Discreta la difesa di Marcus Banks contro Iverson, ma che fatica in attacco
Boston Celtics @ New York Knicks 86-89
New Orleans Hornets @ Boston Celtics 81-73
Boston Celtics @ Philadelphia 76ers 85-87
Finora l'alternanza delle settimane tra positive e negative sta reggendo. Purtroppo bisogna notare che come settimana negativa, questa ottava non lo è stata "un po'", ma "parecchio", visto che su tre partite non è arrivata nessuna vittoria.
La settimana inizia male, quando si va al Madison Square Garden ed i Celtics passano da un buon attivo ad un risicato passivo. Mattatore sotto le plance un ottimo Kurt Thomas autore di 17 rimbalzi, di cui ben 10 sotto il canestro amico.
Si prosegue ospitando gli Hornets i quali se ne vanno col bottino pieno con un P.J. Brown autentico mattatore con 16 rimbalzi di cui ben 9 sotto il canestro amico.
Si finisce con la visita al nuovo Wachovia Center nella città dell'amore fraterno. Vi aspettate adesso la citazione di un avversario che abbia scritto sul tabellino ottime cifre sotto la voce "rimbalzi"? Eh no, in questa partita non c'è stato, almeno non così evidente come negli altri due incontri, ma questo solo perché Philadelphia è ben ventisettesima (su 29 squadre) nei rimbalzi, quindi non ha giocatori molto pericolosi sotto le plance.
Risulta evidente come il "problema della settimana", se così vogliamo chiamarlo, è da leggere sotto la colonna dei rimbalzi, questo fondamentale aspetto del mondo della pallacanestro che può farti perdonare serate non eccellenti al tiro offrendoti una seconda opportunità e che può portare a canestri facili come antipasto dei contropiedi.
Solo questa settimana 9 rimbalzi di deficit alla prima partita, ben 19 alla seconda e 5 alla terza. Se vogliamo possiamo vedere qui l'aspetto più importante del bilancio non edificante dei ragazzi in maglia biancoverde.
Altra motivazione? Assist. Coach Jim O'Brien aveva identificato in 22 il numero di assist minimo sotto il quale una sconfitta dei Celtics sarebbe stata inevitabile. Per caso questa settimana è stata superata questa soglia? Risposta esatta, no.
Tutto questo è sufficiente per perdere, non c'è dubbio. Se catturi pochi rimbalzi, sia in difesa che in attacco, e non passi a sufficienza come si fa a vincere? È molto difficile, difatti non è stata un'ottava facile.
Abbiamo trovato motivi per preoccuparci, ma possiamo anche trovare motivi per rallegrarci. Quando si vede un fuoriclasse? Soprattutto nella sconfitta, è il giocatore che perde la speranza per ultimo.
Di chi stiamo parlando? Ovvio, di Paul Pierce. Se escludiamo la brutta serata al Madison, senza la quale molto probabilmente la vittoria sarebbe arrisa ai Celtics, il go-to-guy bostoniano ha giocato bene nonostante il collassare costante su di lui delle difese avversarie. Per esempio contro i Sixers ha segnato 13 dei 17 punti finali dei Celtics, con due ottimi tiri da tre che ha portato Boston in parità prima del decisivo allungo Sixers.
Parlando della situazione dei Celtics, Baron Davis ha avuto occasione di dire che "è difficile quando non hai un secondo giocatore che può essere pericoloso. Antoine (Walker, n.d.r.) era più di un giocatore che portava palla per loro, era realmente una point forward (ala che ama portare palla, quindi doppia pericolosità , n.d.r.) e penso che Paul si nutrisse della sua energia, della sua passione. Paul è un grande giocatore, ma gli ci vuole tempo, bisogna dargli il tempo di crescere e di capire".
