Piccoli Maghi crescono….

Jarvis Hayes è la sorpresa dei Wizards in questo inizio di stagione…

Il dato che maggiormente ci introduce nella stagione dei nuovi Wizards è 20173, questi sono gli spettatori che possono entrare al MCI center di Washington e anche quelli presenti il primo novembre per vedere la prima sconfitta casalinga della loro squadra contro i Nets, una partita senza storia, dominata dall' inizio alla fine dagli ex ragazzi di coach Jordan, dove sono emersi i cronici problemi presenti già  dalla preseason vale a dire: tiri passati seppur con tanto spazio, poca incisività  sotto i tabelloni e troppi turnovers, in particolar modo in questa debacle contro i vicecampioni del mondo le 22 (!!) palle perse hanno generato ben 28 punti facili facili che, per una squadra come New Jersey che fa del fastbreak "motivo di basket", è come sanguinare davanti ad uno squalo.

Quello che fino a pochi giorni fa era di gran lunga il quintetto più giovane della lega (22,5 anni di media!!) era stato il primo ad essere incolpato, non fosse altro perché comunque con i giocatori che venivano fuori dal pino la musica spesso e volentieri cambiava: Dixon, Laettner e Etan Thomas hanno dimostrato in più occasioni di dare alla squadra quella aggressività  (soprattutto difensiva) e quella energia che ha spinto il coach ad esprimersi favorevolmente verso i loro confronti più volte.

Quello maggiormente coccolato dei "panchinari" è senza ombra di dubbio Etan il piranha, le cifre di per sé sono ottime (8.8pt 7.8reb 1,3 ast e 1,25 blocks) soprattutto se considerate sui 24 minuti di impiego, in men che non si dica il prodotto di Syracuse si è ritagliato il posto di primo cambio dei lunghi in quanto sembra essere l' unico ad avere un discreto impatto sotto le plance; Kwame sta ripetendo per il momento la stagione scorsa, anzi a livello di cifre anche peggio (l' anno scorso aveva avuto un inizio più scoppiettante), quello che però quest' anno non "ci" fa preoccupare è la mancanza a prescindere di pressioni sul suo operato, l' errore può tranquillamente farlo senza il terrore del pino punitivo… fatto sta che per il momento il suo impatto sulla partita non c'è quasi mai stato, unica eccezione la sconfitta in terra canadese, dove sono emersi tutti i 22 anni e mezzo di inesperienza totale della squadra, che avanti anche di 10 punti nell' ultimo quarto si è fatta rimontare a causa di un black-out difensivo più che offensivo, cosa che ha infastidito non poco il coach, che, pur essendo un "offensive coordinator", non manca mai di lavorare sulla aggressività  difensiva base dell' attacco che ha in mente lui.

Detto delle sconfitte e delle note negative, veniamo a quello che invece va, perché in fondo il record è positivo (ehm"cosa non accaduta molto spesso negli ultimi 2 anni…) e allora è bene subito parlare di quella che in definitiva, cifre o non cifre, è stata la sorpresa più lieta: Jarvis Hayes!!

Il primo parere illustre viene da nientepopodimenoche Jerry Stackhouse: "Non sta giocando come se fosse un rookie, non sta segnando molti punti ma è sempre puntuale quando c'è da raccogliere un rimbalzo, da dare una stoppata e in attacco esegue bene, ha avuto un ottimo impatto sulla squadra" le cifre parlano di 13 punti e 4 rimbalzi ma come detto le cifre non dicono tutto di quello che di buono sta facendo per il team Jarvis.

