Chad Cordero. Ci sarà bisogno dei suoi nervi di ghiaccio.
I Nationals, al secondo anno dopo lo spostamento da Montréal a Washington, sono chiamati alla conferma di tutto quanto abbiano fatto vedere di positivo per gran parte del 2005. Giocano nella division più competitiva della National League, la NL East, e sebbene siano alla fine arrivati ultimi, hanno comunque compilato un record di .500.
Infatti se fossero stati, ad esempio, nella NL West, sarebbero arrivati ad una partita dai playoffs, in seconda posizione dietro i San Diego Padres. Dopo aver evitato di chiudere la stagione scorsa da perdenti, quest'anno dovranno dimostrare di essere in grado di fare un ulteriore salto di qualità che permetta loro di chiudere la stagione da vincenti, anche se sulla carta partono solo da quarti favoriti della division.
Pitching & Difesa
I Washington Nationals giocano in uno stadio, l'RFK, particolarmente adatto ai lanciatori. Questo consente loro di non aver bisogno di fuoriclasse assoluti nella rotazione per tenere bassi i punti concessi agli avversari. L'anno scorso l'asso era Esteban Loaiza, che però se n'è andato, senza essere sostituito adeguatamente. John Patterson è chiaramente il numero 1 attuale, e viene da una stagione eccellente: è lui il primo a dover dimostrare di essere migliorato definitivamente e di non essere una meteora.
Subito dietro c'è l'esule cubano Livan Hernandez, un mangia-inning clamoroso, in grado di arrivare a 250 IP tranquillamente in stagione, ed in grado di mantenere una ERA accettabile, intorno a 4.00. I problemi iniziano dal numero 3 in poi. Brian Lawrence, neo-arrivo, sarà fuori per tutta la stagione a causa di un brutto infortunio alla spalla.
Questo obbligherà il management a completare la rotazione coi modesti Ramon Ortiz, Tony Armas Jr. e Ryan Drese, e ci vorrà ben più del campo favorevole ai lanciatori per concedere pochi punti. Il bullpen è molto sopra la media, con Ayala, Eischen, Majewski e Rauch che hanno dimostrato di saper fare il proprio lavoro per poi lasciare pista libera al 24enne Chad Cordero, uno dei migliori closer in assoluto del 2005. Insomma, in questo reparto i Nationals devono solo temere la parte terminale della propria rotazione, mentre per il resto il monte di lancio va considerato certamente un punto di forza per loro.
Lineup
Il lineup dei Nationals sicuramente è tutto fuorchè potente. In quest'ottica va letta la scelta di acquisire l'esplosivo Alfonso Soriano, ex slugger dei Twins e prima ancora degli Yankees.
Lo scambio però non convince assolutamente, dato che sebbene sia vero che Soriano sia una stella di prima grandezza a livello di nome, guardando un po' le sue cifre si capisce come sia un grave rischio prenderlo in questa fase della sua carriera. Alfonso difensivamente è un grande peso: è uno dei giocatori che commette regolarmente più errori in MLB, da vari anni a questa parte. I Nationals inoltre speravano si spostarlo all'esterno sinistro, lasciando la seconda base a Jose Vidro, difensore dal guanto decisamente più sensibile, ma Soriano ha già dichiarato pubblicamente che rifiuterà lo spostamento.
Sarà interessante vedere come si districherà da questi guai il management. Offensivamente, inoltre, è decisamente sopravvalutato: l'anno scorso ha messo cifre decisamente ridicole (.224/.265/.374) lontano dallo stadio dei Rangers, noto per favorire estremamente i battitori. L'RFK è l'esatto opposto, e sarà interessante vedere come Soriano completerà la transizione.
Le premesse sono assolutamente pessime, anche vista l'attitudine con la quale è arrivato nella capitale. Per quanto riguarda il resto del lineup, detto di Vidro, discreto difensore e buono offensivamente per essere un middle infielder, Washington sa di poter contare soprattutto sul prima base Nick Johnson, .383 OBP in carriera, ed addirittura .408 nel 2005. Il catcher Brian Schneider continuerà a buttare fuori quasi il 50% di coloro che cercheranno di rubare una base, e nel frattempo darà solidità al lineup.