Davis ha ragione, ma per fortuna sua e della sua squadra quella sera non ha visto il miglior Baker. Viene da sorridere nel pensare che adesso viene associato il concetto "non brillante giornata" a Vin Baker se nel tabellino si legge 12 punti e 5 rimbalzi, cosa che se fosse successo l'anno scorso si sarebbe gridato al miracolo. Ora non si grida più al miracolo, visto che i suoi ventelli alla voce "punteggio" stanno diventando numerosi, due anche questa settimana. Inoltre le percentuali rimangono molto vicine al 50%, e di questo non si può che rallegrarsene.
Vin giustamente è coi piedi per terra: "ho eseguito molti controlli, mangio quello che serve, sono più concentrato sul mio peso e così facendo mi sento più forte, voglio ancora perdere peso inutile e mettere su un po' di muscoli". Sembra proprio sulla strada giusta.
Purtroppo è una delle poche voci positive di questo inizio di stagione. Mike James sta iniziando a perdere colpi, e questo non è un bene soprattutto perché Marcus Banks non è ancora pronto. Poiché come play in roster ci sono solo loro due, il ruolo risulta in pericolo. Ci sarebbe anche Jiri Welsch, ma può ricoprire lo spot solo in caso d'emergenza, non di certo per una stagione.
Lo svantaggio d'avere una squadra nuova ed in costruzione è questo: capitano dei momenti in cui non giochi male (i divari enormi in termini di punteggio dell'anno scorso non ci sono più), ma non hai quello che è necessario per ottenere lo spunto della vittoria. Si sapeva che sarebbe stata una stagione difficile, difatti lo si sta dimostrando.
Per fortuna che Eric Williams rimane una sicurezza, perché gli altri del ruolo non incidono: Jumaine Jones ha giocato malissimo subito dopo la promozione a quintetto, subito perso a favore di Kedrick Brown, il quale gioca bene se parte dalla panchina, ma non ne combina una di giusta nella metà campo offensiva se fa parte dello starting five. Le parole di O'Brien "stiamo lavorando sulla rotazione" fa capire bene le difficoltà del momento in questo ruolo.
Che Brown sia comunque migliorato molto in difesa nessuno lo mette in dubbio, infatti O'Brien prosegue: "penso che Kedrick abbia fatto un fantastico lavoro su Iverson. Marcus ha fatto un discreto lavoro, ma penso che Kedrick abbia realmente giocato una forte gara difensiva, facendo forzare molto Allen (Iverson, n.d.r.)".
Ora un po' di gossip: venerdì 21 novembre Paul Pierce è apparso in televisione nella versione americana della nostrana Ruota della Fortuna assieme alla stella di Houston Steve Francis ed al grande Walt Frazier. Questa partecipazione s'inserisce all'interno di una serie d'iniziative che l'NBA ha attuato questa settimana per raccogliere fondi da donare in beneficenza. La registrazione però non è recente, infatti è stata effettuata lo scorso settembre a New York.
Gli appuntamenti della prossima settimana sono:
lunedì in casa contro New York
mercoledì ad Orlando
venerdì in casa contro Milwaukee
Se Boston rispetta la tabella di marcia attuale, la prossima settimana dovrebbe essere positiva, e la caratura degli avversari porta a pensare che sarà proprio così.
Innanzitutto s'inizia con la rivincita contro New York. La sconfitta è recente e brucia ancora, ma come si sa nell'NBA fino ad aprile c'è sempre la possibilità di rimediare, quindi i Celtics hanno ora quest'opportunità .
Poi si va in Florida per incontrare la squadra attualmente peggiore della lega, sperando che non trovi la via della vittoria proprio contro i ragazzi di O'Brien, e per finire la squadra che ha un record vicino al pareggio solo per l'entusiasmo dei giovani nel roster che non per qualità e profondità dello stesso.
Ci sono tutti gli ingredienti per vedere tre buone vittorie e già ottenerne due non sarebbe un'ipotesi completamente positiva.
Nel prossimo report si potrà iniziare a prendere degli spunti dalle classifiche, per il momento è ancora presto, ma dando una rapida occhiata si nota subito che la squadra da battere, come previsto su queste righe, sarà Indiana, ma si può anche notare come New Jersey stia incontrando molte più difficoltà del previsto.
Appuntamento alla prossima settimana.