams ad intervenire in caso di necessità ).
Se la rotazione evitasse di passare troppo spesso per l'infermeria la squadra costruita dal GM Jim Hendry sarebbe in grado di raggiungere qualunque obiettivo. Il quattro volte vincitore del Cy Young Award Greg Maddux ha vinto solo 13 partite nel 2005, interrompendo la striscia di almeno 15 vittorie all'anno che durava fin dal 1988. Quindicesimo Gold Glove consecutivo per lui e solo 36 basi su ball in 225 inning: in altre parole 40 anni ma non li dimostra. Mark Prior: la frattura la gomito destro lo ha limitato nel tempo passato sul monte ma non nei risultati: 188 K in 166 inning e 2/3. Resta un grande power pitcher che arriva a 96 mph se necessario.
Kerry Wood: partente in solo in 10 occasioni per problemi alla spalla destra, nel 2005 è pronto ad una stagione da Comeback Player of the Year a 98 mph. Carlos Zambrano deve solo controllare le emozioni e non lasciare che le rare valide concesse lo irritino troppo, 202 K ed un basso .212 media contro non vengono per caso. Spesso domina talmente con la fastball che gli bastano poche splitter e/o slider per tenere i battitori nell'incertezza.
Rusch sarebbe un adeguato 3-4 in molte rotazioni, a Chicago sarà un solido numero 5. Per quanto riguarda il bullpen il ruolo di closer è stato assegnato in maggio a Ryan Dempster (togliendolo dalla rotazione) e da quel momento 33 delle 35 opportunità di salvezza si sono concretizzate, più un bel 4-0 come rilievo ed un'ERA microscopica di 1.85. Ha chiuso il 2005 con 21 1/3 IP senza concedere punti.
Bob Howry, già closer con gli White Sox e uomo da ottavo inning con gli Indians, arriva con eccellenti credenziali, spettacolare il suo 2005. Il mancino Scott Eyre (2.63 ERA con 65 K in 68 1/3 IP nel 2005) sarebbe l'ideale spalla di Howry se nell'ottavo ci fossero battitori mancini da affrontare.
Se tutto funzionerà a dovere, il resto del bullpen avrà parecchie serate libere, ma occhio a Will Ohman, Michael Wuertz e Scott Williamson, in cerca della forma di alcuni anni fa.
Lineup
Michael Barrett sta diventando uno dei catcher migliori della lega, sia offensivamente (16 HR nel 2005) che difensivamente. Originariamente era un interno. Al braccio ha ora aggiunto un lavoro dietro al piatto davvero competente.
In prima base il nostro candidato alla Triplice Corona (media, HR, RBI), Derrek Lee, tanto forte in attacco che la sua difesa è speso dimenticata (ha vinto un Gold Glove) e pure la sua velocità (15 rubate nel 2005). L'altro angolo dell'infield è occupato da Aramis Ramirez. Ha numeri degni di un grande terza base: .302 di media 31 HR 92 RBI senza aver giocato l'ultimo mese per infortunio. Todd Walker, Ronny Cedeno (classe 1983) e Neifi Perez si divideranno i ruoli centrali.
Mentre Walker è esclusivamente un 2B, gli altri due possono indifferentemente ricoprire entrambi i ruoli centrali. Cedeno (.355 in AAA prima di essere richiamato dai Cubs) sembra aver recuperato dopo l'infortunio alla mano, risalente a quando fu colpito da un lancio all'inizio di settembre. Outfield completamente nuovo a Wrigley Field con l'arrivo di Juan Pierre come esterno centro e classico leadoff man (almeno 45 SB negli ultimi 5 anni, 57 rubate solo nel 2005); a destra ci sarà Jacque Jones (arrivato come free agent da Minnesota dove lo scorso anno è andato .249-23-73 con 13 SB); a sinistra il giovane Matt Murton: arrivato nel pacchetto che conteneva Garciaparra il 31 luglio 2004, è subito salito in AA dove ha battuto .342 ed in 51 partite con i Cubs ha subito mostrato eccellenti qualità al piatto (.321 7HR 14 RBI) e miglioramenti in difesa. Jerry Hairston sarà probabilmente il quarto esterno, ma può giocare anche in seconda base, se necessario.
Tra i prospetti si fa il nome di Felix Pie, 11 HR in 59 partite nelle leghe minori lo scorso anno e velocissimo sulle basi. Il suo ruolo naturale è esterno centro ma ha talento per coprire tutte e tre le posizioni dell'outfield.
Giocatore chiave
Potremmo dire lo staff medico, che i Cubs sperano rimanga senza lavoro, ma pensiamo in realtà al duo Prior-Wood. Non c'è coppia più elettrizzante in cima a nessun'altra rotazione, con tanto potenziale e tanti anni davanti per realizzarlo. È importante che restino sani e lancino almeno 30 partite ciascuno affinché i Cubs vadano lontano.
Ed intanto nelle leghe minori si segnala il nome del mancino Rich Hill (13.4 K/9IP nel baseball minore nel 2005). Ha già esordito e guarda con speranza al quinto posto della rotazione.
Partenze
Jeromy Burnitz (OF, PIT), Nomar Garciaparra (SS, LAD), Todd Hollandsworth (OF, CLE), Mark Johnson (C, MIL), Jon Leicester (RHP, TEX), Sergio Mitre (RHP, FLA), Corey Patterson (OF, BAL), Mike Remlinger (LHP, ATL), Jermaine Van Buren (RHP, BOS).
Arrivi
Scott Eyre (LHP, SF), Marquis Grissom (OF, SF), Bob Howry (RHP, CLE), Jacque Jones (OF, MIN), John Mabry (OF, STL), Wade Miler (RHP, BOS), Juan Pierre (OF, FLA).
Giudizio finale
Decimati dagli infortuni nel 2005 i Cubs, guidati ancora da Dusty Baker, puntano decisamente in alto. Il 2006 potrebbe essere davvero l'inizio di una piccola (o magari grande) dinastia a Wrigleyville.
Ora che anche gli White Sox hanno vinto i tifosi dei Cubs sentono ancor di più la pressione di 98 anni di sconfitte e di “quasi quasi”. Però quest'anno per i Chicago Cubs ci sono tutte le premesse per vincere finalmente le Serie Mondiali.