Andruw Jones dovrà ripetere lo splendido 2005 per portare in alto i Braves
Dopo l'ennesimo titolo divisionale (il 14° consecutivo) della NL East e l'ennesima battuta d'arresto troppo repentina nei playoff, gli Atlanta Braves si preparano ad affrontare un'altra stagione sotto la guida del guru Bobby Cox, cercando di assicurarsi un altro primato nella division e magari, senza essere troppo favoriti, date le numerose partenze e i pochi soldi a disposizione, invertire quella nefasta tendenza che li vede protagonisti in stagione regolare e delusione assoluta della postseason.
Questa pero' non sarà una stagione come le altre, sarà la prima post Leo Mazzone, il fenomenale e leggendario pitching coach, che in 15 anni di permanenza ad Atlanta ha contribuito a lanciare e far affermare nel panorama della Major League autentici fuoriclasse del monte, come Glavine, Smoltz, Maddux, Millwood ed altri.
La partenza verso Baltimore di Mazzone mette un grande punto di domanda sulla stagione dei Braves, soprattutto sul parco lanciatori che in passato e' stato il fiore all'occhiello e la chiave decisiva per le vittorie di Atlanta.
Il nuovo pitching coach McDowell avrà un compito quasi improbo, anche se l'esperienza non gli manca, ma sostituire uno come il paisà è difficile, tremendamente difficile, e tutti ad Atlanta lo sanno bene, e sanno anche che probabilmente questa potrà essere la prima vera stagione di transizione del club dopo anni di successi, seppur parziali.
Pitching & Difesa
Come detto la partenza di Mazzone toglierà parecchie certezze al parco lanciatori dei Braves. I partenti che sempre hanno caratterizzato le stagioni vincenti della squadra di Cox, hanno due punte di assoluto valore come Hudson e Smoltz, ma non una profondità adeguata per una squadra che vuole lottare per il vertice della MLB.
Hampton che doveva essere il terzo asso della rotazione è out per tutta la stagione, causa il famigerato Tommy John al gomito sinistro, che ha richiesto un'operazione rischiosa e una riabilitazione che sarà molto lunga.
Gli stessi Hudson e Smoltz non danno garanzie di salute assoluta, dato che il primo salterà il WBC per un infortunio e viene da una stagione non pulitissima dal punto di vista fisico, il secondo, seppur fenomenale nel suo ritorno nella rotazione di partenti, viaggia ormai sui 39 anni e non può chiaramente essere spremuto.
Come terzo partente ci sarà John Thomson, anche lui out per tre mesi lo scorso anno, reduce da una stagione molto travagliata visto il suo 4-6 in 17 partenze con un non incoraggiante 4.47 di ERA, ma in molti pensano che durante la stagione quel ruolo possa essere affidato Jorge Sosa, che spostato nella passata stagione da rilievo a partente, ha sorpreso tutti con un eccellente 13-3 per 2.55 di ERA.
Come quinto starter ci sarà Horacio Ramirez, niente di particolarmente esaltante, lanciatore da 50% scarso di vittorie con una media tutt'altro che rassicurante, ma come quinto della rotazione può essere utile.
Il bullpen invece sarà la vera incognita per Atlanta, dato che se n'è andata l'unica vera stella tra i rilievi dello scorso anno, Farnsworth, finito a prendere parecchi soldi agli Yankees, che nei piani di Cox doveva essere il closer titolare. Dopo la tragica stagione di Kolb, rispedito a Milwaukee dopo un anno di pianti, i Braves sono alla ricerca di un closer decente: probabilmente inizieranno con Reitsma, ma senza averne troppa fiducia viste le nove blown saves della passata stagione.
Fra i giovani potrebbe essere una buona addizione quella di Villarreal dai Dbacks, nell'affare Estrada, se tornasse ad essere quello del 2003. Kyle Davies, giovane pitcher che aveva iniziato molto bene per poi perdersi nel finale, potrebbe fare la spola tra i partenti e i rilievi, mentre John Foster e l'altro ex D'Backs Cormier completeranno un bullpen che non da' troppe garanzie e in cui, come detto, c'è la grossa incognita del closer.
Lineup
Anche qui la stagione non si apre fra i migliori auspici, anche se Atlanta, tolto il 2003 dove fu la squadra dei record dal punto di vista offensivo, ha sempre puntato a vincere sul monte di lancio più che nel box di battuta. Sono rimasti, e questa è la notizia migliore, i due Jones, Andruw reduce dalla sua stagione migliore, in cui ha sfiorato il titolo di MVP ed è stato il best homerun hitter della National con 51, collezionando anche la bellezza di 128 RBI, sarà chiamato ad un'altra annata da All-Star per sopperire alle partenze di Furcal ed Estrada, mentre Chipper, ormai 34enne, e in calo nelle prestazioni al box (solo 21 homers nel 2005), sarà l'ago della bilancia nel lineup, e il vero leader emotivo della squadra, insieme a Smoltz.
