Kenny Thomas, sempre positivo per i Sixers…
Sembrava essere arrivata un po' di continuità nell' ultima settimana, ma invece niente da fare. Di certo non ci si può lamentare ormai neanche più in chiave infortuni, i Sixers sono primi nella modesta, ai limiti dello scandaloso, Atlantic Division, essendo l' unica squadra con un record superiore a .500.
Dopo il recupero a tempo pieno di Kenny Thomas, il lento ripristino di Derrick Coleman e la partita di Detroit senza Allen Iverson, finalmente c' è stato anche il rientro anche di Glenn Big Dog Robinson nella sconfitta casalinga 77-86 contro i sorprendenti Denver Nuggets, rientro, come era facilmente prevedibile, sotto tono e con poco impatto, 3 su 12 dal campo in 27 minuti, con tre palle perse e una comprensibile evanescenza difensiva, già abbastanza marcata quando è in condizioni fisiche normali, e chiaramente ultra-amplificata in una partita di rientro dopo otto partite di assenza.
La sconfitta con Denver al Wachovia Center è giunta comunque abbastanza inaspettata, non tanto per il valore dell' avversario, essendo i nuovi Nuggets una delle rivelazioni positive di inizio stagione, ma quanto per le aspettative della vigilia, il ritorno di Robinson, il rientro di Iverson, finalmente il quintetto base estivo in campo tutto insieme.
E invece è venuta fuori una partita sempre in salita, 21 punti in contropiede subìti dai Sixers nel primo tempo, che suggellano un bruttissimo 43-54 all' intervallo. Brutta partita per tutti, Iverson ha chiuso con un quasi imbarazzante 8 su 27 dal campo, con sette palle perse e con 18 punti finali. Coleman utilizzato con il contagocce, 14 minuti, Dalembert cinque falli condizionanti, Snow e McKie onesti come al solito, mentre di Big Dog abbiamo parlato prima.
La unica nota positiva viene dal solito Kenny Thomas, solidissimi 43 minuti con 9 su 17 dal campo, 12 rimbalzi e 19 punti totali. E dire che in settimana i Sixers avevano avuto momenti importanti, neanche tanto per la vittoria a Miami 96-93 con i soliti 35 di Iverson, quanto per la vittoria a Auburn Hills sui Pistons, vittoria conseguita proprio senza The Answer, ai box per un risentimento al ginocchio dopo la trasferta in Florida.
78-76 finale sulla squadra di Larry Brown, una delle squadre più pericolose della Eastern Conference, con 21 punti di un solido Aaron McKie (dovrebbe essere così anche venendo dalla panchina), 17 punti di Eric Snow, sempre in prima linea quando si tratta di combattere sul serio, 11 punti di Derrick Coleman e 10 rimbalzi di Samuel Dalembert. Grande partita difensiva, concessi 29 punti a Billups e fermato il resto della squadra, per la prima vera "impresa" della stagione.
La parola d' ordine, da qualche settimana a questa parte è "aspettare", sia da parte del front-office, sia da parte del coaching staff, sia da parte degli stessi giocatori. Bisogna aspettare che Robinson sia al meglio, aspettare che Coleman pian pianino si riprenda, aspettare che Iverson passi almeno un mese lontano da infortuni "seri", aspettare che rientri Marc Jackson dalla frattura alla mano.
La domanda cruciale è: “E se nulla cambia?”
Se per gran parte della stagione si tira avanti così, con fastidiosi infortuni ora a uno ora a un altro? Niente di più probabile.
La mentalità della squadra sembra comunque buona, tutti sembrano avere linguaggio del corpo e determinazione positiva, ma se gli infortuni si moltiplicano e i malumori crescono, siamo certi che i Sixers non passeranno un bel periodo.
La soluzione sarebbe sempre la solita: avere a roster più giocatori di qualità . Ogni invito a guardare al mercato è puramente casuale"