Andy Pettitte, reggerà la sua salute?
Un weekend andato storto e la stagione di Houston sarebbe stata considerata un ennesimo fallimento. Non vogliamo sottovalutare la fantastica corsa verso i playoff, ma non possiamo dimenticare che il record di 89-73 e la wild card conquistate proprio in chiusura di stagione potrebbero non bastare nel 2006.
La lenta partenza della squadra di Phil Garner sarebbe potuta costare molto cara. Andy Pettitte (con 1.56 di ERA nelle ultime 20 partite giocate) ha dato il tono ad un recupero di carattere e di forma che hanno spinto gli Astros alla loro prima apparizione alle World Series, dove solo i caldissimi White Sox hanno saputo fermare la corsa dell'Houston Express.
Un paio di nomi nuovi ed un paio di incertezze hanno caratterizzato le mosse del GM Tim Purpura. Analizziamole
Pitching & Difesa
Rotazione importante nei primi tre spot: il citato Andy Pettitte, magnifico mancino, imbattibile dopo il 20 giugno, ha finito con 171 K e la più bassa ERA in carriera 2.39. Verso la fine della stagione si è visto che è ormai completamente guarito dagli infortuni del 2004. Roy Oswalt: forse il miglior lanciatore della NL del 2005, 20 vittorie come nel 2004 e prestazioni super nei playoff, 12-2 in casa e una veloce che spesso tocca i 95-96 mph, intervallata dalla grande curva che pennella gli angoli.
Brandon Backe spesso ricorda (copia?) Roger Clemens. Troppi infortuni per trovare un ritmo decente lo scorso anno, ma ora è pronto per una grande stagione. Due giovani (entrambi rookie nel 2005) completano il quintetto: Wandy Rodriguez, lanciatore di controllo che deve iniziare a lanciare interno per passare al prossimo livello ed Ezequiel Astacio, ancora un po' da modellare (100 valide concesse in 81 inning lanciati).
La prima domanda/incertezza è: che ne sarà di Roger Clemens? Dopo il primo maggio può rientrare a Houston, come un missile che se ne è andato in giro per la Florida e l'Arizona per il WBC e poi si è riposato un po'. Non ha più sei mesi di baseball nelle gambe forse, ma agli Astros magari basterebbe che li raggiunga dopo l'All Star Game.
Il ruolo di closer è di Brad Lidge: ottimo il recupero psicologico dopo la bruciante sconfitta in Gara 5 delle NLCS, a dimostrazione di carattere e fiducia nei propri mezzi. Dal 2003 nessun rilievo ha ottenuto più K di lui (grazie anche ad una veloce che spesso tocca i 97 mph). Chad Qualls (77 partite) e Dan Wheeler (71 partite) sono stati i due rilievi più utilizzati. Hanno risposto adeguatamente. Mike Gallo sarà il mancino del bullpen e Russ Springer (62 partite) avrà pure molto da fare.
Due prospetti: Jason Hirsch e il venezuelano Fernando Nieve, che se non in rotazione potrebbero entrare come rilievi.
Lineup
Subito l'altra questione calda: che ne sarà di Jeff Bagwell? Ritiro o ritorno? Nella peggiore delle ipotesi è già pronto il piano B (questa lettera sembra apparire sempre quando si parla degli Astros) con l'esterno sinistro Lance Berkman che giocherebbe in prima (ecco il perché della firma di Preston Wilson). In seconda l'eterno Craig Biggio (26 HR e 40 doppi a quasi 40 anni). Interbase per Adam Everett, meglio come difensore che come battitore anche se ha registrato il record in carriera per palle finite in tribuna (11) e sacchetti rubati (21).
Terza base per il poderoso Morgan Ensberg (36 HR e 101 RBI), sufficiente in difesa, ma con un buon braccio e pericolosissimo al piatto. Mike Lamb può giocare in prima o in terza. Se invece tornasse Bagwell, Berkman resterebbe ad affannarsi in campo sinistro, ma non al piatto, dove, guarito completamente, in settembre ha battuto ben 11 HR.
Esterno centro per un super rookie del 2005, Willy Taveras (70 valide interne, 9 smorzate per una valida, 34 basi rubate) .291 in media battuta e grande range difensivo. Ha rimpiazzato Carlos Beltran alla grande ed ha permesso il ritorno di Biggio in seconda base. Jason Lane (26 HR) è un altro catalizzatore offensivo (.305 dopo l'All Star Game). Potenza pura e cruda, esempio?
Un paio di fuoricampo su palle spezzate battendo con una mano! C'è anche Orlando Palmeiro, veteranissimo panchinaro di lusso, il classico uomo che sa far di tutto. Chris Burke (73 volte in esterno sinistro nel 2005) potrebbe essere l'uomo in più e magari finire in uno scambio. Una mossa molto buona (da molti invece criticata) è stata la firma per un rinnovo biennale del catcher Brad Ausmus, grandissimo difensore che chiama ottime partite, specifiche per ognuno dei suoi lanciatori.
Non un grande attaccante, ma più che sufficiente a coprire il numero 7-8 del potente lineup degli Astros.
Giocatore chiave
Bagwell? Clemens? Per quello che ha dato alla squadra nel 2005 Willy Taveras non deve soffrire dalla sophmore jinx (la crisi del secondo anno). Anche qui lo staff medico spera di restare disoccupato.
La salute del braccio di Andy Pettitte e delle ginocchia di Berkman sono fattori decisivi per gli Astros.
Partenze
Mike Burns (RHP, CIN), Roger Clemens (RHP, Free Agent), Charles Gipson (OF, Free Agent), Scott Strickland (RHP, PIT), Jose Vizcaino (INF, SF)
Arrivi
Trever Miller (LHP, TB), Preston Wilson (OF, WAS)
Giudizio finale
La squadra c'è, e soprattutto il monte di lancio dimostra solidità e costanza di rendimento; l'attacco è andato bene, ma non benissimo nel 2005, solo tredicesimo nella NL per media battuta. Se Bagwell tornasse e ciò comportasse la perdita del posto di titolare per Taveras come alcuni sostengono, gli Astros ne risentirebbero paradossalmente molto di più che se Bagwell decidesse di ritirarsi o non ce la facesse a recuperare.
La presenza di Taveras è probabilmente la chiave di tante vittorie di misura di Houston come dice in sostanza un vecchio adagio americano: non toccare un motore che funziona.