La partenza, come detto, di Furcal verso Los Angeles, di Estrada nel deserto dell'Arizona e del giovane promettente Marte, mandato a Boston nello scambio che ha portato a Renteria, ha indebolito il lineup, ringiovanendolo, ma rendendolo molto meno potente rispetto allo scorso anno.
L'addio di Furcal leva a Cox uno dei best leadoff della MLB, ruolo diventato sempre più importante nel baseball moderno; per rimpiazzarlo i Braves hanno puntato sul rilancio di Edgar Renteria, autentica delusione dell'anno nei Red Sox, dopo i fasti di St. Louis, abulico in attacco e falloso in difesa (ben 30 errori), ma capace comunque di collezionare 70 RBI, che per un shortstop non sono pochi.
Il manager spera che Renteria, riportato nella National League, torni ad essere quello di 2-3 anni fa, eccellente nel box come secondo battitore ed estremamente valido in difesa. Il nuovo leadoff sarà quasi sicuramente Marcus Giles: il seconda base sembra l'unico giocatore dalla velocità paragonabile a quella di Furcal, e il fatto che abbia collezionato due stagioni da oltre 100 punti lo pone in vetta alla lista dei papabili per il delicato compito di aprire il lineup.
In prima base, e probabile sesto nell'ordine di battuta, ci sarà Adam La Roche, solido battitore da 20 homers lo scorso anno, ma che dopo la partenza di Julio Franco è rimasto come unico first baseman a disposizione, pur soffrendo terribilmente i mancini, e quindi necessitando di un'alternativa valida nel ruolo.
A fare da contorno a questi veterani, un gruppo di baldi giovani su cui Cox punta molto, sperando che dimostrino fin da subito di avere la stoffa per mantenere una stagione ad alto livello. Il right fielder 21enne Jeff Francoeur ha già dimostrato grandi cose nella seconda parte del 2005, con numeri da autentico bomber (14 hr, 45RBI e .300 di media) e potrà nella seconda stagione, da numero cinque, rendere più profondo e più potente il lineup di Atlanta, mentre l'altro esterno Ryan Langerhans, 25enne, pur non collezionando grandi numeri in battuta, è già entrato in prima squadra ed avrà spazio come left fielder.
A chiudere il lineup il nuovo catcher, che sostituirà Estrada, il 21enne Brian McCann, su cui il GM Schuerholz punta molto, tanto da scambiare una promessa come Estrada dopo solo due stagioni passate ad Atlanta.
Giocatore Chiave
Probabilmente il giocatore chiave sarà il closer che Cox e McDowell riusciranno a trovare nella rotazione dei lanciatori, ma tutti gli occhi dei fans e degli addetti saranno sulla coppia dei due Jones, chiamati a guidare in battuta un gruppo di giovani promesse che dovrà cercare di aiutare offensivamente i pitchers partenti, soprattutto Smoltz e Thomson, non più in grado di reggere molti innings sul monte.
Se Andruw ripeterà lo splendido 2005 e Chipper, cercando di restare sano, ritornerà ad essere il battitore che tutti conoscono, probabilmente tutto l'attacco e di conseguenza la squadra ne risentiranno positivamente.
Partenze
Adam Bernero (RHP, KAN), Johnny Estrada (C, ARI), Kyle Farnsworth (RHP, NYY), Julio Franco (1B, NYM), Rafael Furcal (SS, LAD), Todd Hollandsworth (OF, CLE), Dan Kolb (RHP, MIL), Andy Marte (3B, CLE).
Arrivi
Lance Cormier (RHP, ARI), Matt Diaz (OF, KAN), Wes Obermueller (RHP, MIL), Todd Pratt (C, PHI), Edgar Renteria (SS, BOS), Oscar Villarreal (RHP, ARI).
Giudizio Finale
La National East quest'anno non sembra all'altezza della fama di division di ferro della Lega costruita in questi anni, con i Nationals di Soriano non ancora all'altezza di puntare al titolo, i Marlins in versione high-schoolers e i Phillies sempre alla ricerca di un'identità che non arriva mai.
Per questo, seppur ringiovaniti e in difficoltà nel bullpen e nella profondità del lineup, questi Braves possono ancora puntare all'ennesimo titolo.
Gli unici che possono, probabilmente, fermare la striscia di Atlanta sono i Mets, ricchissimi e spendaccioni, che hanno aggiunto Carlos Delgado ad un lineup da sogno, ed aspettano finalmente l'anno in cui tutti i dollari spesi avranno un peso anche tecnico e di risultati.
Fondamentale trovare un closer adeguato che sappia reggere l'intera stagione, e che i giovani come Francoeur e McCann trovino continuità in battuta. Se poi, come detto, i due Jones faranno le stars e Renteria non farà rimpiangere Furcal, ad Atlanta potranno forgiarsi del quindicesimo titolo divisionale, sperando che stavolta ai playoffs la squadra non si sciolga come al solito, magari percorrendo le orme di dream team come i Marlins o i Dbacks di qualche anno fa.