Un altro osservato speciale di questo inizio stagione era senza ombra di dubbio Gilbert Arenas, 8 milioni abbondanti all' anno erano sembrati ai più una esagerazione e ad essere onesti le prime partite stavano dando ragione ai diffidenti: viaggiare a 9 tiri di media (l'anno scorso erano 14 a Golden State) per di più in una squadra dove il go to guy in assenza di Stack è proprio lui non andava certo a suo beneficio e il fatto che per di più anche il coach lo spronasse a prendersi più iniziative rendeva ancora più ingarbugliata la questione; proprio quando tutti si iniziavano a chiedere il perché di questo atteggiamento rinunciatario del MIP della scorsa stagione ecco la prestazione monstre, quella che lo ha inscritto finalmente alla stagione 03/04: 25 punti, 12 rimbalzi, 10 assist che in una parola sola si legge TRIPLADOPPIA!!

Per di più giunta nella partita fino ad ora più sorprendente dei jordanboys: i Mavs letteralmente spazzati via dal parquet, neanche fossero una delle superpotenze dell' ovest; certo che l' infortunio al 7° minuto del primo quarto di Nash sicuramente ha influenzato il prosieguo della gara, ma altresì va dato atto della vena offensiva di tutta la squadra che ha annichilito un attacco esplosivo come quello di Dallas ancora alla ricerca delle giuste dosi.

Ben tre eventi rendono questa partita punto di svolta dell' inizio stagione per i Maghi: primo, viene interrotta la striscia di sold out iniziata con l' avvento sul parquet di Sua Maestà  Michael Jordan (e ripresa tra le altre cose con la gara interna successiva!), secondo: quello che era il quintetto più giovane della lega subisce uno scossone a suo modo importante: fuori il 24enne Haywood dentro il 34enne Laettner, la motivazione tecnica è che la capacità  di giocare a 5 metri dal canestro dell' ex Duke si fa preferire alla "morbidezza" cronica del giovane centro che più passa il tempo e sempre più prende le sembianze di un' incompiuta.

L'accantonato non l'ha presa bene e non potrebbe essere altrimenti, Brendan non si spiega come mai i suoi minuti sul parquet non abbiano mai superato i 17 minuti e pur partendo in quintetto non gli si sia stato concesso il tempo di dimostrare quello che vale, fatto sta che questo è il primo caso spinoso a cui dovrà  far fronte coach Eddie il quale in estate ha sempre ripetuto sino alla nausea il fatto che i giovani non avrebbero subito pressioni inutili"

Quello di cui si è certi (almeno ufficialmente entrambe le parti lo affermano) tra i due non c' è nulla di personale, ma ora per il giovane centro sarà  dura ricavarsi un minutaggio decente visto che davanti a lui ci sono sia Laettner che Etan.

In più dalla parte di Christian ci sono anche le cifre, di gran lunga migliori in tutte le categorie e soprattutto migliori alla voce assist (3 contro 0.3) e si sa bene quanto sia importante per un lungo avere il giusto timing nel passaggio in un contesto offensivo come la Princenton offense, se poi ci aggiungiamo i 9.8pt contro i 2.8 una percentuale dal campo di .607 a confronto del .375 allora potremmo già  iniziare a pensare ad una bocciatura se non fosse per quel contratto allungato di un anno e l' insistenza nell' affermare che Haywood fa ampiamente parte del progetto!

L' altro evento che ha caratterizzato Washington - Dallas è l' ennesimo e ultimo DNPCD di Jahidi White con la maglia dei Maghi" il centrone ha già  iniziato ad apportare i suoi servigi a Phoenix dove l' hanno accolto a braccia aperte (leggasi partenza in quintetto nella prima partita in cui era disponibile, neanche 24 ore dopo che aveva messo piede nell' Arizona, con 13 punti e 5 rimbalzi), in cambio a Washington sono arrivati i 5milioni di Brevin Knight, infatti le sue skills da play (pur comunque valide) sono tutto men che utili nella sua nuova squadra, dove già  trova Arenas, Hughes e soprattutto Blake e Whitney che tra l' altro già  da loro faticano a trovare un minutaggio congruo per le loro qualità .