Gli esterni Ryan Church e Jose Guillen non sono fuoriclasse, ma specie dal primo ci si può attendere un buon contributo nel 2006, mentre il secondo salterà i primi 2 mesi dell'anno a causa di un infortunio. L'interbase Cristian Guzman è chiaramente il punto debole offensivo della squadra: viene da un'annata in cui ha battuto .219 e non si è neanche pensato di sostituirlo. Non essendo dominante in difesa, non si comprende questa mancanza del management. Infine le note maggiormente positive vengono dalla terza base, dove giocherà da titolare Ryan Zimmerman, talentuoso come pochi. Molti scommettono su un futuro di prima grandezza per lui, ma sarà pronto già nel 2006?
Insomma, il lineup, Guzman a parte, sembra affidabile, anche se non in grado di trainare la squadra, le cui sorti verranno decise soprattutto dal monte di lancio.
Giocatore Chiave
Chad Cordero. Sarà in grado di ripetere lo straordinario 2005? Per una squadra per la quale è fondamentale mantenere bassi i punteggi, avere un closer dominante è fondamentale. Non a caso 47 delle 81 vittorie del 2005 sono state chiuse da lui sul monte. Se dovesse confermarsi, Washington potrebbe pensare di chiudere la stagione con un record vincente. Altrimenti rischiano di essere dolori.
Partenze
Gary Bennett (C, STL), Jamey Carroll (UTIL, COL), Hector Carrasco (RHP, LAA), Vinny Castilla (3B, SD), Deivi Cruz (SS, STL), John Halama (LHP, Free Agent), Esteban Loaiza (RHP, OAK), Antonio Osuna (RHP, Free Agent), Terrmel Sledge (OF, TEX), Junior Spivey (2B, STL), Michael Tucker (OF, PHI), Brad Wilkerson (OF, TEX), Preston Wilson (OF, HOU).
Arrivi
Marlon Anderson (INF, NYM), Bernie Castro (2B, BAL), Robert Fick (C, SD), Damian Jackson (UTIL, SD), Brian Lawrence (RHP, SD), Matt LeCroy (1B, MIN), Ramon Ortiz (RHP, CIN), Felix Rodriguez (RHP, NYY), Alfonso Soriano (2B, MIN), Mike Stanton (LHP, BOS).
Giudizio Finale
La squadra è fondamentalmente migliorata rispetto all'anno scorso, se si guarda semplicemente al talento individuale dei giocatori. Le aggiunte di Soriano e Zimmerman sono importanti, forse anche più della perdita di Loaiza, ma bisogna vedere come verrà gestito il primo e come reagirà il secondo all'impatto con la Major League. Parecchie fortune passeranno dal monte di lancio.
Il lineup è buono abbastanza da portare a casa le partite che rimarranno con punteggi bassi, ma difficilmente sarà in grado di salvare i lanciatori nelle giornate di magra, e di sicuro nella squadra mancano gli slugger in grado di vincere la partita con un giro di mazza al momento giusto. Difficile che Soriano, l'unico con una potenza sopra la media, riesca a caricarsi la squadra sulle spalle. La consistenza dei partenti, specie di quelli di fine rotazione, e del closer Cordero, è indispensabile per puntare a migliorarsi rispetto al 2005.
L'impresa di chiudere con un record positivo nella NL East è ardua ma certo non impossibile. Se tutti renderanno al massimo e tutti i tasselli cadranno al posto giusto, non si vede perchè Washington non debba puntare anche addirittura alle 85 vittorie.
Il problema di una squadra costruita in questa maniera, è che basta un granellino di sabbia negli ingranaggi per far fallire una stagione intera. Il manager Frank Robinson dovrà avere immensa sensibilità per guidare i suoi giocatori verso una stagione vincente. Sarà un'impresa ardua, ma non impossibile.