Per Knight si era addirittura parlato di un taglio, tecnica che pare andare di moda ultimamente (vedi Rice"), ma per il momento ha solo archiviato un DNP nella prima partita contro i Raptors in cui ha vestito la maglia blu dei Wizards. Jahidi invece lascia l' est dopo che in questa stagione aveva giocato la bellezza di 4 minuti, chiaramente non rientrava più nei piani della società  dove era un ibrido tra i giovani (Quami, Brendan e Etan) e l' esperienza (Laettner) e si appresta a rendersi più che utile in una compagine che ha bisogno come l' acqua di presenza sotto canestro dopo aver fatto comunque la storia (si vabbè"in senso lato) degli ultimi anni della franchigia di Abe Pollin.

In definitiva la trade libera la bellezza di 5,8 milioni che i Maghi avrebbero dovuto dare al centro ex Georgetown, soldi molto utili magari per mettere sotto contratto un altro mid-free agent la prossima estate ed in parte anche per gestire i rinnovi (a questo punto importanti) di Etan&soci che il front office dovrà  affrontare nelle prossime due stagioni.

Si diceva del primo DNP di Knight contro i Raptors, che a distanza di una settimana sono tornati ad affrontare la Arenas' Band, risultato: passeggiata di salute con i canadesi tenuti a 23 punti nel primo tempo (record negativo di franchigia) e solo 4 punti nel secondo quarto" stavolta però non ci sono state rimonte nel quarto periodo e la W archiviata ha portato il record sul 3-2" prontamente pareggiato la sera successiva, quando i Cavs hanno conquistato la prima vittoria tirando il 52% dal campo; nella circostanza malissimo i lunghi, tranne il solito Thomas da 12+8.

Va da sé che una vittoria sarebbe stata molto importante e la scusa del back to back non regge, uno perché anche Cleveland la sera prima aveva affrontato all' ultimo canestro i Pacers, due perché comunque la cicloturistica contro i Raptors aveva concesso il risparmio di importanti risorse nell' ultimo quarto (uno su tutti Gilbert seduto per tutto il quarto periodo e in campo solo per una 30ina di minuti).

Proprio a partire da quel riposo dei migliori, nel terzo quarto della partita seguente nella disfatta contro Cleveland è scoppiato il secondo caso (se proprio vogliamo enfatizzarlo alla Biscardi): dopo le lamentele di Haywood, ecco le prime marachelle di Arenas il quale aveva giurato che dopo la firma con Washington avrebbe risolto i problemi di immaturità  che lo avevano contraddistinto alla corte di Musselman impegnandosi a diventare più leader: non proprio seguendo questa linea, il buon Gilberto scagliava sugli spalti una palla dopo che si era sentito defraudato da un fallo non fischiato su un lay-up, dove mancava l' arbitro (che non prendeva sanzioni) interveniva coach Jordan, che lo pinava per tutto il terzo periodo.

"Non capisco perché sia finito per tutto quel tempo in panchina - affermava dopo la partita uno stupito Arenas - non ho subito un tecnico per quell'azione, non ho subito una multa per quel lancio" Dov' è il problema?!"

Ok" è un 21enne. Period.

Fatto sta che comunque Eddie Jordan aveva spiegato i pochi minuti contro Toronto dei "titolari" proprio con il fatto che i giocatori giovani devono capire che non devono mettere il proprio ego davanti alla squadra e questo qui la partita dopo fa un numero del genere?!? Beh, anche se tale scelta forse ha voluto dire sconfitta contro i Cavs, ottima mossa coach!!

Il tutto comunque è rientrato il giorno seguente con una chiacchierata tra i due"e con la consapevolezza che sicuramente il nuovo allenatore farà  molto ma molto meglio con questo roster rispetto a quello fatto da Doug Collins/Michael Jordan"..

Fatto sta che ora a guardare avanti nella prossima settimana faranno visita al MCI center Phila e San Antonio, poi i ragazzi di coach Jordan prenderanno il volo per il primo viaggio all' ovest: a fine mese inizieremo a sapere se si tratta di carne o di pesce.

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